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Monfalcon di Montanaia - 2548 m

Via Normale Monfalcon di Montanaia
Il Monfalcon di Montanaia da Cima Toro


Regione: Friuli Ven. Giulia Pordenone
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Clautani
Punto di partenza: Parcheggio Rif. Pordenone (q. 1150 m) Val Montanaia
Versante di salita: E
Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,30 h
Difficoltà: EEA - AR - II+ - PD
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Pordenone (q. 1150 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO 021 - Dolomiti di sinistra Piave 1:25.000
Autore: Daniele Pozzati
Data della salita: 14/09/2005
Data pubblicazione: 21/04/2007
N° di visualizzazioni: 16473


Introduzione:

E’ la cima più alta di tutti i Monfalconi.


Accesso:

Dal Rif. Pordenone seguire il segn. 349 verso Forc. Leone fino al bivio con il seng. 348, quota 1850 (diretto a Forc. Cimoliana; tabelle e acqua dal ruscelletto) [ore 1.30]. Dal bivio, seguire il corso del torrentello salendo su scarsa traccia in direzione della cascata che lo origina a sinistra; dopo poco, deviare verso destra in direzione di un grosso masso con ometto sopra. Puntare ora alla parete rocciosa soprastante, alla base della quale si trova il sentiero e seguirlo verso sinistra, fino ad un canalino erboso e ad un'ottima sorgente perenne. Risalire il canalino erboso che permette di entrare nel bellissimo e solitario Cadinut di Cimoliana (scorrono nell'ordine, da sinistra verso destra, Monfalcon di Montanaia, Cima d'Arade, Punta Koegel). Ora conviene puntare in alto tenendo la sinistra (ometti), senza avventurarsi sui mobili ghiaioni (utili invece al ritorno); continuare sempre a salire sulle zolle tenendo sempre a sinistra finchè arrivati alla base delle rocce si attraversano i ghiaioni in direzione di due grossi bolli rossi all'imbocco di un canale [ore 1.00].


Descrizione della salita:

Ora la via procede seguendo rari segni rossi e gli indispensabili ometti. Saliti i detriti del canale si trova uno dei due passaggi più impegnativi: un primo saltino di II+ (2m) e un successivo camino di 15 m di II (chiodo e fettuccia molto dubbi...), segue l'uscita su pericolanti detriti (occhio ai sassi che inevitabilmente entreranno nel camino!). Si procede ora per cenge alternate a divertenti saltini fino in cresta, poi si passa in versante Rif. Padova e si affronta il secondo tratto delicato, un camino di rocce rotte, spesso umido e assai esposto (10m, II), superato il quale si esce direttamente in vetta, 2548 m [ore 1.00].


Discesa:

Come per la salita


Note:

Nel primo camino in discesa è possibile farsi assicurare dalla vetta da un compagno). Nell'altro camino più giù, essendo non proprio incoraggianti e comunque in posizione non utile il chiodo e la fettuccia, è possibile farsi assicurare o attrezzare una doppia (con cordino lungo) ad un solido pietrone addossato alla parete rocciosa poco dopo l'uscita del canalino (dal pietrone al primo salto di II+ sono 30 m esatti...). La via normale è abbastanza complicata (attenti ai segni e agli ometti), non proprio facilissima e in alcuni tratti abbastanza esposta. Inoltre, considerare la diffusa friabilità (casco obbligatorio! e non avventurasi in gruppi numerosi!).


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Via Normale Monfalcon di Montanaia - All’entrata del Cadinut di Cimoliana

All’entrata del Cadinut di Cimoliana

Via Normale Monfalcon di Montanaia - Durante la salita, dietro Cresta del Leone
Durante la salita, dietro Cresta del Leone

Via Normale Monfalcon di Montanaia - Sulla cima, dietro è il Cridola
Sulla cima, dietro è il Cridola
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