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Cima Piccola di Lavaredo - 2857 m

Via Normale Cima Piccola di Lavaredo
La Cima Piccola di Lavaredo col tracciato della via normale


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Tre Cime di Lavaredo
Punto di partenza: Rif. Auronzo (q. 2320 m) Val Marzon
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 540 m - Totale: 1080 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h
Difficoltà: EE - AR - IV - AD+
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Lavaredo - (q. 2344 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 017 - Dolomiti di Auronzo e del Comelico 1:25.000
Autore: Cristina Bacci
Data della salita: 07/2004
Data pubblicazione: 27/10/2008
N° di visualizzazioni: 34768


Introduzione:

E’ la più bassa ma, sicuramente, la più elegante delle Tre Cime di Lavaredo, gruppo che non ha bisogno di presentazioni.
La via normale è più diretta e difficile rispetto a quelle della Grande e della Ovest. Fu salita dai fratelli Innerkofler il 25 luglio del 1881.
Il gran numero di ripetizioni ne fa una superclassica, a discapito della roccia che, pur solidissima, è sempre più unta...
Vale comunque la pena di essere percorsa!


Accesso:

Dal Rifugio Auronzo (raggiungibile dal celebre Lago di Misurina in auto, bus di linea estivo o a piedi) si imbocca una carrareccia (chiusa al traffico) in direzione del Rifugio Lavaredo. Prima di raggiungerlo, presso la chiesetta alpina Madonna della Croda, si abbandona la strada e si sale per evidente sentiero (prima prato, poi ghiaie) verso la forcella tra la cima Piccola e la Cima grande di Lavaredo: Forcella della Piccola. Circa 70 metri sotto l’intaglio (targa) vi è l’attacco (1 ora dal Rifugio Auronzo).


Descrizione della salita:

Dalla targa si sale verso destra per gradoni intervallati da terrazzini ghiaiosi, seguendo numerosi ometti, fino alla base di rocce più ripide (circa 60 m, I e II).
Si sale verso destra, senza via obbligata, incontrando 2 anelli cementati, fino ad una spalla, dove si incontra una clessidra (circa 60 m, II e III).
Ora si va verso sinistra su detriti, poi in parete a destra fino ad un terrazzino sotto un’evidente nicchia (circa 50 m, II e III).
Dal terrazzo si punta, verso sinistra, ad una forcelletta, che si raggiunge superando un paio di caminetti ed una fessura. Da qui per una cengia orizzontale fino ad un grosso spuntone (circa 30 m, II e III, 1 chiodo).
Si continua a seguire la cengia verso sinistra, finché non si restringe. Si sale di qualche metro a guadagnarne un’altra, e dopo qualche metro, se ne raggiunge una terza. Anche questa viene percorsa verso sinistra fino ad un terrazzino alla base di una fessura; si sale di qualche metro fino ad un secondo terrazzino con anello cementato (circa 40 m, III, 3 chiodi).
Dall’anello si sale verso sinistra, verso una costola; poi di nuovo a destra ed infine verticalmente, per una fessura, fino ad un terrazzo con anello cementato, ormai in vista della spalla (circa 50 m, III +, 1 chiodo).
Si punta alla spalla per facili rocce. Poi si affronta una fessura e se ne esce a sinistra per guadagnare un terrazzino con anello cementato (circa 30 metri, II e III).
Si sale leggermente verso destra per una fessura; poi si traversa a sinistra per cengetta fino ad una terrazza alla base del camino finale: il Camino Zsigmondy (circa 20 metri, III).
Si scala il camino, affrontando, dopo circa 5 metri, uno strapiombo unto (passaggio chiave - clessidra) e si continua su minori difficoltà fino ad una sosta (20 metri, III e IV, 1 chiodo).
Si continua nel fondo del camino, ora trasformato in canale, fino in vetta (20 metri di II, 3 ore dall’attacco).


Discesa:

Come per la salita, con diverse calate a corda doppia.


Note:

Per portare a termine con successo la salita (e la discesa) è importante:
1) non partire troppo tardi la mattina.
2) Evitare di andare in agosto e nei weekend estivi.
3) Portare 2 corde: le calate (anelli cementati) sono tutte da max 25 m, ma con due corde la discesa sarà molto più veloce.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 16/06/2014 dalla redazione di VieNormali.it
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