Gita molto appagante ma facile in rapporto all´altezza. Nel periodo più favorevole è possibile raggiungere la cima su tracce di sentiero senza mettere piede sul ghiacciaio. Per questo è molto frequentata. Pen non affaticarsi la si può suddividere in due giorni, bivaccando all´ampia depressione a quota 3100 circa. Ovviamente in presenza di neve o ghiaccio, soprattutto sul pendio terminale sotto la vetta della Grande Sassiere, l´impegno richiesto per la gita è decisamente superiore e in linea con una cima di oltre 3700 metri.
Dalla Val d´Isere, poco dopo il bivio per Tignes si imbocca sulla sinistra (sx or.) una stradina asfaltata che conduce a Saut dove si parcheggia.
Il sentiero è perpendicolare alla strada, dopo un campo recintato per le mucche, e conduce ripidamente al costone SW della Grande Sassiere che si segue integralmente fino ad una larga depressione a quota 3100, dove si può bivaccare. Il giorno seguente si percorre la parte superiore del crestone fra roccette sempre su sentiero ben marcato fino a saldarsi alla cresta W; appoggiandosi sul fianco del ghiacciaio si segue sempre su sentiero tale cresta che raggiunge direttamente la vetta con un ultimo tratto molto ripido su detrito (in caso di neve ghiacciata questo ultimo tratto può essere piuttosto problematico).
Come per la salita.
il bivacco è vivamente consigliato, oltre che per la lunghezza della gita e la distanza dall´Italia, per godere di tramonti e albe spettacolari a picco sulla Val d´Isere
