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Peralba - 2694 m

Via Normale Peralba
La cima


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica
Punto di partenza: Sorgenti del Piave (q. 1830 m)
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 864 m - Totale: 1728 m
Tempo di salita: 2.30 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: EE - A - I+ - PD-
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Rif. Sorgenti del Piave (1830 m), Rifugio Calvi (2164 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO 03 Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri
Autore: Alessandro Rossi
Data della salita: 27/08/2004
Data pubblicazione: 26/08/2007
N° di visualizzazioni: 39212


Introduzione:

Cima superba con amplissimo panorama. Sorge alla testata della Val Sesis alle Sorgenti del Piave. si presenta come un gigantesco monolito di calcare dolomitico che offre ascensioni di tutti i tipi e per tutte le abilità. Anche questa cima è stata teatro degli eventi del primo conflitto mondiale, tenuta saldamente dagli Austriaci le cui baracche sono rimaste sul versante nord.


Accesso:

Dall´autostrada A23 si prende l´uscita Carnia e superato Tolmezzo si superano di Arta, Sutrio Comeglians, Forni Avoltri fino al paese Cima Sappada (qui anche da Lozzo di Cadore). Nel centro del paese, di fianco alla chiesa si seguono le indicazioni per le Sorgenti del Piave 7 km attraverso la stretta Val Sesis.


Descrizione della salita:

Per la Via Normale Italiana. Dal parcheggio Sorgenti del Piave si seguono le indicazioni per la cresta W del Peralba. Un sentierino stretto conduce attraverso il bosco di mughi in ripida salita verso W e dopo circa 20 min. si arriva all´attacco della via vero e proprio. Le prime roccette sono facili ma strapiombanti e molto esposte (I+), alte circa una ventina di metri; seguire attentamente i bolli rossi per evitare passaggi friabili. Superatele una traccia di sentiero si inerpica su un ripido pendio ghiaioso (forte pericolo di caduta sassi causata da altri) fino ad una seconda fascia di rocce. La si supera nel punto più stretto (I) e si rimonta per tracce a zig-zag il successivo pendio esposto fino alla sommità della Spalla W. Ora il sentiero diventa più facile e si snoda lungo il filo della cresta con qualche passaggio di facile arrampicata (I) fino alla grande banca detritica sommitale che può essere salita a piacimento o aggirata sul lato nord.


Discesa:

Per la Via Normale Austriaca (Giovanni Paolo II). Dalla cima si seguono le segnalazioni che percorrono con qualche salto roccioso la cresta N. Si raggiungono quindi le postazioni di guerra Austriache (lapidi) e poco oltre un camino attrezzato ci porta su una cengia che perde gradualmente quota. Si percorre il sentiero interrotto da alcune balze rocciose (I) e si arriva al passo Sesis. In 10 min. si è al rifugio Calvi e poi per comoda strada si ritorna al parcheggio


Note:

La via Austriaca è stata percorsa da Giovanni Paolo II appena eletto Papa e da cui ha preso il nome. Ampio panorama che nelle giornate limpide si estende dallo Zugspitz fino alla laguna di Grado. Attenzione alle raffiche di vento che in alcuni giorni (per esperienza collaudata!!!) superano gli 80 km/h. Da evitare nei periodi di bora (ovvio) e dopo grandi perturbazioni.


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