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Punta Lavina Lunga - 2770 m

Via Normale Punta Lavina Lunga
La Punta Lavina Lunga con il canale d’accesso all’Alta Guardia


Regione: Trentino Alto Adige Bolzano
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto
Punto di partenza: Rif. Locatelli (q. 2405 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 700 m - Totale: 1400 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - AR - III - AD-
Periodo consigliato: metà giugno - inizio ottobre
Punti di appoggio: Rif. Locatelli (q. 2405 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 010 - Dolomiti di Sesto 1:25.000
Autore: Cristina Bacci
Data della salita: 28/08/2008
Data pubblicazione: 30/09/2008
N° di visualizzazioni: 7504


Introduzione:

Questa solitaria cima si trova nel gruppo dei Tre Scarperi, che si sviluppa a nord delle famosissime tre Cime di Lavaredo e domina sulla Val Pusteria. La via di seguito descritta è stata aperta il 28/08/2008 da Cristina Bacci e Angelo Zangrando. Pur esistendo altri itinerari che raggiungono la cima, questa risulta essere la più facile e, soprattutto, la meno complicata.

A differenza delle altre vie in roccia esistenti (a dire il vero poche), questa è la via meno complicata e più semplice per raggiungere questa cima. E´ più facile della via originaria del 1890, che parte anch´essa dall´Alta Guardia, ma va subito in cresta. E´ meno complicata di un´altra via che, partendo sempre dall´Alta Guardia, scende alquanto per un non proprio invitante canale, per poi intricarsi tra cenge e canali del versante nord. E´ (almeno la parte in roccia) più breve e diretta della via Langl, che parte dalle tanto più basse Postazioni Sassovecchio e si va a complicare terribilmente nella parte alta, tra paretine e canali franosissimi della parete est. Dalle nostre ricerche (guida Berti del ´28 e del ´73, controllo di vie nuove in varie riviste degli ultimi 40 anni, notizie chieste a guide alpine, alcune delle quali non sanno nemmeno dove si trovi la cima...e ci abitano sotto) e dal fatto che non abbiamo trovato il minimo segno di passaggio sul percorso, siamo giunti alla conclusione che questa non è solo una via nuova, ma anche la via più facile e logica alla cima: insomma, è la via normale!

Si tratta di un itinerario abbastanza faticoso ed è consigliabile pernottare al Rif. Locatelli (CAI Padova, tel. 0474972002). L’accesso più diretto è il sent. 101, che parte dal Rif. Auronzo, raggiungibile dal Lago di Misurina (comune di Auronzo di Cadore) a piedi (sent. 101 - 1,30 h), in auto (strada a pedaggio) o con autobus di linea.


Accesso:

Dal Rifugio Locatelli si percorre verso N un sentierino che taglia i pendii orientali della Torre di Toblin e si scende all’ampia Forcella di San Candido. Da qui (cartello) si segue il sentiero che conduce al Lastron dei Scarperi, contrassegnato da sbiaditi bolli rossi. Giunti nel cadino sotto la cima del Lastron, si abbandona il sentiero per salire, verso destra, alla vicina Forcella del Crodon (resti di baracche). Dall’intaglio ci si cala nel Cadin di Sassovecchio per ghiaie. Prima ci si tiene a sinistra (tracce di sentiero), poi è consigliabile spostarsi sulla destra (vicino alle pareti del Crodon di San Candido): questo perché, tenendosi ad una certa distanza dalle pareti del Lastron di Sassovecchio e della Punta Lavina Lunga, è più facile individuare il canale che conduce alla forcella tra le due sopraccitate cime, denominata in guerra Alta Guardia. E’ il primo da destra, ripido e ghiaioso. Lo si risale fino all’intaglio; sul versante opposto, poco sotto, resti di una baracca di guerra (ore 3).


Descrizione della salita:

Dall’Alta Guardia ci si alza verso destra (S-E) per una facile paretina (I) che conduce ad una cengetta che va seguita fin dove si esaurisce su una stretta forcella. Ci si cala per un canalino (un gradino di II) fino ad una cengia che si segue in salita fino ad un terrazzino (ometto). Si ignorano gli ometti che invitano a continuare la discesa per la cengia e ci si rivolge verso la parete S della Lavina. Attacco.
1) Si sale per un canale che progressivamente si rizza fino ad una terrazza (40 m, I e II, roccia buona ma con detrito).
2) Si scala la parete soprastante fino alla spalla S-E (30 m, II e III, roccia buona, un cordino in clessidra a metà e uno alla sosta, sempre su clessidra).
3) Ci si sposta facilmente verso sinistra, alla forcellina tra spalla e cima.
Si percorre una cengetta a sinistra per circa 15 m, poi per un canalino e blocchi in cima (I) (1 ora dall’Alta Guardia, 4 dal Rifugio).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Dall’Alta Guardia alla cima sono stati posti numerosi ometti.
In discesa è possibile effettuare una calata di 30 m dalla clessidra della seconda sosta ed, eventualmente, un’altra, sempre di circa 30 metri, da attrezzare nel canale.

Anche se le difficoltà in roccia sono contenute, questa salita è riservata ad alpinisti esperti ed abituati a muoversi in ambiente selvaggio.


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Via Normale Punta Lavina Lunga - Il tracciato della prima parte della via

Il tracciato della prima parte della via

Via Normale Punta Lavina Lunga - Nel canale poco sopra l’attacco
Nel canale poco sopra l’attacco

Via Normale Punta Lavina Lunga - Nel secondo tiro
Nel secondo tiro
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