Questa vetta selvaggia e poco frequentata è posizionata a nord-ovest dal Monte Agnèr. Prende il nome dal fatto che il primo salitore, Ohannes Gurekian, era di origine armena, la prima ascensione del 25 agosto del 1929 fu fatta assieme a Noè Della Lucia. Via corta che si integra con l’ascesa al Monte Agnèr o si usa per la discesa dopo aver percorso le lunghe vie di arrampicata della parete nord. La vetta è preceduta da una cresta che si vede a nord dal bivacco Giancarlo Biasin.
Da Agordo seguite le indicazioni per passo Cereda- Fiera di Primiero; dopo Voltago Agordino si sale verso Frassenè; arrivati al centro del paese, all’altezza della farmacia, svoltate a destra e seguite le indicazioni su piccoli cartelli per rifugio Scarpa fino all’ultimo parcheggio adiacente alla sbarra verde che blocca la strada alle auto per salire al rifugio. Da qui si può salire per la strada ghiaiosa che va al rifugio Scarpa(1.15 h) oppure, dopo 50 m dalla sbarra verde del parcheggio, si gira a destra per il vecchio sentiero che permette di salire in meno tempo.
Raggiungete il Bivacco Giancarlo Biasin a quota 2650, preferibilmente per la Via del Canalone, seguendo le indicazioni che partono dal rifugio Scarpa Gurekian (2.30 h dal rifugio, per maggiori indicazioni leggere la relazione della via normale al Monte Agnèr in questo sito). Dal Bivacco scendete 30 metri di dislivello fino alla forcella dello Spizzòn, seguendo i bolli della Ferrata Stella Alpina. Dalla forcella lasciate alla sinistra i bolli della ferrata e scendete a nord per il canale, spesso con neve, con due doppie da 30 metri; la prima su clessidra ben evidente e la seconda su chiodo spesso coperta con neve. Qui c’è un passaggio di II grado per la risalita. Alla fine del canale attraversare il ghiaione (spesso con camosci) e raggiungete la cresta alla destra. Seguite la cresta con passaggi di I grado finche termina. Da qui per salire nella vetta più alta, fate una doppia di 30 metri su due chiodi e raggiungete la sottostante forcella (III per il ritorno), salite per 40 metri, arrampicando sempre vicino alla cresta fino alla vetta con passaggi di I grado. Dall’isolata vetta si può vedere un bellissimo panorama verso le Pale di San Lucano e le pareti nord della catena dell’Agnèr. (1.15 h dal Bivacco G. Biasin)
Come per la salita.
Vetta isolata e quasi mai frequentata in un ambiente roccioso bellissimo. La salita non comporta grosse difficoltà ma comunque non è da sottovalutare sopratutto per la lunghezza del tragitto. Di solito il canale di discesa dopo la forcella dello Spizzòn è ricoperto di neve fino a Agosto. La calata in doppia dalla cresta, prima della vetta è esposta perche vicino allo strapiombo. In caso di emergenza si può sostare al Bivacco Biasin fornito di nove brande con materassini.
