![]() | ![]() |
Il Pizzo Galleggione (Pizz Gallagiun sulla CNS) si trova sulla catena che delimita a N la Val Bregaglia, sul confine tra Lombardia e Canton Grigioni. È un’imponente piramide di rocce e detriti che domina l’intera conca di Chiavenna, adagiata 2800 m più in basso. Il panorama è estesissimo e giustamente celebrato, unico quello sul gruppo Masino-Bregaglia, incluse le Sciore e sulla catena Cima di Lago-Cima della Sovrana-Cima della Blese, incluso il Pizzo Stella.
L’itinerario della traversata in sintesi è il seguente: da Stettli si risale la Val Madris fino a Sovräna e poi La Val da Lägh fino alla Bocchetta da Lägh. Si raggiunge il Pizzo Galleggione per la cresta NW e si scende dal versante E. Si rientra a Sovräna dalla Val da la Prasgnola e si ritorna a Stettli.
Ecco alcune precisazioni per chi intende affrontare la traversata:
- La carrozzabile della Val Madris termina a Sovräna, ma da Stettli è percorribile solo da automezzi autorizzati, in pratica solo dai gestori degli alpeggi della valle, dato che non vengono rilasciati permessi nemmeno a pagamento. Da Stettli a Sovräna ci sono circa 7.5 km da dover percorrere a piedi o in bici. Mentre da Sovräna alla vetta del Pizzo Galleggione circa 5 km, quindi, lo sviluppo complessivo è di circa 25 km e 2700 m di dislivello totale.
- Nella selvaggia e desolata Val da Lägh ci sono tracce discontinue solo nella prima parte, poi si sale a vista alla bocchetta omonima, il percorso è senza difficoltà (EE) ma un po´ faticoso.
- La cresta NW del Pizzo Galleggione è formata da detriti e rocce frantumate che si lasciano arrampicare senza particolari difficoltà (F).
- Il versante E è molto largo, poco ripido e formato anch’esso da detriti e rocce frantumate (EE).
- Il sentiero che dal Pass da la Prasgnola scende nella valle omonima e riporta a Sovräna, è segnalato (EE).
- In merito all’imponente scalinata de I Trapet, ben individuabile anche dalla vetta del Galleggione, vedi relazione: Pizzo Galleggione - dalla Val Madris.
- Le immagini della relazione precitata possono fornire utili indicazioni.
- Da valutare la necessità o meno della corda, noi non l´avevamo nemmeno al seguito.
Dall’autostrada Chiasso-Lugano-S. Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona, dove si prende la superstrada per il Passo del San Bernardino che continua poi nella Rheinwald. Si oltrepassano i paesi di Splügen e Sufers e si arriva a Rofla. Qui si prende la deviazione per la Val Ferrera e Avers. Giunti a Cröt, si entra in Val Madris e si prosegue fino a Stettli (q. 1800 m), dove si parcheggia l’auto (attualmente gratis).
Splügen può essere raggiunto anche da Chiavenna attraverso il Passo dello Spluga.
Da Stettli si segue la carrozzabile in parte asfaltata e in parte sterrata che conduce a Sovräna (q. 1995 m) con qualche breve saliscendi. Verso W si attraversa il torrente sopra un ponte e si sale in Val da Lägh, poco a destra del torrente, su tracce discontinue che poi scompaiono.
Si sale a lungo e sempre a destra del torrente, su magro pascolo, zone fangose e più avanti su detriti. Giunti sotto le placche levigate del Passo di Madris, verso destra si rimonta una rampa detritico/erbosa, fino a poter compiere un facile traverso a sinistra e raggiungere, poco sopra, due bellissimi laghetti (ben riprodotti sulla CNS) che si trovano sotto la verticale del passo.
Raggiunta in breve la Bocchetta da Lägh (o Passo di Madris q. 2649 m), si prosegue appoggiando a sinistra del costone roccioso e poi lungo la dorsale, facilmente. È anche possibile bypassare la bocchetta, in questo caso, dai due laghetti si sale in obliquo verso sinistra, per facili canaletti, fino a raggiungere la cresta un centinaio di metri ad E della bocchetta.
In ogni caso, prima dell’impennata della cresta NW, si aggira a sinistra un tratto affilato (vedi 2a immagine di dettaglio), poi si segue la cresta di blocchi e sfasciumi, con evidenti spostamenti; la croce sulla vetta è già ben visibile.
Si prosegue per detriti e facili rocce fino a giungere ad una cinquantina di metri di dislivello dalla vetta. Qui la cresta diventa un poco più stretta ma sempre facile e presenta un risalto verticale che si supera a sinistra, per una larga fessura, alta circa 3 o 4 m. Poco più in alto si arriva al cippo di confine n. 8 scolpito nella roccia (vedi 3a immagine di dettaglio), dove la cresta NW si congiunge a quella SW.
Da qui abbiamo 2 possibilità per raggiungere la vetta che è poco distante. La prima è di aggirare a destra il risalto della cresta finale e salire su detriti. La seconda è di arrampicare il breve risalto e seguire la facile cresta verso N.
Dalla cima si segue per un breve tratto la cresta N (ometti) e poi si volge verso destra. Da qui si offrono due itinerari per scendere:
1°) si prosegue in direzione E verso il Pass da la Prasgnola (q. 2724 m) e su detriti e rocce frantumate si arriva al valico senza difficoltà. Poi s’imbocca il sentiero segnalato che scende in Val da la Prasgnola. Al termine di un vasto pianoro sottostante il valico si arriva alla (q. 2597 m), dove ci si ricollega al 2° itinerario, all’inizio della scalinata de I Trapet;
2°) si continua facilmente lungo la dorsale detritica molto larga che a N precipita con una parete verticale sui resti della Vadrec da Gallagiun, prima in direzione E, poi NE. Giunti ormai al termine di questa dorsale, verso destra si scendono gli ultimi 50 m di dislivello e si arriva nel vasto pianoro presso la (q. 2597 m), dove ci si ricollega al 1° itinerario e al sentiero segnalato che scende in Val da la Prasgnola. Si scendono le scalinate de I Trapet e poi si prosegue lungo il sentiero della valle che alterna tratti in discesa ad altri pianeggianti, fino a Sovräna e si ritorna a Stettli.
Noi abbiamo scelto questo 2° itinerario che offre bellissime vedute sulla parete NE del Galleggione e sui resti del ghiacciaio.