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Piccola cima posta all'interno di una grande conca che, insieme a Monte Secco e Cima del Fop, delimita la parte superiore della val Nossana. A ovest si affaccia sulla piccola val Gorgolina, sormontata dal versante est del Pizzo Arera.
Dal paese di Ponte Nossa in val Seriana, prendere la salita verso Premolo. Da qui continuare a salire per i tornanti verso la frazione Bratte: alla fine dell'abitato si trova il parcheggio libero sulla sinistra della strada, con l'imbocco del sentiero sulla destra.
Per i primi km il sentiero 245 segue un andamento di falso piano all'interno del bosco, fino a raggiungere un bivio (al 4° km di cammino) che permette di seguire il 245 verso la val Gorgolina, oppure deviare a destra per la Malga di Piazza Manzone (q. 875) per poi guadare il torrente e ricongiungersi al sentiero 242, che segue l'altra sponda della valle. Da qui il percorso inizia ad aumentare leggermente in pendenza, rimanendo sempre all'interno del bosco, e dopo un altro paio di kilometri si raggiunge un cartello che indica la presenza di un grande faggio secolare, posto a pochi metri alla destra del sentiero; continuando dritti per un centinaio di metri si raggiunge la Beita de Sura (q. 1297). Dopo la baita il sentiero inizia a diventare più ripido arrampicandosi con pendenze anche del 40-50% per le ultime parti di bosco, prima di aprirsi nei grandi prati che ricoprono tutta la parte superiore della valle. Dopo circa 1km dall'uscita dal bosco si raggiunge la Baita Santamaria in Leten, un piccolo ma carino rifugio autogestito, affacciato sulla valle (chiuso al momento della salita). Lasciandosi alle spalle il rifugio si può scegliere di seguire il sentiero 243 verso il passo del Re, più corto ma abbastanza ripido, oppure intraprendere un pezzo del 240 in direzione ovest, per poi deviare a destra su una piccola traccia che attraversa dei prati, per raggiungere un piccolo passo appena a sud della vetta. Dal passo si sale in direzione N seguendo tratti di prato e di cresta, per raggiungere la cima con una bellissima vista su tutto il circondario di montagne (purtroppo nuvoloso il giorno della salita).
Per scendere abbiamo seguito il 243 che dal passo va direttamente al rifugio, senza seguire la variante del 240 intrapresa all'andata. Per il resto uguale alla salita fino alla Malga Piazza Manzone dove volendo si può restare sul sentiero 242 per poi ricongiungersi al 245 una volta raggiunto una piccola cappella a fondo valle, per risalire poi di pochi metri fino al parcheggio.
In generale escursione molto varia e panoramica, in una piccola valle quasi sconosciuta e molto incontaminata. Escursione abbastanza lunga (quasi 20km) ma non di particolare difficoltà, molto appagante.