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Monte Paterno - 2744 m

Foto via normale Monte Paterno non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto
Punto di partenza: Rif. Auronzo (q. 2320 m) Misurina
Versante di salita: N, E
Dislivello di salita: 424 m - Totale: 848 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EEA - A - II - PD-
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Lavaredo, Rifugio Locatelli, Rifugio Pian di Cengia
Tipo di via: Via ferrata
Tipo di percorso: Via ferrata
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 010 Dolomiti di Sesto
Autore: Alessandro Rossi
Data della salita: 01/09/2002
Data pubblicazione: 26/08/2007
N° di visualizzazioni: 8046


Introduzione:

Il gruppo del Paterno, in posizione centrale nelle Dolomiti di Sesto, è percorso da una delle più belle ferrate delle Dolomiti, oltre tutto non tecnicamente difficile. Ascensione molto varia che ricalca il sentiero di guerra austriaco: il monte Paterno è stato luogo di aspri scontri durante la Grande Guerra (1915-1918).


Accesso:

Da Dobbiaco, da Cortina d´Ampezzo per il passo Tre Croci, da Auronzo fino a Misurina e di qui per la strada di servizio (a PAGAMENTO) per 5 km fino al rifugio Auronzo alle Tre Cime.


Descrizione della salita:

Dal rifugio Auronzo si segue la strada sterrata sotto le Tre Cime fino a Forcella Lavaredo, passando per il rifugio Lavaredo. Dopo alcuni sali-scendi si perviene al rifugio Locatelli dove comincia l´ascensione (è impossibile sbagliare strada!!). Dal rifugio si seguono le rare segnalazioni per il sentiero De Luca-Innerkofler puntando verso un minuto torrione detto Salsiccia di Francoforte (sulla destra, ossia ad E, di chi sale) per arrivare a delle strette gallerie. E´ necessaria la torcia elettrica. Le prime gallerie sono corte ma la volta è parecchio bassa, poi si entra nella grande Galleria Paterna che adduce al terrazzo d´attacco della ferrata.

ASCENSIONE: si sale una prima paretina con targa alla memoria di Sepp Innerkofler (che venne ucciso durante la Grande Guerra proprio sul Monte Paterno) e si prosegue per ulcuni gradoni fino ad un primo canalino. Si seguono le corde fisse sulla parete laterale del canalino (oppure sul fondo) fino ad un intaglio. A destra per la crestina di un doppio canale sino alla Forcella dei Camosci. Da questa si traversa in forte esposizione sulla parete destra fino ad un camino attrezzato: si scala la sua parete decisamente verticale e povera d´appigli sempre assicurati fino ad una banca detritica. Oltre le ultime esposte roccette (II) si giunge alla cima.


Discesa:

Si ridiscende l´ultimo camino facendo attenzione eventualmente a chi sale e si ritorna alla forcella dove ci sono tre possibilità di rientro. 1) Si ripercorre la via di salita
2) Si segue il sentiero delle gallerie italiane attraverso la Croda Passaporto con alcuni tratti attrezzati fino a forcella Lavaredo
3) Si percorre il resto della ferrata detto Sentiero delle Forcelle, che attraversa la cresta del Bodenknoten. Dalla forcella si scalano una serie di gradoni a sinistra e si prosegue con tratti di sentiero attraverso una serie di finestre nella roccia fino ad una spalla detritica. Si segue il sentiero che attraversa una profonda gola attrezzata e si sbuca al Pian di Cengia. Di qui per il sentiero 104 si ritorna al rifugio Auronzo.


Note:

Percorso d´interesse storico ricco di testimonianze e reperti della Grande Guerra


Revisione:
relazione rivista e corretta il 25/04/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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