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Col Rosą - 2166 m

Foto via normale Col Rosą non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Tofane
Punto di partenza: Ponte Felizon - Ufficio Informazioni del Parco (q. 1320 m)
Versante di salita: E-N
Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: E - A - F
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane - 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 29/05/2005
Data pubblicazione: 15/03/2010
N° di visualizzazioni: 10759


Introduzione:

Qualche volta le montagne note quasi solo per gli itinerari attrezzati che le raggiungono, si possono salire con piacere anche per vie escursionistiche. Quella del Col Rosą č un sentiero ripido, che sale fra ghiaie e detriti nel primo terzo, poi lungo una fascia boschiva ombreggiata e infine fra mughi con qualche resto di guerra. Il Col Rosą offre un bel panorama su Cortina e le sue montagne, e l“accesso qui descritto si situa in controtendenza, perché lungo il sentiero non salgono certamente in molti.


Accesso:

Dall“Ufficio Informazioni del Parco (parcheggio, tab. indicatrici) si segue il sentiero segnavia 417, adattato a percorso per disabili, valicando il ponte sul Boite detto Piencia dei Cazadore, e giungendo al bivio con il sentiero segnavia 447, in localitą Pian de ra Spines (tab.).


Descrizione della salita:

Si sale dapprima lungo un pendio sassoso e detritico con rada vegetazione, di seguito si scavalca un canale molto franoso e si continua per il sentiero, in parte reso pił sicuro e comodo con scalini di legno, entrando nel bosco. Si continua con pendenza sostenuta fra la vegetazione del fianco W del monte, transitando per i resti di una piccola postazione militare. Dopo una breve paretina di roccia solida (I, non attrezzata), si esce fra i mughi dell´ampio costone N della cima. Lungo il costone, facendo attenzione ai segnavia e ad alcune fenditure sul terreno, si giunge in vetta.


Discesa:

Nel ritorno per lo stesso itinerario, fare attenzione ad uscire per tempo sulla destra orografica (bolli) del canale che incide il tratto sommitale del costone N, per non ritrovarsi su dirupi.


Note:

Il sentiero, gią esistente in epoca precedente, fu fatto adattare nel 1898 dalle nobili Anna Power Potts e Emily Howard Bury, proprietarie della Villa St. Hubertus nelle vicinanze, per salire fino in vetta a cavallo (!). L“ascensione č abbastanza erta ma semplice: vista l“esposizione del tratto superiore, č un po´ sgradevole con terreno innevato o gelato. Dalla cima bel panorama sui monti ampezzani.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 12/02/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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