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Punta San Matteo - Ver. E - 3678 m

Via Normale Punta San Matteo - Ver. E
Punta San Matteo vista dalla Punta Taviela.


Regione: Trentino Alto Adige Trento
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale
Punto di partenza: Arrivo della seggiovia Doss dei Cembri (q. 2313 m)
Versante di salita: S-E
Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m
Tempo di salita: 6-7 h - Totale: 11-12 h
Difficoltà: EEA - AG - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Biv. Meneghello (q. 3340 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 08 - Ortles-Cevedale - 1:25.000
Autore: Nicola Sasso
Data della salita: 13/08/1995
Data pubblicazione: 09/12/2007
N° di visualizzazioni: 33806


Introduzione:

La Punta San Matteo è un imponente cima contornata da importanti ghiacciai che viene spesso salita durante la Traversata delle Tredici Cime, dal Pizzo Tresero al Monte Cevedale. E´ un importante snodo orografico in quanto sulla sua sommità convergono ben tre creste: da nord-ovest, la cresta che la collega al Pizzo Tresero, da sud-ovest la cresta che arriva dal Pizzo di Vall´Umbrina, e da est la cresta che la collega con il Colle degli Orsi. Il suo nome gli è stato attribuito da Julius Payer che durante la 2° ascensione, il giorno di San Matteo del 1867, uscì incolumo dal crollo di una cornice. Da ricordare anche il fatto che la cima e la zona circostante fu teatro di aspre battaglie durante la Prima Guerra Mondiale e che non è difficile imbattersi, durante la salita, in testimonianze di questo conflitto. La via di salita qui descritta parte dalla Val di Pejo e pur non presentando difficoltà perticolari, richiede ottimo allenamento per la lunghezza del percorso, a meno che si voglia pernottare presso il Bivacco Meneghello a quota 3340, presso il Colle degli Orsi, che però offre non più di 6 posti letto, spesso insufficenti ad accogliere il gran numero di alpinisti in transito da quelle parti.


Accesso:

Da Pejo Fonti si prende la cabinovia Tarlenta e poi la seggiovia Doss dei Cembri che porta al Pian di Vioz. Dall´arrivo della seggiovia si prosegue verso nord sulla stradina e lasciato a destra il sentiero che porta al Rifugio Mantova ed alla cima del Vioz, si prosegue fino all´imbocco della Valle della Mite. Qui si incontrano le indicazioni per la Valle della Mite (segnavia N.138) che si lasciano alla nostra destra, e per la Valle degli Orsi, la nostra meta (segnavia N.139 - Sentiero dei Tedeschi). Ora il sentiero taglia a mezza costa i versanti sud della cresta che va dal Colle del Vioz fino al Colle degli Orsi, attraversando impetuosi torrenti e scavalcando dossi su pendii erbosi o detritici, e rimanendo comunque in quota con degli inevitabili saliscendi. Poco dopo aver incrociato il sentiero N.122 che sale direttamente dal fondo della Valle di Pejo, (ore 2-2,30 dal Pian di Vioz), il tragitto si inoltra nella Valle degli Orsi, supera a destra su un erto pendio di sfasciumi, il salto roccioso che ne sbarra la strada e arriva al cospetto della Vedretta degli Orsi (q.2900 circa) che si risale su lievi pendii puntando all´evidente insellatura del Colle degli Orsi. Una scarpata detritica di una settantina di metri ci porta faticosamente sul colle e poco oltre, a sinistra (ovest), si arriva al Bivacco Meneghello (q.3340 - ore 4-5).


Descrizione della salita:

Dal Bivacco si percorre la nevosa cresta soprastante, inizialmente ripida ed un po´ affilata, poi si procede su un largo dosso, e poi, lasciata a sinistra la cresta che porta al Monte Giumella, ed attraversata un ampia sella, si segue il pendio nevoso, un po´ più ripido, fino in vetta, dove si trova una grande croce in lamiera (q.3678 - ore 1,30-2,00 dal bivacco).


Discesa:

Come per la salita fino all´uscita della Valle degli Orsi, poi, se si vede che non si farà in tempo a prendere la seggiovia, conviene seguire il sentiero N.122 che ci condurrà fino ad una stradina a quota 1900 che seguendola verso sinistra (est - segnavia N.124), ci porterà con dei tornanti sul fondo della Val di Pejo, e poi su strada asfaltata per circa 2 km fino al parcheggio della cabinovia dove abbiamo lasciato l´auto (q.1392 - aggiungere quindi 900 metri di dislivello in discesa!).


Note:

Cima molto ambita e dal panorama spettacolare, anche sull´immenso ghiacciaio dei Forni che la lambisce da nord.


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Via Normale Punta San Matteo - Ver. E - Sul dosso nevoso sopra il bivacco.

Sul dosso nevoso sopra il bivacco.

Via Normale Punta San Matteo - Ver. E - Il pendio finale e la cima.
Il pendio finale e la cima.

Via Normale Punta San Matteo - Ver. E - In vetta.
In vetta.
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