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Cima Sobretta - 3296 m

Via Normale Cima Sobretta
Dal colle di Sobretta la cresta finale da percorrere fino alla cima visibile sullo sfondo


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa
Punto di partenza: Ponte dell´Alpe (q. 2289 m) - Valle di Gavia Valle del Gavia
Versante di salita: S-E
Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 1050 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - I - F
Periodo consigliato: luglio - ottobre
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia con ometti
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 72 Ortles-Cevedale 1:50.000
Autore: Franco Rossi
Data della salita: 09/09/2006
Data pubblicazione: 17/09/2006
N° di visualizzazioni: 17667


Introduzione:

Bella gita poco distante dal Passo di Gavia, raggiungibile sia dalla val Camonica (ponte di Legno) che dalla Valtellina (S.Caterina Valfurva), La cima di Sobretta è una bella montagna un po’ decaduta a causa della forte regressione del manto glaciale, soprattutto sul fianco meridionale. Ma forse proprio per questo la gita si svolge in un ambiente di desolante e grandiosa bellezza, con splendidi relitti di morfologia glaciale recente: laghetti, piane e soglie glaciali. Da osservare sono anche le erosioni e le marmitte fluviali del rio dell´Alpe poco prima di arrivare alla piana omonima e le cavità carsiche, al passaggio tra le rocce calcaree superiori e le sottostanti rocce silicee nel primo tratto della gita. Il percorso finale avviene su ghiacciaio non crepacciato (possono essere utili anche i ramponi a fine stagione) e una aerea ma elementare cresta per giungere in vetta ad una cima che sfiora i 3300 m, dal panorama grandioso a 360° su tutta l´alta Valtellina e il Parco dello Stelvio. Consigliato dal colle di Sobretta è anche raggiungere la arrotondata anticima Sud, a quota 3254, che per tutto il percorso sembra essere la cima più alta del gruppo.


Accesso:

In auto dal passo di Gavia si scende verso S.Caterina Valfurva fino a quando la strada devia leggermente verso il primo vallone laterale (ponte e cabina di presa Enel). Si posteggia in un ampio slargo.


Descrizione della salita:

Si prende a piedi la carrareccia presente sulla destra del torrente dell’Alpe. Si prosegue per circa 20-30 minuti di cammino; dopo aver passato un caratteristico masso triangolare si prende l´altra carrareccia sulla destra (ometto) che si perde dopo alcuni tornanti: sulla sinistra una debole traccia ritorna verso il vallone principale restando in quota verso la base delle pareti calcaree. E´ l´unico punto in cui si deve fare attenzione per non perdere la traccia. In alternativa si può continuare a seguire la carrareccia principale sul fondo del vallone, fin dove attraversa il torrente: si prosegue allora brevemente lungo il corso d´acqua fino a incrociare il corso d´acqua che scende dal vallone dell´Alpe, si prende qui la china erbosa della morena che delimita il rivo sulla destra e la risale fino a ricollegarsi al sentiero al piede delle pareti calcaree sopradette, sentiero qui ben tracciato. Si è ora appena sopra le grotte e nei pressi delle erosioni del torrente. Si consiglia vivamente una visita per un vecchia mulattiera alla forra del torrente che qui disegna un bellissimo arco naturale con cascata. Ritornati sul sentiero principale in breve si è alla piana dell´Alpe. Il sentiero sale ora sul fianco a destra del vallone principale fino al laghetto dell´Alpe in vista degli impianti sciistici provenienti da S.Cristina. Poco prima del lago si abbandona il sentiero e si seguono i numerosi ometti che salgono tra le morene e le rocce lisciate dal vecchio ghiacciaio. Splendidi sono gli esempi di glaciomorfologia. Ormai in vista del ghiacciaio, si abbandonano le tracce di ometti che salgono direttamente verso la cima, e si punta a quello che resta del ghiacciaio, presente solo da quota 3100. Messo piede sul nudo ghiacciaio, privo di copertura nevosa a fine stagione, si punta al suo orlo superiore a pochi metri dal colle di Sobretta. Per l´ampio dosso detritico sulla sinistra del colle si raggiunge l´anticima 3254. Ritornati al colle, ora sul lato opposto si segue la cresta superando un´altra anticima, poi evitando un tratto affilato e roccioso della cresta sulla destra, e per chine nuovamente detritiche si giunge alla croce della vetta.


Discesa:

Dalla vetta si punta direttamente alla base del versante seguendo una china detritica con tracce di sentiero e ometti indicatori; ci si ricollega così al percorso di salita un po´ sotto il ghiacciaio, e lo si ripercorre a ritroso fino all’auto.


Note:

Con neve sulla cresta il percorso finale può essere più impegnativo. Il vallone è poco frequentato dagli escursionisti. Vivamente consigliata per gli aspetti geomorfologici e per il panorama a 360 gradi dalla vetta.


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www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 04/05/2024
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