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Zuc dal Bor - 2195 m

Via Normale Zuc dal Bor
Torrione sommitale e percorso di salita


Regione: Friuli Ven. Giulia Udine
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Sernio Grauzaria
Punto di partenza: Parcheggio con divieto sulla strada Moggio-Pradis-Rifugio Vualt (q. 1040)
Versante di salita: NO
Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,30 h
Difficoltà: EE - AR - III+ - AD-
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Biv. Bianchi (q. 1712 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO 018 - Alpi Carniche Orientali Canal del Ferro - 1:25.000
Autore: Daniele Pozzati
Data della salita: 14/10/2007
Data pubblicazione: 01/12/2007
N° di visualizzazioni: 22517


Introduzione:

Escursione impegnativa in ambiente severo ma bellissimo, quasi misterioso...


Accesso:

- ACCESSO STRADALE - Da Moggio si prende la strada della Val Aupa deviando per Pradis, poi attenzione ai vari bivi, una stradina ripida ma sempre asfaltata porta ad un piccolo parcheggio sulla destra prima di un divieto (tabelle; 1040 m circa). - SALITA - Dal parcheggio prendiamo un sentierino nel bosco, il leggera discesa che porta ad attraversare il torrente e a risalire nel bosco alla sponda opposta (tabelle). Risaliamo ora nel bel bosco per la larga mulattiera, ma ripidamente (a quota 1200 circa bivio per Rifugio Vualt); giunti su terreno aperto il sentierino continua tra i mughi, passando poi anche una bella cengia che taglia a sinistra portando sotto l'ultimo pendio di mughi che in breve conduce al bel ripiano dove si trova il Bivacco Bianchi (acqua poco sotto ad una svolta sulla sinistra del sentiero; 1712 m) [ore 1.40]. Qui ci fermiamo poco, sembra di essere rinchiusi in frigorifero e il vento freddo invita a muoversi alla svelta, anche se dubbiosi: un cartello sulla porta invita all'attenzione e aumenta il grado della salita da III a IV, verificheremo...! Nel libro del bivacco troviamo però con piacere le firme dei nostri Istruttori di Pordenone; chi ci ha preceduto verso la cima, chi ha aperto una via nuova…


Descrizione della salita:

Dal bivacco scendiamo pochi metri fino al bivio con tabelle e seguiamo il sentiero per una cinquantina di metri, lasciando poi sulla destra una buona traccia per salire il ripido pendio erboso che ci sta davanti, il quale si trasforma presto in canalino con roccette (I) e successivamente nuovamente erboso fino in cresta (segnavia evidenti). Percorriamo ora tutta la cresta verso destra per più di un'ora, ora sul filo anche decisamente esposto (specie verso sinistra...) ora su cengette erbose dove la brina della mattina invita all'attenzione, passando anche in discesa uno stretto intaglio roccioso (II) fino a risalire per ripidi verdi e roccette ad una spalla panoramica (presso un piccolo cippo in cemento e un palo) sotto al caratteristico torrione sommitale. Dalla spalla scendiamo fino ad una forcelletta sospesa su un impressionante canalone e attraversato un pendio di detriti una vecchia tabella in legno indica di salire in un canalino roccioso verso sinistra fino ad una spalla erbosa. Saliamo una placca ripida (III, ma volendo una corda fissa aiuta la salita) e per detriti ci portiamo alla base di un diedro con spit alla base, che risaliamo (15 m, III o poco più, 2/3 spit) fino ad una cengetta che percorsa verso destra porta a una sosta di calata. Risaliamo ora il caminetto soprastante di rocce rotte (attenzione ai sassi; 1 spit, II) fino ad un terrazzino con sosta di calata. Ora non ci resta che risalire le ghiaie che portano alla panoramicissima e isolata vetta; croce piegata dai fulmini, Madonnina e libro di vetta (2195 m) [ore 2 dal bivacco, comprese le varie soste e...l'incontro con amici che avevano appena disceso il torrione...]!


Discesa:

Per la via di salita, con una (da più di 30 m) o due doppie per scendere il torrione. Al bivio di quota 1200 m nel bosco, si può con breve deviazione raggiungere il bel Rifugio Vualt da cui per strada asfaltata si torna alla macchina [ore 2.30 dalla cima].


Note:

Gran parte della gita è escursionistica ma non va sottovalutata svolgendosi su verdi ripidi ed esposti e in un tratto su esile cresta, dove scivolare potrebbe avere conseguenze "sgradevoli"…La salita al torrione finale necessita delle elementari capacità di utilizzo della corda, comunque è abbondantemente attrezzato con spit nuovi…


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Via Normale Zuc dal Bor - Nebbioline verso lo Jof di Montasio e Giulie Slovene

Nebbioline verso lo Jof di Montasio e Giulie Slovene

Via Normale Zuc dal Bor - In vetta
In vetta

Via Normale Zuc dal Bor - Doppia in discesa
Doppia in discesa
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