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Piz Popena - 3152 m

Foto via normale Piz Popena non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Cristallo
Punto di partenza: Misurina-Poste, q. 1800. Val Popena
Versante di salita: S-W
Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m
Tempo di salita: 5,50 h - Totale: 10,00 h
Difficoltà: EEA - AR - II+ - AD-
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Ex Rifugio Popena (ruderi)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia con ometti
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N 03
Autore: Alessio R
Data della salita: 02/07/2022
Data pubblicazione: 05/07/2022
N° di visualizzazioni: 4375


Introduzione:

Via normale dal fascino antico che si sviluppa in ambiente severo e solitario. Salita che richiede esperienza, piede fermo, capacità di orientamento e confidenza nel disarrampicare passaggi di II+.


Accesso:

Si parte da Misurina prendendo la strada compresa tra l’ufficio postale e l’Hotel Lavaredo (q. 1800), da qui si continua seguendo il sentiero 224. Al primo bivio svoltiamo a destra (variante AV3) aggirando da Nord le Pale di Misurina, si scende ora nella magnifica Val Popena che si risale poi tramite il sentiero 222 fino ad arrivare appena sotto i Ruderi dell’ex Rifugio Popena (non raggiungerlo, la via di salita ora va a dx). In alternativa è anche possibile proseguire diritti al bivio aggirando da Sud le pale di Misurina passando per Forcella Popena (ruderi dell’ex rifugio Popena) e da lì scendere fino a incrociare il sentiero 222 AV3. Quest’ultima alternativa è al momento sconsigliata essendo il sentiero parzialmente dissestato. Da sotto l’ex rifugio (1h20 da Misurina), ci dirigiamo ora per debole traccia su erba/sassi verso la base del ghiaione che scende dalla destra del Piz Popena. Come riferimento puntiamo al centro del ghiaione ove si trovano delle tracce per risalirlo (1h50 da Misurina). Da qui (q. 2300 circa) inizia la via normale al Piz Popena.


Descrizione della salita:

Si inizia risalendo faticosamente la zona centrale del ghiaione caratterizzata da ghiaie molto instabili che rallentano l’avanzamento. Man mano che si risale, le ghiaie diventano più stabili (rocce più grandi) e ci si sposta verso le pareti a sinistra del ghiaione che possono essere d’aiuto durante sia durante la salita che la discesa. Dopo 40 minuti circa (2h30 da Misurina), ed aggirando sulla sinistra il grosso masso centrale si arriva a quota 2550, qui degli ometti (ed una freccia molto sbiadita su un masso) indicano l’uscita dal ghiaione. Si sale quindi verso sinistra (quasi a tornare indietro), e si arriva su una grande cengia. Si segue la cengia affrontando qualche sporadico passaggio esposto (max. I). Dopo circa 20 minuti, la cengia si interrompe e arriviamo su un canale innevato con pendenze che arrivano a 40°/45° da risalire. L’innevamento del canale è di solito buono anche nelle annate meno nevose. La presenza della neve facilita la progressione evitando passaggi su roccia più complessi. Usando ramponi e piccozza si risale il canale fino alla fine prestando attenzione ai crepacci che si formano ai lati e che a stagione inoltrata possono essere fondi anche 3/4 metri. Una volta risalito il canale innevato (30/40 minuti circa, 3h30 da Misurina), si esce verso sinistra su una cengia inizialmente abbastanza larga. Qui è di solito presente acqua di fusione e un altro piccolo nevaio. Questa seconda cengia può essere percorsa internamente con passaggi di I su rocce e detriti o più esternamente (più semplice ma leggermente più esposta). Si segue la cengia per 10/15 minuti fino ad intravedere un altro grande canale. Non si entra subito nel canale (sbarramento di sassi), ma si comincia a risalire il versante destro del canale su roccette spesso ricoperte di detriti. Si continua a risalire la paretina con passaggi di arrampicata (I+/II) per circa 20/30 minuti (4h15 da Misurina) spostandosi leggermente verso destra. Qui si intravede ora un camino (due massi incastrati) che può essere salito direttamente (II+). All’uscita del camino, c’è una sosta marcia (da sistemare!!). Risalito il camino, si prosegue su parete esposta con passaggi di II/II+ fino ad intravedere una grande torre di ometti sulla sinistra (4h45/5h da Misurina). Sulla parete si trovano due soste (da verificare) che possono essere usate durante la discesa. Si taglia verso sinistra fino a raggiungere la grande torre di ometti. Da qui inizia la cresta finale che con qualche passaggio di arrampicata (I/I+ esposti) ci permette di raggiungere la croce di vetta (5h30 da Misurina).


Discesa:

La via di discesa ripercorre la via di salita. Particolare attenzione va prestata lungo la discesa sia per la difficoltà di orientamento che per le difficoltà tecniche (presenza di ghiaino). Sono presenti almeno 3 punti di calata per eventuali doppie (consigliate): uno dalla vetta (punto di arrivo da verificare) e due sull’ultima parete esposta. Le soste sono da verificare e alcune vecchie soste sono state tagliate per sicurezza. Una volta ritornati al canale innevato, le difficolta tecniche e di orientamento diminuiscono ma va comunque prestata attenzione nell’individuar il punto di uscita dal canale innevato (ometto ed eventuale salto se il crepaccio nevaio-parete è presente).


Note:

Dalla vetta, attenzione a non seguire la traccia di ometti sbagliata (che punta in direzione del Cristallo) e che segna la via degli Inglesi. Via solitaria in ambiente severo senza punti d’appoggio. L’arrivo in vetta ripaga tutta la fatica con una vista straordinario su Cristallo e Croda Rossa d’Ampezzo. Fortemente consigliati ramponi e piccozza e 60 m di corda per le eventuali doppie.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 05/07/2022 dalla redazione di VieNormali.it
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