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Gran Zebrù (Via Meraldi) - 3851 m

Via Normale Gran Zebrù (Via Meraldi)
Il Gran Zebrù: in rosso la Via Meraldi, in viola la variante mediana


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale
Punto di partenza: Parcheggio sotto l´Albergo del Ghiacciaio dei Forni (q. 2161 m) Valle dei Forni
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 1750 m - Totale: 1750 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EE - AG - AD
Periodo consigliato: aprile - giugno
Punti di appoggio: Rif. Pizzini-Frattola (q. 2706 m)
Tipo di via: Via di ghiaccio
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 08 - Ortles Cevedale 1:25000
Autore: Irene G
Data della salita: 23/05/20
Data pubblicazione: 24/05/2020
N° di visualizzazioni: 6145


Introduzione:

Il Gran Zebrù (conosciuto anche come Königspitze) è un imponente piramide rocciosa che si erge maestosa nella suggestiva Val Cedec.
Oltre alla famosissima via normale, esistono numerosi altri itinerari di salita a questa montagna, tra cui la Via Meraldi sotto descritta.
La Via Meraldi segue una serie di ripidi canalini e paretine che si inerpicano lungo l´aspra parete sud del Gran Zebrù, per poi sbucare sulla cresta della via normale a pochi metri dalla vetta.


Accesso:

Da Sondrio percorrere la SS38 fino a Bormio, dove si seguono le indicazioni per S. Caterina Valfurva. All´entrata del paese, deviare a sinistra per la località Forni (ticket all´inizio della strada: €3,00 per 24 ore; €5,00 per 48 ore). La strada, stretta e tortuosa ma sempre asfaltata, termina nel parcheggio sterrato sotto l´Albergo del Ghiacciaio dei Forni.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio, risalire sino all´Albergo del Ghiacciaio dei Forni, dove s´imbocca la sterrata (in alternativa è possibile percorrere anche il sentiero panoramico) che, percorrendo la lunga ed interminabile Val Cedec, conduce al Rifugio Pizzini-Frattola (q. 2706 m). Splendido panorama sul gruppo Tresero-S. Matteo e Gran Zebrù.
Portarsi alle spalle del Rifugio, quindi proseguire in direzione nord-ovest lasciando sulla destra le tracce che salgono verso il Rifugio Casati. Risalire i dolci pendii puntando ad un´evidente piramide rocciosa posta in mezzo alla Vedretta dello Zebrù (q. 3100 m circa) e che si aggira sulla sinistra.
Raggiunto il ripido pendio alla base del Collo di Bottiglia (stretto e ripido canalino che permette l´accesso alla pala della via normale al Gran Zebrù), risalirlo fino alla q. 3250 m circa, quindi lasciare sulla destra le tracce che si inoltrano verso il Collo di Bottiglia e compiere un traverso ascendente verso sinistra (faccia a monte) fino a raggiungere il conoide di accesso alla Via Meraldi (q. 3320 m circa - possibilità di trovare sfasciumi instabili in questo tratto).

Risalire il suggestivo canale che si fa sempre più ripido e stretto (45°/50°). Al suo termine, compiere un brevissimo ma esposto traversino che immette in piena parete sud. Risalire la paretina (pendenze variabili dai 50° ai 60°) cercando di tenere il suo margine sinistro. Abbiamo, ora, due possibilità:
1) seguire la via originaria stando tra le rocce di sinistra appena sotto la verticale della croce (ben visibile durante l´intera salita);
2) come nel nostro caso (a causa di piccole scariche lungo il tracciato originale), seguire la paretina di neve verticalmente fino a guadagnare un vasto pianoro posto appena sotto la vetta.

In entrambi i casi, una volta raggiunto il pianoro sotto la vetta (q. 3600 m circa), proseguire verticalmente puntando ad uno stretto canalino (50°/55°) posto sulla destra di un triangolo roccioso. Al termine del canale, superare gli ultimi ripidi metri che conducono alla cresta della via normale. Seguire l´aerea ed esposta cresta nevosa che, in brevissimo, conduce alla panoramicissima vetta del Gran Zebrù (q. 3851 m).


Discesa:

Dalla vetta seguire interamente l´affilata cresta (attenzione ad eventuali cornici e alla forte esposizione sulla Parete Nord della montagna), fino a raggiungere l´ingresso all´ampia pala. Scendere lungo la pala (max 40°/45°) mantenendo il suo margine destro (faccia a valle) fino a guadagnare il famoso Colle di Bottiglia (q. 3490 m).
Facendo attenzione ai detriti instabili e alle possibili scariche di sassi, scendere lungo il canalino (45°/50°) posto sotto al Colle, quindi ricongiungersi all´itinerario di salita.


Note:

Dato che la Via Meraldi si svolge lungo la parete sud, essa è esposta al sole già dalla mattina: è dunque necessario attaccare la via al mattino presto.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 24/05/2020 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Gran Zebrù (Via Meraldi) - Parte iniziale nel canale

Parte iniziale nel canale

Via Normale Gran Zebrù (Via Meraldi) - In parete
In parete

Via Normale Gran Zebrù (Via Meraldi) - Lungo la cresta della via normale
Lungo la cresta della via normale

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www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 14/05/2024
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