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Le Cime di Zita sono 3: la "Nord", la "di Mezzo" e la "Sud". In questa relazione descriverò le normali di tutte e 3 le cime, in quanto, data la vicinanza delle stesse, non avrebbe senso scrivere 3 relazioni differenti.
Da Belluno si procede in direzione Longarone. All´incrocio principale, si seguono le indicazioni per la Val di Zoldo fino a raggiungere il paesino di Forno di Zoldo. Poco prima della sua fine, si gira a sinistra seguendo le indicazioni stradali per la Val Pramper e il parcheggio Pian de la Fopa.
Parte in comune: Dal Pian de la Fopa si seguono le indicazioni per la Malga Pramper (50 minuti e sent. cai 523). Giunti alla Malga, si segue l´indicazione per il Rif. Pramperet (sent. cai 523) fino ad incontrare un bivio. Al bivio seguiamo le indicazioni per la Forcella de Zita e il rifugio Pian de Fontana (sent. cai 514). Si risale per bel sentiero tutto il vallone che ci conduce alla Portela del Piazedel (q. 2097 m) e si continua a salire in direzione sud l´ampio vallone che con una ripida rampa finale ci conduce alla Forcella de Zita Sud. Una volta raggiunta, per facile e aerea cresta si arriva in pochissimi minuti alla Forcella de Zita (q. 2390 m), punto di snodo delle nostre 3 cime. - Cima Sud (q. 2450 m): dalla Forcella si prende l´evidente traccia di destra (ometti) che in 5 minuti ci conduce all´ampia cima con ometto. Difficoltà EE - Cima di Mezzo (q. 2451 m): dalla Forcella si prende la flebile traccia di sinistra (ometti) che risale una crestina, dapprima ampia e poi più sottile fin sotto a una parete rocciosa. La si aggira a destra salendo per un breve canalino friabile (pp. I) e si rimonta nuovamente la cresta che ci conduce in pochi metri all´ometto di vetta. (Difficoltà F e 5 minuti dalla Forcella) - Cima Nord (q. 2465 m): dalla Forcella, si taglia per ghiaie ed erba sotto le pareti della la Cima di Mezzo, in direzione dell´evidente forcella che divide quest´ultima dalla Cima Nord. Arrivati in forcella, si procede per facile cresta (ometti) fino ad individuare una traccia su banca detritica alla nostra sinistra (nord). La si percorre tutta fino ad individuare e a raggiungere, di fronte a noi, un grosso ometto posto proprio sulla cresta nord. Da qui iniziano le brevi difficoltà alpinistiche. Rimontare il tetto su ottima roccia (II esposto), oppure aggirarlo sulla destra per delicatissima cengia detritica fino ad incontrare un ometto che ci farà risalire in cresta (pp. I). Superato questo passaggio molto delicato, si perviene facilmente e in pochi minuti, alla cima. (Difficolta PD- e 15 minuti dalla Forcella).
Come per la salita.
Itinerario molto bello e di soddisfazione, con vista magnifica sul castello di Moschesin, Pramper, Moiazza, Agner, Pale di San Martino e Pelmo. Da non sottovalutare assolutamente la Cima Nord.