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Ra Zesta (Cesta) - 2768 m

Foto via normale Ra Zesta (Cesta) non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Antelao Sorapis
Punto di partenza: Passo Tre Croci (q. 1809 m) Valle Ampezzo
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 963 m - Totale: 1936 m
Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 5,30 h
Difficoltà: EE - A - I+ -
Periodo consigliato: estate - primo autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 06/09/1997
Data pubblicazione: 23/10/2017
N° di visualizzazioni: 9379


Introduzione:

Imponente rilievo della cosiddetta Diramazione Ampezzana del gruppo del Sorapis, ben visibile dai dintorni del Passo Tre Croci. Offre una salita a cavallo tra escursionismon e alpinismo facile, divertente e gratificante, non molto nota e frequentata; dalla cima si gode una grandiosa visuale, in primo luogo sul versante occidentale del Sorapis.


Accesso:

Dal Passo, per la carrareccia e sentiero 213, si sale a Forcella del Ciadin (q. 2378 m, tab.). Si valica la forcella, entrando in un´ampia conca detritica rinserrata fra la Zesta e la Cima del Laudo Ovest. Si risale la conca per vaghe tracce negli sfasciumi fino a circa metà, quindi si piega verso destra per una rampa di detriti e rocce, che si segue fino al limitare della cresta N (om.).


Descrizione della salita:

Nel punto in cui la cresta diviene rocciosa, s´inizia a salire sfruttando un singolare canale-camino posto subito a destra del filo, che strapiomba sul versante N (I grado). Lo si percorre, passando in traversata intorno ad un esposto gendarme (25-30 m, I+, può essere utile fare sicurezza). Si continua quindi per brevi paretine e cengette ghiaiose seguendo le tracce e sporadici ometti (I), sino alla cresta finale, che porta ad un ripiano. Sempre lungo la cresta (altri om.), in breve si giunge in vetta.


Discesa:

La soluzione migliore è ripercorrere la via di salita.


Note:

Cima di roccia friabile, fu salita anche da SW da Severino Casara e Antonio Berti con due compagni (6.8.1929), per una poco gradevole via di I-II, utile per traversare la cima da N a S, verso il Lago del Sorapis. La traversata comunque è escursionisticamente più impegnativa. Il 17.10.2017 il libro di vetta, presente lassù fin dal 31.7.1994 e riempito con circa 250 firme, è stato prelevato perché rovinato dall´umidità, e verrà sostituito nel 2018.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 23/10/2017 dalla redazione di VieNormali.it
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Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna disponibili per questa cima:


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