E´ la sommità mediana delle tre che si elevano a W di Forcella Pomagagnon, nel gruppo omonimo; ha preso il nome da una croce - non più presente da decenni - collocata in vetta dalla guida alpina Giuseppe Ghedina intorno al 1880. La sua parete S, ben visibile da Cortina, fu scalata già nell´agosto 1900 dalle guide ampezzane Siorpaes e Verzi col cliente Pott.

Si scende al Rio Felizon e, imboccata la strada forestale segnavia 203 ci si porta in Val Padeon e la si risale fino alla baita Cason dei Casonate 1790 m (tab.). Qui ci si immette a destra in un´altra strada forestale, che presto diviene sentiero segnavia 202, e si risale l´ombrosa e accidentata Val Pomagagnon, incuneata fra le Pale de ra Pezories e la Gusela di Padeon, fino all´ampio pascolo dei Prati del Pomagagnon e all´omonima Forcella, affacciata su Cortina.

Dalla forcella s´imbocca il sentierino non segnalato e attrezzato in un breve tratto, che attraversa in falsopiano la fiancata N del Campanile Dimai e della Punta della Croce e giunge in vetta alla Punta Fiames. Più o meno sulla verticale della Punta della Croce, si lascia il sentiero e ci si inerpica al meglio tra detriti, zolle erbose e qualche roccetta per circa 100 m di dislivello (sporadici ometti), sino alla vetta. La Punta è un solitario punto panoramico su Cortina e sulle cime che la incorniciano.

Come per la salita.

Cima poco frequentata, a differenza della prospiciente Punta Fiames, affollata da ferratisti e scalatori quasi in ogni stagione dell´anno. L´accesso non è breve ma nel complesso è alpinisticamente semplice, alla portata di buoni escursionisti. Panorama molto interessante su Cortina.