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Pizzo Penca - 3038 m

Via Normale Pizzo Penca
Il Pizzo Penca, ripreso da S


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Campo Tencia
Punto di partenza: Monti di Predee, ponte di (q. 1162 m)
Versante di salita: W
Dislivello di salita: 1876 m - Totale: 3752 m
Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 11,00 h
Difficoltà: EE - A - II - F
Periodo consigliato: da luglio a settembre
Punti di appoggio: Capanna Soveltra (q.1534 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1272 – Pizzo Campo Tencia 1:25000
Autore: Piero V
Data della salita: 01/08/2020
Data pubblicazione: 04/08/2020
N° di visualizzazioni: 1510


Introduzione:

Fa parte del trittico di 3000: Campo Tencia – Tenca – Penca, ben individuabile da molto lontano, anche dalle Prealpi Lombarde e oltre. È una stupenda vetta, considerata dall’autore della guida del CAS “tra i migliori tremila ticinesi”, in particolare se vista da S o da N, da dove appare come una slanciata ed elegante torre. Ad W presenta invece una bella parete compatta di colore rossastro. È anche un importante nodo orografico sul quale convergono tre catene rettilinee, mirabilmente riprodotte sulla CNS, che formano una “T” quasi perfetta.
La via normale proposta è la più facile per raggiungere la vetta, ma non è comunque banale e stranamente non è riportata dalla Guida delle Alpi Ticinesi. In sintesi l’itinerario prevede: l’ascesa dalla Val di Prato, sfruttano i segnavia della via normale del Pizzo Campo Tencia, fino a circa (q. 2600 m), poi si rimonta il largo vallone detritico del versante SSW del Pizzo Penca, quindi si accede alla vetta per la cresta W, inizialmente detritica, poi rocciosa (II°) e un poco esposta ma non particolarmente impegnativa, dato che gli appigli per le mani e gli appoggi per i piedi sono sempre presenti, sebbene in alcuni passaggi siano distanzianti e richiedano un po’ di ginnastica.
L’attuale inagibilità della capanna Soveltra causa incendio totale, in aggiunta al considerevole dislivello che bisogna superare in giornata, rendono l’itinerario riservato ad escursionisti ben allenati.
Riguardo la segnaletica: dalla partenza alla capanna il sentiero è sempre largo sebbene poco segnalato. Nella successiva tratta fino alla località Pradoi, i segnavia di colore bianchi-blu-bianchi, seppure sporadici, sono presenti nei punti essenziali, ma la traccia diventa stretta, ripida e spesso invasa dalla vegetazione. Mentre da Pradoi fino all’inizio del vallone detritico del versante SSW, i segnavia sono frequenti. Nel vallone e lungo la cresta W, non sono presenti segnavia ma la via è sempre ben individuabile.
Estesissimo il panorama di vetta, molto simile a quello del Pizzo Campo Tencia, anzi è maggiormente arricchito dalla stupenda visione su quest’ultimo.
Le immagini delle relazioni: Pizzo Tenca e Pizzo Campo Tencia – dalla Val di Prato, possono fornire utili indicazioni.


Accesso:

Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino dove si prende un troncone autostradale che immette nella galleria che permette di evitare il centro di Locarno. All’uscita si seguono le indicazioni per Centovalli e Valle Maggia. Giunti al bivio di Ponte Brolla, si prende a destra per Valle Maggia e si prosegue fino a Prato-Sornìco. All’entrata del paese c’è un ponte sul fiume Maggia, dopo averlo oltrepassato si svolta subito a destra (indicazione per Valle di Prato sull’angolo della prima casa) e si imbocca una stradina, molto stretta, che serpeggia tra le case, passa a sinistra della chiesa e diventa sterrata. A sinistra c’è subito uno spiazzo e la cassa per un’offerta di frs. 5.00 per le spese di manutenzione della sterrata. Si prosegue con prudenza dato che non ci sono parapetti di protezione, prestando attenzione al posizionamento delle poche piazzole di scambio, nel caso si incrociassero auto. Giunti ai Monti di Predee, si attraversa il torrente, si superano 3 tornanti e si arriva al ponte di (q. 1162 m), dove si parcheggia in un ampio spiazzo. Partendo da Prato-Sornìco si allunga il percorso a piedi di circa h 1.15/1.20 e il dislivello di 420 m.


