In giugno convine pernottare al solitario ma abbastanza confortevole Bivacco Spataro, in quanto il rifugio Crete Seche in questo periodo è ancora chiuso (ma è eventualmente fluibile, nel caso si debba partire l´indomani da un po´ più in basso, il bel locale invernale). Il giorno dopo si partirà in piena notte per godere della neve dura e delle bellezze notturne e dell´alba sulle alte vette. Il ghiacciaio del M. Gelé, e quello di accesso al colle omonimo, non sono di norma crepacciati. Meraviglioso panorama circolare dalla vetta
Dal Ruz (piccola frazione di Dzovenna all´inizio della Valpelline) si sale a piedi lungo la strada sterrata chiusa al traffico per l´alpeggio di Berrie. Qui si diparte sulla sinistra il sentiero per il rifugio Crete Seche che si raggiunge con un lungo traverso, e il sovrastante bivacco, visibile dal rifugio su un poggio al limitare di un lungo pianoro
Il giorno seguente si attraversa il pianoro suddetto per prendere in fondo a sinistra un canale nevoso abbastanza ripido (30°) che porta ad una serie di dossi nevosi e glaciali e al sovrastante colle del M.Gelè. Dal colle si segue dapprima l´ampia cresta sulla destra senza percorso obbligato, per poi mettere piede sul ghiacciaio e e percorrerlo praticamente fino in cima senza alcuna difficoltà (solo alcune rocce rotte sotto la cima).
Come per la salita.