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Pizzo Baitelli - 2496 m

Foto via normale Pizzo Baitelli non disponibile


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Chiesa San Salvatore (q. 1312 m) Valle del Livrio
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 1196 m - Totale: 2392 m
Tempo di salita: 4,45 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: Estate-Autunno
Punti di appoggio: Rifugio Caprari (q.2130)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no

Autore: Manuela B
Data della salita: 04/06/2022
Data pubblicazione: 07/06/2022
N° di visualizzazioni: 947


Introduzione:

Il Pizzo Baitelli è un´elevazione che si trova sopra il Passo Scoltador, di fronte alle più note Cime dello Scoltador. Pur non essendo lungo il dislivello da percorrere, l´escursione in sè è abbastanza lunga, poiché per un buon paio d´ore, sia all´andata sia al ritorno, il percorso è praticamente in falsopiano/discesa, ed attraversa la lunga valle del Livrio senza mai prendere quota. Fino al Passo dello Scoltador l’itinerario è segnalato da segnavia e cartelli. Lungo la salita al Pizzo non ci sono invece segnavia, ma è impossibile sbagliare. Sino al Passo Scoltador, livello E, la breve salita alla cresta EE.


Accesso:

Dalla tangenziale di Sondrio si prende l’uscita per Albosaggia, seguendo poi sempre le indicazioni per San Salvatore. La strada è sempre ben asfaltata/cementata, ma piuttosto lunga ed in alcuni tratti piuttosto stretta e ripida. Le possibilità di parcheggio sono molto scarse.


Descrizione della salita:

Dalla chiesetta, imbocchiamo la stradina, vietata al transito dei veicoli non autorizzati, che si stacca in discesa, a destra della chiesa. Alterniamo tratti in discesa ad altri pianeggianti e oltrepassiamo le località La Teggia, La Crocetta e Forno. Presso quest’ultima località si attraversa il ponte sul torrente e si prosegue sino a quando si arriva ad un bivio. Qui pieghiamo a sx, tralasciando a destra la pista cementata che conduce a La Costa, e si prosegue lungo la piana, oltrepassando le stalle sparse della Casera La Piana. Dopo averle oltrepassate si prosegue ancora lungo l´evidente tracciato che ora diviene più erboso, e a sali scendi, sino a quando, questa pista, in corrispondenza di un grosso masso, lascia il posto ad un sentiero segnalato. Il percorso finalmente prende quota, e si addentra nel bosco. Si passa in mezzo a felci, cespugli e erba alta. Il sentiero è sempre ben evidente e si sale a lungo, fino ad arrivare ad un incrocio, ove a sx siamo ai piedi di una bella cascata, mentre da dx giunge un altro percorso. Lasciamo la cascata alla nostra sx, e l´altro sentiero che arriva da dx, e proseguiamo sempre dritti. Il sentiero continua in regolare salita, oltrepassando anche un torrente sotto la cascata, con un lavaggio di piedi e scarpe assicurato! Si prosegue poi ancora per un buon tratto in salita, fino a raggiungere il bivio con il sentiero della GVO, e a dei cartelli segnaletici. Al bivio si svolta a sinistra, con un percorso pianeggiante e in pochi minuti si arriva ai piedi della diga del Lago di Publino. Seguendo sempre i segnali si sale sulla corona nel punto più a N della diga. Dalla corona si esce subito verso sinistra e poi ci si abbassa brevemente al Rifugio Caprari (q. 2130 m). Da qui si piega a dx e si segue il sentiero che traversa in piano verso N, fino ad una baita diroccata con cartelli segnaletici, che ci invitano a continuare la salita verso l´evidente passo dello Scoltador. Si prende quindi a destra e in direzione W e si risalgono i pendii erbosi con qualche roccia, fino a raggiungere il Passo dello Scoltador (q. 2454 m). Da questo valico pieghiamo a sx risalendo, un una decina di minuti, la cresta che conduce al Pizzo con qualche facile roccetta


Discesa:

Come per la salita.


Note:

La stessa vetta può essere salita anche dal versante bergamasco, partendo da Carona, proseguendo lungo la Val Sambuzza, sino al Passo Publino, e da qui scendendo al sottostante lago e quindi Rifugio Caprari. Da qui poi si congiunge con la via da noi percorsa nella descrizione. Le tempistiche dovrebbero essere abbastanza simili. Portare delle calze di ricambio, attraversando il torrente è sicuro che ci si bagni i piedi.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 07/06/2022 dalla redazione di VieNormali.it
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