Descrizione della salita:

Senza attraversare il ponte di (q. 1162 m) si imbocca il largo sentiero che sale a destra del torrente. Si prosegue nel bosco con moderata pendenza poi si entra in una stretta e caratteristica gola a forma di canyon, dove il sentiero in alcuni tratti è sorretto da muri di pietra o scavato nella roccia e protetto con cavo metallico. Si attraversa poi il torrente sopra il ponte di (q. 1458 m) e poco più avanti si arriva in località Campo Tencia (q. 1534 m), dove c’è la Capanna Soveltra, o quello che ne rimane dopo l’incendio di 4 anni fa.
Sulla CNS il sentiero prosegue a sinistra del torrente e raggiunge la località Soveltra (q. 1618 m), invero l’attuale tracciato prosegue diversamente. Cinquanta metri oltre la capanna ci sono dei cartelli che indicano di scendere brevemente a destra e di attraversare il torrente sopra un ponte. Poco metri sopra ci sono degli ulteriori cartelli che riportano: Pizzo Campo Tencia 4h 30 min. Da qui in avanti si seguono sempre i segnavia di colore bianchi-blu-bianchi che ci guideranno per un lungo tratto. Come già citato nell’introduzione, fino alla località Pradoi sono sporadici, comunque presenti nei punti essenziali e la traccia è sempre visibile.
Si inizia quindi a salire a destra del torrente tra radi larici, con percorso quasi pianeggiante. Poi si guada il Ri della Gerra e poco dopo si svolta a destra (est) e si risale molto più ripidamente il lungo pendio della località Corte Nuovo, tra radi alberi, cespugli ed erba. Nel prosieguo si tralascia a sinistra la scritta su di un sasso per Fusio e si continua a destra. Si giunge poi di fianco all’immensa colata detritica delle Ganne del Madone, attorniati dalle alte pareti rocciose dei Pizzi Scinghign, Barone e Piodisc. Il sentiero volge ora decisamente a N e per aperto pascolo si arriva alla baita isolata della località Pradoi (q. 2147 m) che funge anche da ricovero di emergenza.
I segnavia, sempre di colore bianchi-blu-bianchi, diventano ora molto frequenti, aggirano a sinistra la scogliera soprastante e poi traversano a destra e risalgono ripidi pendii erbosi, fino ai pianori soprastanti dove iniziano le pietraie di Gann da Pioda Rossa. Si arriva così a circa (q. 2600 m) allo sbocco del larghissimo vallone che scende dal versante SSW del Pizzo Penca e che bisogna risalire. L’itinerario è molto ben evidente (vedi 1a immagine di dettaglio), lo sbocco del vallone è caratterizzato da un vasto pianoro ricoperto da resti di neve fino a tarda stagione.
Si può iniziare a risalirlo subito, oppure si possono seguire ancora i segnavia per un centinaio di metri di dislivello e poi abbandonarli ed entrare in piano verso destra nel vallone. Ad ogni modo si abbandonano i segnavia che condurrebbero in cima al Pizzo Campo Tencia e si risale tale vallone completamente detritico, senza percorso obbligato e senza eccessiva fatica, dato che le pietre sono abbastanza stabili, fino a raggiungerne la sommità sulla cresta spartiacque, esattamente all’inizio della cresta W del Pizzo Penca.
Si volge quindi a destra e si inizia a risalire tale cresta, appoggiando a sinistra del filo, su terreno detritico elementare. Nella parte superiore la cresta si impenna e si trasforma in una parete rocciosa alta complessivamente una trentina di metri, leggermente concava. Si arrampica al centro di questa parete (II°), sfruttando le fessure e gli appigli che sono sempre presenti e si sbuca sull’anticima NW, di pochi metri più bassa rispetto alla vetta, dalla quale è distante circa 20/25 metri. Ci si abbassa di pochi metri e poi si superano o all’occorrenza si aggirano i blocchi della stretta cresta di collegamento e in breve si arriva in vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

NOTA 1
Tutte le informazioni riguardanti la Capanna Soveltra sono reperibili sul sito: www.capanneti.ch

NOTA 2
Per un escursionista esperto la corda non dovrebbe essere necessaria, ma è forse meglio averla nello zaino.

NOTA 3
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vie normali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com


Revisione:
relazione rivista e corretta il 30/08/2020 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo Penca - Il punto in cui si abbandonano i segnavia e si risale il vallone detritico

Il punto in cui si abbandonano i segnavia e si risale il vallone detritico

Via Normale Pizzo Penca - La parte superiore della cresta W del Pizzo Penca e la parete di II°
La parte superiore della cresta W del Pizzo Penca e la parete di II°

Via Normale Pizzo Penca - Panorama di vetta, verso NW
Panorama di vetta, verso NW
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 30/04/2024
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