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Punta Erbing - 2301 m

Via Normale Punta Erbing
La Punta Erbing, dal sentiero d´accesso


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Cristallo
Punto di partenza: Ristorante Rio Gere (q. 1690 m) Valle Ampezzo
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 610 m - Totale: 1220 m
Tempo di salita: 2,45 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: estate - primo autunno
Punti di appoggio: Rifugio Sonforca (q. 2215 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 20/08/2009
Data pubblicazione: 20/08/2009
N° di visualizzazioni: 6908


Introduzione:

La Punta Erbing è l’elevazione più a est della dorsale del Pomagagnon, che dopo di essa va ad esaurirsi sulla sella di Sonforca. Verso sud cade con una parete di circa 350 m, salita da G. Erbing con le guide A. Dimai e A. Verzi nel 1905. A nord, invece, un costone detritico e roccioso consente di salire in vetta senza difficoltà di rilievo.


Accesso:

Dal ponte sulla Sr 48 bis prima del Ristorante si imbocca il sentiero segnavia 206 che, passando per il Pian de Federa e attraversando Po Pontiò, sale ad incrociare il sentiero segnavia 203, ex carrareccia militare, che porta alla sella di Sonforca (tab., q. 2109 m). Continuando per il comodo sentiero segnavia 205 ci si porta in breve a Forcella Zumeles (q. 2072 m), grande balcone panoramico su Cortina.


Descrizione della salita:

Dalla forcella (tab.) si continua lungo il sentiero, segnalato ma non numerato, che aggira a nord i Crepe de Zumeles attraverso un bellissimo bosco e una distesa di massi (un tratto risistemato di recente). Al termine, si inizia a salire rimontando un evidente canale terroso e detritico, un po´ instabile (I). Si superano alcuni salti di rocce (due passi di I) e con larghi zigzag su detriti, roccette e zolle si giunge all´incisione di cresta ai piedi della Croda dei Zestelis, dove termina il sentiero attrezzato III Cengia del Pomagagnon. Per la cresta, un po’ esposta ma non impegnativa, in pochi minuti si tocca la cima.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Sulla vetta un ometto e una rudimentale croce di rami accolgono i visitatori, abbastanza scarsi, di una cima minore, ben visibile da Cortina ma fra le meno note e visitate delle Dolomiti ampezzane. Il panorama, manco a dirlo, è grandioso.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 18/12/2014 dalla redazione di VieNormali.it
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