È la cima più elevata della dorsale tra il Culmine San Pietro e i Piani di Artavaggio. Il versante meridionale della montagna è ricoperto da una vastissima faggeta, presente fino in cima. Mentre a N precipita un versante dirupato.
Può essere raggiunto da più parti. L’itinerario proposto prende avvio da Culmine San Pietro e non presenta particolari difficoltà. Ma il sentiero in alcuni tratti che precedono la vetta traversa sopra profondi canaloni ed è un po´ esposto. Nella parte sommitale è invece elementare.
Dalla partenza fino a 30 metri dalla vetta il sentiero riporta i segnavia del “Percorso Alto” che collega: Culmine San Pietro – Maesimo – Piani di Artavaggio.
Bel panorama circolare, esclusa la vista sul Resegone che rimane nascosto dietro ai faggi.
Per il ritorno viene proposta la variante del “Percorso Basso”, meno impervio di quello Alto.
Da Lecco si sale in Valsassina e alla rotonda presente al termine di Colle Balisio si prende a destra per Cremeno e Barzio. Si seguono poi le indicazioni per Culmine San Pietro e si sale su strada asfaltata fino a questo valico. Si parcheggia negli spiazzi della strada.
Dal valico si seguono i cartelli che riportano il segnavia 21 e l’indicazione: Percorso Alto estivo (h 2.30 per Piani di Artavaggio). S’imbocca quindi in direzione E il selciato in lieve salita che passa davanti alla chiesetta dei SS Pietro e Paolo alla Culmine. Al termine della chiesetta un sentiero si stacca sulla sinistra ed entra nel bosco. Poco più avanti ci sono dei cartelli che riportano le indicazioni per Piani di Artavaggio e per Zucco di Maesimo h 1.40
Da qui è bellissima la vista sul versante NE del Resegone. Dopo un traverso su prati il sentiero prosegue sulla dorsale in parte erbosa e in parte boschiva, con percorso un poco altalenante. Poi si aggira a destra un tratto impervio della cresta (vedi 1a immagine di dettaglio). Il sentiero qui traversa un po´ esposto sopra profondi canaloni. Più avanti si arriva ad un bivio, si tralascia una traccia sulla destra e si prende a sinistra. Si sale ora più ripidamente ma senza difficoltà e si attraversa la dorsale, qui molto larga, da S a N.
Si arriva quindi in una vasta conca prativa (vedi immagine principale) e si sale sulla destra, dentro il bosco di faggi. Dopo una decina di minuti da questa conca il sentiero inizia a scendere alle sottostanti Casere di Maesimo. Esattamente qui, dove inizia la discesa, si tralascia il sentiero e si sale a sinistra sulla breve dorsale erbosa SE che in 3 minuti conduce in cima allo Zucco di Maesimo (q. 1680 m), dove c’è una palina con un cartello che riporta il nome della montagna e la quota.
Abbiamo 2 possibilità:
1) Come per la salita (circa h 1.00 per la discesa)
2) Dal Percorso Basso. Difficoltà E/E+ (circa h 1.45 per la discesa, la traccia è segnalata).
Dalla vetta si retrocede fino al sentiero segnalato che scende nella sottostante conca prativa che si trova 50 m a W delle Casere di Maesimo. Al termine di questa prima discesa si perdono circa 130 m di dislivello. Al centro di questa conca ci sono dei cartelli che riportano le indicazioni per Culmine di San Pietro - Cascina Roncaiola e strada provinciale. Sarebbe più opportuno che indicassero Percorso Basso, ma va bene così, il sentiero conduce al parcheggio. Vediamo come.
Si prende la traccia che scende verso S. Non si inizia subito la traversata della costa a destra, causa la presenza di salti rocciosi. Si scende a lungo verso il fondovalle con brevi traversi a sinistra e a destra. Talvolta bisogna cercare la traccia poco evidente ma poco sotto la si ritrova. Complessivamente in questa discesa si perdono circa 300 metri di dislivello.
Poi finalmente il sentiero inizia a traversare a destra (SW) nel bosco di faggi. Si traversa a lungo, leggermente in discesa con diversi tratti altalenanti, dentro e fuori dalle coste. Giunti al termine del traverso si arriva alla Cascina Roncaiola, riportata dai cartelli sopra citati. Da qui bisogna risalire una breve pista cementata che porta ad incrociare, nei pressi della partenza, il sentiero di salita. In breve si ritorna al parcheggio.