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La salita al Monte Corona dalla Valle D´Arnò ha un fascino veramente particolare, per via della caratteristica confermazione del Passo del Frate, ove vi sono rocce bianche ed uno splendido pinnacolo al centro, dalla caratteristica forma affusolata. Anche la salita vera e propria verso la vetta è molto bella perchè si toccano diverse rocce: da rocce marrone scuro più sfasciomose, ove vi è un tratto attrezzato per maggior sicurezza della progressione, a rocce più simil dolomitiche.
Dal paese di Breguzzo, nella Valle delle Giudicarie, si imbocca la strada per la Val Breguzzo. Si oltrepassa il Rifugio Ponte Arnò, pieghiamo a sx e proseguiamo su strada sempre asfaltata e con vari tornati in direzione della Malga Arnò, che non si deve raggiungere, in quanto la partenza avviene presso un´ampia radura alla ns sx (salendo), quota circa 1415mt, ove si parcheggia comodamente la macchina ed ove vediamo in cartelli segnavia.
Dal parcheggio seguiamo i cartelli ed imbocchiamo la comoda mulattiera praticamente in piano per qualche centinaio di metri, seguendo poi a sx le indicazioni per il sentiero che sale nel bosco e che oltrepassa la Cascata della Cravatta. Si continua sempre su sentiero ottimamente segnato sino all´ampio spazio prativo della Malga Maggiasone (1740mt), alla ns sx. Lasciamo la malga alle spalle e proseguiamo dritti in direzione del Passo del Frate, seguendo i cartelli e i bolli. Oltrepassiamo un piccolo guado di torrente e riprendiamo a salire la conca prativa. Pian piano ci avviciniamo allo splendido passo e vediamo già la caratteristica roccia bianca ed il pinnacolo al centro dello stesso. Il percorso traversa da sx a dx, tagliando alcuni canaloni ove si può trovare neve ancora anche a Giugno, per poi arrivare alla base del canalone che conduce al passo. Qui abbiamo due opzioni: o ci teniamo a sx seguendo i bolli, e passando all´interno di una bellissima e stretta fenditura, attrezzata da cambre in alcuni punti per aiutare la progressione, soprattutto in discesa, in quanto la fenditura è proprio strettina e ripida, o, in alternativa quando siamo alla base del canalone possiamo anche piegare a dx ove ci sono delle cambre e da li risalire un canalone più ampio. Io consiglio di tenere il sentiero a sx, è più suggestivo. In entrambi i casi si arriva alla base della caratteristica roccia presente al Passo del Frate. Qui possiamo aggirarla o a sx, con l´aiuto di qualche cambra, oppure a dx, su traccia più erbosa, è indifferente. Siamo quindi al Passo del Frate. Da qui pieghiamo a sx e seguiamo i bolli e cartelli per la ns meta. Saliamo abbastanza ripidamente una prima parte abbastanza facile ed erbosa, poi lo scenario cambia e siamo sulla cresta vera e propria, ove affrontiamo il tratto attrezzato che ci fa progredire in sicurezza, considerando che la roccia è, in alcuni punti, dalla caratteristica friabilità. Con il cavo ci si sente ben sicuri, direi quindi molto utile. Seguiamo sempre i bolli, che al termine del cavo fanno piegare leggermente a sx e proseguiamo, sempre vs sx e poi dx, verso l´ultimo strappo, ove invece la roccia ha caratteristiche più dolomitiche. In breve siamo in vetta, ove ci attende un paletto con il nome del monte ed una roccaforte militare.
Come per la salita.
Escursione veramente molto molto bella. Non banale il tratto verso il Passo del Frate e la salita alla vetta vera e proprio, ma con le giuste attenzioni di sempre si sale senza difficoltà. Molto appagante anche dal punto di vista paesaggistico e per le bellissime rocce bianche nella zona del Passo.