La cima dalla sommità della seraccata
Regione: Trentino Alto Adige Bolzano
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Palla Bianca
Punto di partenza: Maso Corto (q. 2014 m) Val Senales Val Senales
Versante di salita: W
Dislivello di salita: 700 m - Totale: 1400 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EEA - A - II- AD
Periodo consigliato: inizio estate
Punti di appoggio: Rif. Bellavista (q. 2888 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: no
Autore: Alessandro Rossi
Data della salita: 19/06/2006
Data pubblicazione: 13/11/2007
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Introduzione:
La punta finale è una maestosa cima che sorge in Val Senales non lontano dagli impianti di risalita di Maso Corto che si raggiunge per un bellissimo itinerario di ghiaccio. In estate inoltrata (fine liglio-agosto) problema del ghiaccio scoperto che è problematico per superare la serraccata iniziale. Splendido panorama in tutte le direzioni.
Accesso:
Dalla ss della Val Venosta si segue l´indicazione per la Val Senales all´altezza di Juvale e si perviene alla fine della strada alla località turistica di Maso Corto. Di qui in funifia ai Ghiacciai della Val Senales, si scende per un´ora lungo le piste da sci e si giunge al Rifugio Bellavista dove si pernotta (si può anche salire a piedi con lungo percorso su strada e sentiero molto faticoso).
Descrizione della salita:
Dal rifugio Bellavista si procede in lungo il ghiacciaio in direzione della serraccata più a destra che adduce visibilmente ad un ghiacciaio posto più in alto. Dopo circa 40 min di marcia su campi di neve e detriti (sempre in direzione E, in linea retta se nn si può vedere la montagna, nebbie assai frequenti) si raggiunge la base del canalone con la serraccata. Si procede verso sinistra fin sotto la parete rocciosa dello sperone e poi in obliquo a destra fino ad un dosso di neve ben sotto il grande seracco. Si sale il pendio ripido a destra (40°-50° a seconda delle condizioni) a fianco di un seracco più piccolo e si guadagna il margine del ghiacciaio superiore. A destra per un pendio più dolce (30°) si passa in una zona di larghi crepacci. Arrivati al punto dove il ghiacciaio è piano (60m dopo l´uscita dalla serraccata) si piega a sinistra lungo tutto il basto piano del ghiacciaio e si arriva al canalino finale. Lo si scala (50° all´inizio, poi più dolce fino alla forcelletta di cresta. Per le rocce rotte a sinistra (II-) alla croce sommitale.
Discesa:
Come per la salita.
Note:
Salita molto remunerativa ma rovinata dalla presenza degli impianti sciistici che hanno deturpato la valle. Attenzione al ghiacciaietto superiore che è un vero labirinto di crepacci anche molto larghi. Con ghiaccio scoperto sono essi sono di più facile individuazione ma è alquanto più faticosa la discesa che nel tratto del canalone risulta insidiosa.
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