La cresta S lungo cui avviene la salita
Regione: Lombardia Brescia
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello
Punto di partenza: Parcheggio dopo Alb. Belvedere (q. 1420 m) - Valle di Campolaro Valle di Campolaro
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 820 m - Totale: 1640 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EF
Periodo consigliato: tutto l'anno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 103 - Le tre valli bresciane 1:50.000
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 28/01/2006
Data pubblicazione: 29/01/2006
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Introduzione:
Tondeggiante monte che si affianca alla più interessante cima del M. Alta Guardia, già ben visibili dalla strada lungo la Val Camonica sul lato destro (est). La salita avviene lungo il sentiero Irene Gatti ottimamente segnalato. Splendido panorama sul gruppo della Concarena, sulla Presolana e le Alpi Bergamasche.
Accesso:
Parcheggiata l'auto presso un piccolo parcheggio dopo il ristorante Belvedere, risalire alla strada e presso una curva su un impluvio seguire la stradina asinistra, inizialmente asfaltata poi lastricata, con le indicazioni per M. Trabucco e sent. n. 79 Irene Gatti. La stradina si inoltra in una valletta e raggiunge un gruppo di case (cartello), aggirare le case e seguire il sentierino che attraversando in piano il versante W lo taglia fino a raggiungere una dorsale erbosa (cartello). Seguire verso destra la dorsale e risalirla, fino ad un bivio con cartello.
Descrizione della salita:
Dal bivio proseguire dritti seguendo le indicazioni per il M. Trabucco, risalire una larga dorsale e pendio erbosi (paletti segnaletici), fino a raggiungere il crestone S. Seguire tutto il crestone erboso con abbondanti paletti segnaletici fino ad una sommità. Discendere brevemente oltre e risalire lungo tutta la cresta S che, un po' più stretta e ripida, raggiunge li paletto segnaletico sulla cima.
Discesa:
Come per la salita oppure, soprattutto in inverno con neve perfettamente assestata e in assenza di pericolo di slavine e valanghe, una volta scesi fino a metà cresta la si può abbandonare per scendere il pendio che porta al lungo e sinuoso canale centrale che scende dalla cima, una sorta di toboga in cui si incanalano le slavine. Scendendo per questo canale, con qualche tratto più ripido ma senza alcuna difficoltà, in 1 sola ora si è al punto di partenza.
Note:
Il canale che si può seguire in discesa va percorso solo con neve assolutamente stabile sui ripidi pendii circostanti! Da non percorrere in salita dal momento che non si può conoscere lo stato delle nei pendii superiori e sotto la cima. La cresta S con abbondante neve può presentare grosse cornici verso W. Racchette da neve, piccozza e ramponi in inverno.
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Verso la cresta
Paletto sulla cima
Inizio del canale dalla strada
