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Monte Culino - 2322 m

Via Normale Monte Culino
Il Monte Culino, dalla vetta del Monte Pisello


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Strada per Fognini e Foppa, a circa (q. 1250 m)
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 1072 m - Totale: 2144 m
Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,00 h
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: settembre - ottobre
Punti di appoggio: Nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia solo in parte segnalati
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 – Lecco Valle Brembana 1:50000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 13/09/2019
Data pubblicazione: 19/09/2019
N° di visualizzazioni: 3723


Introduzione:

Cima in prevalenza erbosa posizionata a metà strada tra i più rinomati e frequentati Monte Pisello e Monte Lago, sulla catena che divide la Val Tartano dalla bassa Valtellina. Di norma viene raggiunta nella traversata di cresta tra le due cime precitate (vedi relazione: Monte Pisello – Monte Lago), ma può essere raggiunta anche come meta a sé, per la cresta N, con l’itinerario proposto qui di seguito. Come tutte le cime di questa costiera offre un interessantissimo panorama sul Gruppo del Masino e sulle montagne di questo settore delle Orobie.


Accesso:

Provenendo da Colico, all’uscita della seconda galleria della tangenziale di Morbegno c’è una rotonda, qui si prende per Tartano e Val Tartano. La strada, abbastanza stretta, risale la valle con numerosi tornanti, raggiunge Campo e poi il paese di Tartano. Cento metri dopo la chiesa del paese, al termine delle ultime case, c’è un bivio non segnalato. Si prende la strada sulla destra che scende con alcuni tornanti alla contrada di Biorca, all’inizio della Val Corta. Poco più avanti, sulla destra ci sono diversi parcheggi, si prosegue ancora per circa 150 metri, fino al termine della strada con il manto cementato. Qui c’è un bivio, si prende a destra la stradina inizialmente asfaltata, poi in parte cementata e sterrata, indicata da un cartello che riporta Fognini a h 0,15. Si sale con alcuni tornanti e si parcheggia (posti limitati) di fianco all’ultima di queste curve che è sinistrorsa e che precede di un centinaio di metri le case della contrada Foppa. Il piccolo parcheggio che si trova più avanti al termine della strada, è privato.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si segue la strada che termina dopo circa 100 metri in uno spiazzo adibito a parcheggio privato, in località Foppa (q. 1298 m). Sopra lo spiazzo si potrà notare un largo caseggiato con delle belle balconate in legno e la scritta Via Fopa sopra una finestra. Se poi si alza lo sguardo verso sinistra è ben visibile la vetta del Monte Pisello. Il sentiero, non segnalato, passa a sinistra di questo caseggiato e si dirige, ancora verso sinistra, in direzione di 2 baite che si trovano un po’ più in alto, distanti un’ottantina di metri. Si segue quindi il sentiero che sale nel prato, raggiunge queste 2 baite, vi passa in mezzo e prosegue per una trentina di metri al di sopra di esse. Poi la traccia volge a sinistra ed entra nel solco incassato della Valle del Pisello. Alcuni tratti un po’ esposti sono protetti con funi metalliche e poco più avanti si guada il torrente sotto una cascatella.
Il sentiero scende poi per un breve tratto e dopo circa 70/80 metri dal guado si arriva ad un dosso. Qui si abbandona il sentiero che scende alle vicine baite della località Cà Bona e si prende la traccia che sale a destra ed entra subito nel bosco. Il sentiero, sebbene non segnalato, diventa ora ben evidente e sale con numerose svolte e per un lungo tratto nel fitto bosco, fino a giungere nei pressi delle 2 baite della Tagliata (q. 1471 m). Senza raggiungere queste baite, il sentiero le affianca sulla destra e prosegue ancora nel bosco, sempre abbastanza evidente e per una lunga e ripida salita. Si passa poi davanti ad un baitello diroccato e si riprende a salire ancora nel bosco fino a giungere all’aperto. Qui la traccia scompare nel prato ed è utile memorizzare bene il punto in cui si esce dal bosco, in modo da poterlo individuare senza problemi al ritorno.
