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Torre Lagazuoi - 2780 m

Via Normale Torre Lagazuoi
L´ardita torre e la via di salita


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Tofane
Punto di partenza: Passo Falzarego (q. 2117 m) - Cortina d´Ampezzo Valle Ampezzo
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 530 m - Totale: 1100 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,00 h
Difficoltà: EE - AR - V- D+
Periodo consigliato: luglio - settembe
Punti di appoggio: Passo Falzarego (q. 2105 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Sandro Caldini
Data della salita: 26/08/2008
Data pubblicazione: 15/09/2008
N° di visualizzazioni: 6510


Introduzione:

Torre addossata alla parete del Lagazuoi Sud (Grande Lagazuoi); molto bella e verticale , è separata dalla vetta principale da un profondo e verticale canale/camino.


Accesso:

Dal Passo Falzarego si prende l’impianto di risalita per il Piccolo Lagazuoi e dalla stazione a monte si deve scendere alla Forcella Lagazuoi prima, ed alla vicina Forcella Travenanzes poi. Si imbocca il sentiero che porta verso il Gasser Depot e subito dopo gli sbarramenti antivalanghe sulla sx, si imbocca un sentierino appena accennato che risale verso la Forcella della Banca del Lagazuoi. Ancor prima di arrivare alla forcella, si devia a dx sotto gli spalti della Torre stessa. (meno di 1 ora dalla funivia ma il ghiaione è piuttosto faticoso).


Descrizione della salita:

Si sale un diedro verticale e poi si gira a sx su uno spigolo aereo per poi tornare a dx alla base di un camino (IV/IV+); sosta su 2 friends medio piccoli (2,5-3) e fittone da ferrata piuttosto malsicuro. Si prosegue nel camino passando uno strapiombo per poi portarsi verso sx su un pilastrino, lo si risale fino ad una nicchia al di sopra di una bella placca (IV e IV+ costante, passaggio di V-), sosta su spuntone e friend. Dalla nicchia si esce direttamente (oppure un po’ a destra, più facile) per poi spostarsi verso lo spigolo a sx; si segue questo a lungo fino ad una fascia strapiombante gialla che si aggira appena stando a destra, cui segue un caminetto che porta giusto alla base di un diedro/ fessura piuttosto evidente (IV e IV+ costanti, solo qualche breve tratto di III+, un passaggio di V-) ; sosta su spuntone e chiodo. Si segue il diedro fessura e si esce in vetta (IV) ; sosta su chiodi.


Discesa:

Dalla vetta si seguono i segni rosso fosforescente e i numerosi ometti; si va d’apprima verso in Grande Lagazuoi e successivamente verso Sud fino ad una grande lama; si scende quindi un piccolo canale per poi seguire i segni ed i numerosi ometti che menano verso una doppia attrezzata. Ci si cala per circa 25 metri e poi si prosegue verso Ovest per arrivare ad una ulteriore sosta di calata attrezzata con cordini e con un anello cementato a distanza di circa 1 metro dai cordini stessi. Altri 25 metri di calata depositano su una cengia che riporta in breve all’attacco. Questa via potrebbe essere fatta teoricamente anche in salita con difficoltà presumibili di III ma la roccia è assolutamente pessima. Fare attenzione nello scendere in doppia a non muovere le pietre in bilico.


Note:

Cima molto bella, roccia ottima ma tagliente. La via (Costantini,Astaldi,Ghedina,Samaja) è comunque piuttosto sostenuta nelle difficoltà ed ancora da ripulire dalle numerose pietre mobili. Fare molta attenzione se siete preceduti da una cordata o se avete qualcuno dietro !


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