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Pizzo Arera - (traversata) - 2512 m

Via Normale Pizzo Arera - (traversata)
In salita sull’ampia cresta N del Pizzo Arera


Regione: Lombardia Bergamo
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Pizzo Arera
Punto di partenza: Strada per il Rifugio Capanna 2000, a (q. 1590 m)
Versante di salita: N-SW
Dislivello di salita: 922 m - Totale: 1844 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: da inizio luglio a inizio ottobre
Punti di appoggio: Rifugio Capanna 2000 (q. 1960 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 104 – Alpi Orobie Bergamasche 1:50000
Autore: Piero V
Data della salita: 09/07/2021
Data pubblicazione: 10/07/2021
N° di visualizzazioni: 2599


Introduzione:

È una cima molto nota della bergamasca che non ha certo bisogno di presentazione. Dalla strada che sale da Oltre il Colle alle frazioni di Zambla è perfettamente individuabile in direzione NNE, per via della sua massiccia mole di rocce calcaree chiare. Grazie alla facilità di accesso che offre la via normale e il dislivello contenuto, è frequentatissima. Molto meno frequentato è invece l’itinerario di salita proposto qui di seguito, per il cosiddetto “Canalino Nord”. In effetti il canalino non si trova sulla parete nord, bensì nord-est e non si riesce ad individuarlo fino a quando si arriva alla sua base. È un itinerario alla portata di ogni escursionista esperto (F), ma la prima metà del canalino, peraltro facile (I°) e il traverso che lo precede, richiedono attenzione, dato che sono un po’ esposti, ad ogni modo in assenza di neve, non particolarmente esposti. La discesa avviene invece dalla facile (EE) via normale che si svolge per il fianco meridionale della cresta SW.
Sia l’itinerario di salita dal canalino N sia quello di discesa dalla cresta SW sono ben segnalati.
Il punto di partenza e di arrivo della traversata è ovviamente il medesimo, il parcheggio lungo la strada per la Capanna 2000 a quota 1590 m.
Se si ha la fortuna di trovare una giornata limpida, il panorama è straordinario. All’orizzonte vicino sfilano tutte le maggiori vette delle Orobie, mentre a quello lontano sono individuabili il Monte Rosa, i 4000 dell’Oberland Bernese, le maggiori vette delle Alpi Retiche, compreso l’Adamello e il Caré Alto, le Prealpi Bergamasche e verso S il Gruppo dell’Alben, la Pianura Padana e all’orizzonte gli Appennini.


Accesso:

Da Bergamo e dintorni si seguono le indicazioni per la Valle Brembana. Poco oltre il paese di Zogno si abbandona la SS 470 e si prende a destra la SP 27 della Valle Serina. Si sale fino a Zambla Alta, frazione di Oltre il Colle. All’entrata di questa località si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni di un cartello che riporta semplicemente “ARERA”. La strada per un buon tratto è in leggera discesa, poi inizia a salire. Poche centinaia di metri più avanti sulla destra c’è la colonnina, segnalata anche sull’asfalto, dove acquistare il tagliando (€ 4.00) da esporre sul cruscotto della macchina. Si sale fino al termine della strada asfaltata, all’inizio di un ampio parcheggio sterrato, a circa (q. 1590 m), dove c’era la partenza dei vecchi impianti da sci dell’Alpe Arera.
Da segnalare che 2 tornanti prima del parcheggio c’è il Rifugio Cà d’Arera (q. 1560 m).


Descrizione della salita:

Al termine del lungo parcheggio si imbocca a piedi la stradina agro-silvo-pastorale, in buona parte con il fondo cementato, poi sterrato, che in circa 45 minuti conduce al Rifugio Capanna 2000. Conoscendo i luoghi è anche possibile seguire dei sentieri che in alcuni tratti permettono di accorciare il percorso sulla stradina. Ad ogni modo, 50 metri sopra il rifugio c’è un pianoro che conduce alla base dell’impennata della cresta SW dell’Arera. Qui si abbandona la via normale della cresta SW e, seguendo le indicazioni per “periplo” e il segnavia 244 si traversa l’intero fianco SW, poi W della nostra montagna, fino a raggiungere una sella dalla quale si domina la parete settentrionale dell’Arera.
Seguendo sempre i segnavia ci si abbassa leggermente, poi si traversa su detriti sotto la parete, oltrepassando l’imbocco dell’ampio catino del Mandrone. Giunti ad un primo bivio, si tralascia a sinistra il segnavia 218 e si prosegue a destra con il segnavia 244 (indicazioni per periplo dell’Arera). Poco più avanti, circa 200 metri prima di arrivare al Passo di Corna Piana, si abbandona il sentiero principale e, seguendo dei bolli rossi e successivamente gialli e rossi, si inizia a salire a destra l’ampia cresta N. I segnavia nel prosieguo diventano più numerosi e al termine dei prati conducono ad un risalto roccioso della cresta.
Per elementari cenge e canaletti si prende quota fino ad arrivare alla base dell’impennata della cresta (vedi 2° immagine di dettaglio). Da qui bisogna traversare in piano a sinistra, su ghiaie instabili, per accedere all’imbocco del canalino. Si risale detto canalino seguendo i segnavia e aiutandosi, se si vuole, con dei fittoni metallici. Dopo una quindicina di metri bisogna superare un risalto ostico di 3 o 4 metri, ma lo si può aggirare a sinistra, per mezzo di una breve cengia un po’ esposta. In entrambi i casi si arriva su di uno stretto terrazzino che permette di uscire, verso sinistra, dal canalino.
Un gradino metallico permette di superare facilmente un masso e si percorre in piano una cengia, un po’ stretta ed esposta, ma con buoni appigli. Quindi si riprende a salire in un canalino attiguo al primo, che poi diventa sempre più ampio, fino a diventare un larghissimo pendio di detriti e facili saltelli rocciosi. In breve si raggiunge l’alta croce della vetta (h 1.45 dal rifugio).


Discesa:

Dal sentiero segnalato del fianco meridionale della cresta SW.
Inizialmente il sentiero si stacca in direzione dell’anticima E, ma quasi subito traversa sotto la vetta e prosegue verso SW. Si scende per facili saltelli rocciosi e traversi, mai esposti, fino ad un canaletto di una decina di metri, attrezzato con corde e gradini metallici. Nulla di impegnativo. Poi si prosegue per l’ampia dorsale che in basso diventa erbosa e nei pressi del Rifugio Capanna 2000 ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna al parcheggio.


Note:

NOTA 1
Il Rifugio Capanna 2000 è sempre aperto da metà giugno a metà settembre. Tel. 0345 95 096 – 339 69 86 367
NOTA 2
Ad inizio stagione, accertarsi dell´assenza di neve nel canalino N, eventualmente telefonare al gestore del rifugio.
NOTA 3
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vienormali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com


Revisione:
relazione rivista e corretta il 13/07/2021 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Arera - (traversata) - La parte superiore della cresta N, in rosso il canalino nord

La parte superiore della cresta N, in rosso il canalino nord

Via Normale Pizzo Arera - (traversata) - Il traverso un po’ esposto che immette nel canalino nord
Il traverso un po’ esposto che immette nel canalino nord

Via Normale Pizzo Arera - (traversata) - Panorama di vetta, verso NE
Panorama di vetta, verso NE
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 02/05/2024
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