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La Corvegia - 2282 m

Via Normale La Corvegia
La cima


Regione: Lombardia Como
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: Alpe Zocca (q. 1272 m)
Versante di salita: S-E
Dislivello di salita: 1010 m - Totale: 2020 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: primavera - estate
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia non segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: FOMPASS - Chiavenna, Val Bregaglia 1:50000
Autore: Guido Caironi
Data della salita: 01/08/2008
Data pubblicazione: 06/08/2008
N° di visualizzazioni: 12112


Introduzione:

Punto culminante di due lunghi costoni è collegata attraverso un´aerea cresta alla spalla SE del Sasso Canale. E’ ben visibile dal lago di Como, tanto da sembrare, ad uno sguardo disattento, la vetta stessa del Sasso Canale. Dalla sua sommità si dipartono due lunghi costoni, il primo che scende all’alpe Zocca, l’altro verso sud ovest, denominato Costa della Sterlera. Dapprima boschivo, poi sassoso ed infine roccioso, il massiccio sorge al di sopra della sottostante, selvatica e franosa Val di Bares. La Corvegia è costituita di gneiss ed ortogneiss molto scistoso e pertanto assai sfasciumoso e sdrucciolevole.
Per ulteriori informazioni consigliamo la lettura dell´introduzione della relazione Monte Berlinghera.


Accesso:

Da Gera Lario si prende a sinistra la strada per Montemezzo, ignorando la deviazione per Montalto e giungendo dopo alcuni chilometri all’Alpe Zocca, ove vi sono possibilità di parcheggio al lato della strada.


Descrizione della salita:

Prima parte: La Corvegia
Partenza: 1272 m., Alpe Zocca
Arrivo: 2282 m., La Corvegia
Profilo Altimetrico: 1010 m.
Tempo effettivo: 3 ore
Difficoltà: E
Segnaletica: traccia di sentiero non sempre evidente, ma intuibile

Dall’alpe si risale seguendo l’evidente mulattiera verso la prativa cresta che dalla vetta della Corvegia discende sino al pascolo dell’alpe. Superata una baita ristrutturata (ove è presente un fontanile ed un’area adibita a ristoro) si affianca un acquedotto, entrando in un bosco di faggi. Risalendo con fatica oltre il limitare degli alberi si raggiunge il crinale erboso in corrispondenza di una spalla (1610 m., 45 minuti). Seguendo il crinale, senza possibilità di errori (è intuibile una traccia di sentiero), si superano le numerose balze che costituiscono la cresta SSE e si raggiunge una zona di sfasciumi (1960 m. circa, 2 ore e 40’) che anticipa l’arrivo in vetta. Proseguendo sul filo ora più roccioso (ma mai difficile) si guadagna il pianoro di vetta (2282 m., 3 ore circa).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Dalla vetta della Corvegia è possibile decidere di raggiungere la cima del Sasso Canale, ben visibile in alto a destra anche grazie alla presenza di due voluminosi ed antiestetici ripetitori. Si scende tra roccette e con attenzione verso destra, oltre il pianoro sommitale della Corvegia, sino ad un colletto (2273 m.). Si risale la cresta di sfasciumi sino a guadagnare la vera e propria cresta di raccordo con il Sasso Canale. E’ necessario porre molta attenzione nella sua percorrenza, prediligendone il filo (a causa dell’elevata friabilità delle rocce circostanti), individuando il percorso più logico con passaggi di I e II° U.I.A.A. (il passaggio è riservato ad escursionisti esperti con esperienza alpinistica).
Verso il termine della cresta è necessario superare un passo impegnativo ed assolutamente aereo su due lame rocciose, scendendo quindi per pochi metri e guadagnando una spalla erbosa (è eventualmente possibile, poco prima, abbassarsi verso destra, discendendo un canalino sdrucciolevole ed attraversando in diagonale fino a superare il passaggio aereo sopra descritto; è possibile seguire all’occorrenza, sempre con attenzione, i numerosi segni di passaggio di capre e pecore). Da qui l’arrivo in vetta al Sasso Canale è più semplice, guadagnando dapprima la vetta orientale e, per un altro tratto di più facile cresta, la cima principale (2411 m., 3 ore e 45’).


Revisione:
relazione rivista e corretta il 10/04/2012 dalla redazione di VieNormali.it
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