Il Monte Cornetto è costituito da un gruppo di cocuzzoli boscosi intervallati da altopiani erbosi che trovano il proprio culmine presso la Casera Cornetto (q. 1629 m) e nella sovrastante cima Cornetto anch´essa boscosa e prativa (q. 1792 m).
Da Barcis si prosegue per Cimolais e poi per il Passo di San Osvaldo quindi si scende verso Erto. Percorsi circa 2 km in discesa dal passo prima del paese di Erto lungo la statale 251 si parcheggia presso uno slargo in corrispondenza di una curva a gomito ove si allaccia sulla sinistra una stradina asfaltata con sbarra alzata che attraversa il torrente Tuara (q. 762 m).
Si scende a piedi sulla stradina, si attraversa il torrente e si risale ma subito a sinistra una scalinata segna l´attacco del sentiero CAI 903 diretto alla Casera Cornetto. Il sentiero sale in maniera ripida, faticosa prima su foglie poi su sassi piccoli e poi su sassi maggiori. La salita non lascia tregua e dopo un´ora e mezza si attenua e percorre un breve falso piano per poi riprendere ripidamente su una nuova fascia boscosa che culmina su un primo cocuzzolo boscoso e poi su un secondo. Si giunge dopo 2 ore dall´attacco ad una forcella (cartelli in legno). Si scavalla la forcella e si segue il sentiero per altri 30 minuti fino ai ruderi della vecchia casera Cornetto (q. 1629 m). Qui è presente anche il nuovo Bivacco Flavio Zanette, molto accogliente e collocato su uno splendido prato aperto e solare. Senza scendere al bivacco si prosegue sul CAI 903 (cartello in legno con scritta Fontana) per altri 20 minuti fino ad una splendida conca prativa e solare denominata Pian Grant (q. 1675 m) ove sorge una isolata fontana con abbeveratoio. Intuitivamente si volta a destra (assenza di segnavia, ometti, cartelli, paletti) verso l'evidente cima del Monte Cornetto percorrendo il magnifico prato che sale verso una breve fascia boscosa che contorna l´ampia calotta sommitale, erbosa e solare. Il panorama è magnifico verso il Lodina, il Duranno, Cima Preti, Vacalizza,, Pradut, Resettum poi verso il Col Nudo e poi dalla parte opposta verso i monti Zerten e Toc, verso il lago Vajont e verso Erto.
Come per la salita.
Si consiglia di non effettuare l'escursione dopo la pioggia in quanto il sentiero diventa facilmente fangoso e scivoloso. Attenzione alle zecche.