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Cime Giumella - 2674 m

Via Normale Cime Giumella
Le Cime Giumella da SW, dal Pizzo del Salto


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Le Piane, località Legnomarcio (q. 1556 m)
Versante di salita: Vari
Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: settembre - ottobre
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 104 – Alpi Orobie Bergamasche 1:50000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 17/10/2019
Data pubblicazione: 20/10/2019
N° di visualizzazioni: 3283


Introduzione:

Sono due cime ravvicinate che si trovano all’inizio della catena che dal Pizzo di Rodes si stacca verso NW. Ad un versante meridionale erboso con alcune colate di detriti sulle cupole, contrappongono un possente versante settentrionale, prettamente roccioso. La via normale proposta, da W, per il versante S della Cima W (q. 2584 m) e per la cresta di collegamento alla Cima E (q. 2674 m), è sicuramente la via più facile per raggiungerle. Gli ultimi 100 metri della (q. 2584 m) si svolgono su pendii erbosi abbastanza ripidi, ma senza difficoltà se il terreno è in buone condizioni. Facile anche la traversata di cresta un po’ altalenante tra le due cime, basta attenersi al filo.
Il Panorama sui colossi delle Orobie è secondo solo a quello del Pizzo di Rodes.


Accesso:

Provenendo da Morbegno, al termine della tangenziale di Sondrio si prende la strada per Piateda e seguendo i cartelli si sale a Piateda Alta, Pam e Previsdomini. Giunti ad un incrocio, si tralascia la strada a destra per Vedello, Agneda e Ambria e si prosegue a sinistra per Piateda Alta, Gaggio, Le Piane 12 km. Si oltrepassa la bella chiesa di Piateda Alta e dopo alcuni tornanti si arriva alla località Dosso del Sole, dove ad un bivio si prende a sinistra per Le Piane. La strada diventa poi sterrata e per potervi accedere bisogna munirsi di permesso presso il Bar Luna o il Bar Centro di Piateda (€ 5,00). Ad ogni modo, si prosegue lungo la stradina con diversi tornanti giungendo infine alle case della località Le Piane. Si continua ancora per un breve tratto, fino ad un tornante sinistrorso dove c’è un nuovo bivio ed un cartello in legno che indica di svoltare a destra per Lemmarsc (Legnomarcio). Si segue questa carrareccia per circa 1 km e pochi metri prima di raggiungere questa località, si affronta una ripida e stretta curva verso sinistra. Si parcheggia in uno spiazzo presente poco sopra queste case. La stradina prosegue ancora verso le Baite La Pessa ma ben presto diventa molto ripida e con il fondo sconnesso, meglio parcheggiare qui a Legnomarcio (q. 1556 m).


Descrizione della salita:

Si prosegue in direzione S seguendo sempre la stradina sterrata che s’inoltra subito nel bosco. Dapprima essa sale con moderata pendenza, poi più ripida e con alcune svolte, fino a raggiungere dopo circa 35/40 minuti di cammino una spianata di prati dove si trovano le Baite La Pessa (q. 1850 m) e dove la stradina termina. Su tracce di sentiero si passa davanti a queste baite e si prosegue in lieve salita sulla destra, per un breve tratto. Circa 80 metri dopo le baite c’è un bivio, scarsamente segnalato dato che attualmente c’è solo una minuscola indicazione per Rifugio Mambretti, scritta all’interno dell’unico segnavia presente in loco.
Qui ci vorrebbe almeno un cartello. Ad ogni modo, a questo bivio si tralascia la traccia che traversa pianeggiante sulla destra e si sale a sinistra, su di una buona traccia che poco più avanti entra nel rado bosco. Essa si mantiene per un buon tratto sulla dorsale, nelle radure bisogna prestare un po’ di attenzione a rintracciarla, perché diventa labile e i segnavia quasi del tutto assenti, ad ogni modo è sempre individuabile. Nel prosieguo diventa più evidente e si trasforma in un bel sentiero che abbandona la dorsale e sale a mezzacosta nel bosco, in direzione SE e anche i segnavia bianco-rossi incominciano a diventare più frequenti.
Si compie quindi un lunghissimo traverso, sempre in direzione SE, con alcuni tratti un po’ altalenanti. Poi il bosco diventa sempre più rado e il sentiero compie una lunga ma poco accentuata discesa, fino ai ruderi delle Baite della Rua (q. 1961 m), che si lasciano in basso a destra. Inizia ora una salita costante in aperto pascolo, seguendo sempre i segnavia e si arriva sulla sommità del Dosso Giumella (q. 2120 m), dove c’è un tavolo e due panche che rappresentano un importante punto di riferimento in discesa.
Da qui (vedi 1a immagine di dettaglio), si abbandonano i segnavia che scendono alla Baita le Moie di Rodes e al Rifugio Mambretti e si risalgono, senza traccia, i pendii soprastanti, leggermente sulla destra, aggirando i dossi rocciosi. Si prosegue in una specie di largo avvallamento, poi, tenendo come punto di riferimento le colate di detriti che scendono dalla sommità della Cima Giumella W, si volge a sinistra e si sale per pendii erbosi viepiù ripidi, fino a raggiungere questa prima Cima (q. 2584 m). Seguendo ora il crinale in parte erboso e in parte di facili rocce in breve si arriva sulla Cima (q. 2674 m) che è la vetta, senza particolari difficoltà.


Discesa:

Come per la salita.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 22/10/2019 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Cime Giumella - Immagine ripresa dalla cima del Dosso Giumella (q. 2120 m)

Immagine ripresa dalla cima del Dosso Giumella (q. 2120 m)

Via Normale Cime Giumella - La cresta di collegamento, dalla (q. 2584 m) e il bellissimo panorama
La cresta di collegamento, dalla (q. 2584 m) e il bellissimo panorama

Via Normale Cime Giumella - La cresta di collegamento, dalla (q. 2674 m)
La cresta di collegamento, dalla (q. 2674 m)
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 05/05/2024
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