Da Forno per il sent. 516 lungo un canale per la discesa dei tronchi, poi per forestale. Attraversare il torrente a sinistra e al bivio per malga Valsorda prendere a destra. Seguire il sentiero a svolte per pendii e tratti rocciosi fino ad un ripido pendio erboso oltre il quale si raggiunge il bivacco Sief (3 h).
Dal bivacco salire alla forcella dei Campanili del Latemar per il sent. 516a (20') e da qui a destra per sentierino ghiaioso fino ad una fessura che adduce ad una cengia. Seguire la cengia attrezzata a tratti stretta e sentiero in salito su spalla erbosa. Discesa su ponte roccioso di collegamento di due campanili, attraversarlo e risalire per paretina alla cornice che prosegue per cengia (funi). Segue una cengia non attrezzata con tratto di 5 m stretto e liscio, poi sentiero e a sinistra risalire la dorsale detritica per ripide svolte seguendo gli ometti e per qualche banale roccetta finale alla cima con imminente salto sul lago di Carezza (1,15 h).
Come la salita, oppure proseguendo il percorso attrezzato con qualche cengia attrezzata, una scala a picco, un passaggio aereo su masso incastrato e risalita per roccette attrezzate. Poi discesa per ripida rampa rocciosa attrezzata e tratti verticali fino ad una sella e per traccia al bivacco Rigatti. Scendere per roccette e seguire il sentiero sulla destra per cenge con segnavia rosso fino alla forcella dei Campanili, poi discesa come la salita.
Bella e lunga salita in ambiente isolato.