Il Col della Varda si trova all'interno della Val Visdende con accesso da San Pietro di Cadore frazione Presenaio
provenendo da Sappada verso San Pietro di Cadore poco dopo la galleria si volta a destra per la Val l Visdende e si percorre la strada asfaltata fino all'osteria La Plenta ove si parcheggia. Conviene parcheggiare nell'area di pertinenza dell'osteria in quanto il parcheggio pubblico è a pagamento 8 euro
Dall'osteria si prosegue per la strada sterrata con divieto di transito automobilistico e superato il ponte si volta a sinistra con direzione Malga Chiviot. Si segue lungamente la sterrata che a tornanti sale lungo il fianco orientale dell'area prativa e boschiva dalla quale si intravede verso ovest la sagoma del Peralba. Dopo circa un'ora e 15 si arriva alla Malga Chiviot attualmente chiusa ( q. 1745 m. ). Si volta a sinistra seguendo il sentiero CAI 170 e superando in questo modo la malga che resta sul lato sinistro. Dopo 10 metri dalla malga presso uno spiazzo ad angolo sul quale sono ammucchiati i resti della notevole pulizia di rami di tronchi caduti e di sassi e fango terroso si volta a destra sopra i detriti cercando di individuare una traccia non proprio evidente per la salita al nostro Col della Varda. Si sale ripidamente su un canale di scolo terroso e fangoso su quello che resta del sentiero CAI 172. Dopo 20 minuti si incontra un segnavia CAI su un albero. Si prosegue ripidamente ma a tornanti fino ad un boschetto che va interamente risalito sempre su tracce fino alla cima ampia e molto panoramica ove è presente un suggestivo albero secco molto ramificato. Nella vallata sottostante è ben visibile la Casera Antola di sopra.
Come per la salita.
Il fianco di salita del Col della Varda è stato molto battuto dal Vaia e la maggior parte degli alberi sono caduti p abbattuti e per questo i vecchi segnavia CAI non esistono più. Ne ho incontrati solo 2.