Si sale ora il prato soprastante in linea retta e in breve si approda al pianoro dove si trovano i ruderi di una larga stalla e a destra di una baita, siamo così giunti alla Casera Monte Pisello (q. 1851 m). Inizia qui il tratto più impegnativo per quanto riguarda la ricerca del sentiero, dato che il terreno è viepiù ricoperto da fitti e alti cespugli fin nei pressi della Baita (q. 2024 m), che comunque non raggiungeremo (vedi immagine principale della relazione: Monte Pisello – dalla Val Tartano). Da questo alpeggio è quindi indispensabile individuare alcuni punti di riferimento all’orizzonte: sulla destra si potrà notare la Cima della Paglia e alla sua sinistra la profonda depressione del Passo del Pisello (q. 1979 m). Mentre sopra di noi è ben visibile la cima del Monte Pisello. A metà strada tra la vetta del Pisello e il Passo omonimo c’è la Sella (q. 2126 m), poco profonda ma ben identificabile. Il nostro obiettivo è quindi di salire in direzione di questa sella sulla cresta N del Monte Pisello, senza però doverla raggiungere, vediamo come procedere.
Come riportato in precedenza, la Casera Monte Pisello è formata dai ruderi di un largo stallone e di una baita alla sua destra. Se da questa baita osserviamo in linea retta la Sella (q. 2126 m), ad una distanza di circa 20/25 metri si potrà notare un ometto di pietre, esattamente qui inizia il sentiero, un po’ stretto ma sufficientemente visibile, anche se spesso invaso dalla vegetazione. La traccia sfrutta dei corridoi erbosi circondati da alti cespugli e sale in obliquo verso destra per un buon tratto, poi, raggiunta una costa con alcuni alberi, scompare improvvisamente. Bisogna ora retrocedere una decina di metri o poco più, fino ad individuarne una che sale sulla linea di massima pendenza, sfruttando degli stretti corridoi circondati da alti cespugli di ontano.
Zigzagando, una cinquantina di metri sopra si approda sopra un piccolo dosso da dove è ben visibile sia la sella sulla cresta N del Monte Pisello, sia i ruderi della Casera Monte Pisello che rimane alle nostre spalle. Anche qui e nel tratto precedente è fondamentale prendere dei punti di riferimento o crearseli con dei rami, per non avere problemi al ritorno e rimanere intrappolati nei fitti cespugli, inconveniente accaduto a chi scrive. Si prosegue quindi in direzione della Sella (q. 2126 m), su labili tracce, fino ad individuare sulla destra, ad una distanza di una cinquantina di metri, una specie di rupe (piccoli salti rocciosi) alla cui base sono ben evidenti dei segnavia bianco-rossi, che probabilmente provengono dal Passo del Pisello.
Si prosegue quindi verso questa rupe, ma prima di raggiungerla si incontrano i segnavia che risalgono un canaletto erboso posizionato a sinistra della stessa. Si risale questo canaletto e poi, seguendo i segnavia si prosegue a sinistra. Con un percorso altalenante si traversa facilmente l’intero versante orientale del Monte Pisello, in direzione S, sempre su traccia segnalata, fino ad approdare, in aperto pascolo, al diroccato Alpe Frager (q. 2096 m). Seguendo i segnali nel pascolo si sale poi alla ben evidente Bocchetta del Pisello (q. 2220 m), posizionata alla base della cresta N del Monte Culino. Si risale quindi tale cresta seguendo una traccia segnalata con bolli rossi (sbiaditi), inizialmente a sinistra del filo con percorso leggermente esposto.
Questo primo tratto della dorsale lo si può comunque aggirare a destra, forse più facilmente, per poi risalire un gradino roccioso di un paio di metri e un successivo canaletto erboso che riportano sulla cresta. Ad ogni modo, si prosegue poi sul sentierino segnalato e un poco aereo, ma senza particolari difficoltà, fino ad arrivare in vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 19/09/2019 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Monte Culino - Sulla cresta N del Monte Culino

Sulla cresta N del Monte Culino

Via Normale Monte Culino - In vetta
In vetta

Via Normale Monte Culino - Il Monte Pisello, dalla vetta del Monte Culino
Il Monte Pisello, dalla vetta del Monte Culino
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