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Pizzo Ponteranica - Cima Centrale - 2372 m

Via Normale Pizzo Ponteranica - Cima Centrale
L’itinerario, dalla cresta di collegamento tra il Ponteranica Orientale e quello Centrale


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Pescegallo (q. 1451 m)
Versante di salita: Vari
Dislivello di salita: 921 m - Totale: 1842 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: EE
Periodo consigliato: da metà giugno a metà ottobre
Punti di appoggio: Nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia solo in parte segnalati
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 – Lecco, Valle Brembana 1:50000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 01/07/2019
Data pubblicazione: 04/07/2019
N° di visualizzazioni: 3352


Introduzione:

Il Pizzo Ponteranica è un piccolo ma interessante massiccio posizionato sulla catena principale delle Orobie. Presenta tre elevazioni ben distinte, la più elevata è la Cima Orientale (q. 2378 m) che a sua volta è formata da due cime di uguale altezza separate da uno stretto intaglio. Ad una distanza di circa 400 metri dall’ Orientale e in direzione SW si trova la Cima Centrale (q. 2372 m) e a N di questa, distante circa 150 metri, vi è la Cima Occidentale (q. 2370 m) che forma un tutt’uno con la sua spalla N, nominata Cima di Pescegallo ed è la più impegnativa da raggiungere. Tra la Centrale e l’Occidentale, c’è anche un caratteristico spuntone roccioso, il Dentino di Ponteranica (q. 2350 m)
La via normale riportata qui di seguito prevede l’ascesa al Ponteranica Centrale per il vallone situato a S del Lago di Pescegallo, che divide il Ponteranica Orientale da quello Centrale e Occidentale e poi per la cresta E. L’itinerario è facile (EE) alla portata di ogni buon escursionista.
Bellissimo il panorama di vetta, principalmente sul proprio gruppo, compreso il Monte Valletto, ma anche su gran parte delle Orobie e sull’antistante versante retico.
Le immagini della relazione: Pizzo Ponteranica – Cima Orientale, possono fornire utili indicazioni.


Accesso:

A Morbegno si prende la strada per la Val Gerola. Si oltrepassano i paesi di Sacco, Rasura, Pedesina, Gerola Alta e si sale fino al grande piazzale degli impianti di risalita di Pescegallo (q. 1451 m), dove si parcheggia.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio, seguendo le indicazioni di un cartello che riporta: Lago di Pescegallo h 1.20, si sale lungo la stradina asfaltata che si stacca a sinistra dell’unico albergo presente. La si segue per circa 150 metri e dopo aver oltrepassato sopra un ponticello il torrente, nel punto in cui la strada inizia una breve discesa, la si abbandona e si sale lungo una stradina sterrata, segnalata con bandierine, che si stacca a sinistra del torrente. Poco più avanti si raggiunge la Casera Pescegallo Lago, dove la stradina termina e la traccia che prosegue si confonde nella vegetazione.
Bisogna salire trenta metri a vista e di fianco ad una costruzione in pietre che funge da presa dell’acqua, si riprende il sentiero segnalato che rimonta un dosso erboso. Quella che si segue ora, è una bella traccia e il sentiero è sorretto da diverse gradinate in legno. Si sale per un buon tratto, in parte nel bosco e in parte all’aperto, fino ad incrociare una stradina sterrata che conduce sulla corona della diga del Lago di Pescegallo (q. 1839 m).
Quale alternativa di salita al lago, dal parcheggio si può seguire interamente la stradina che si stacca a destra della prima e che sale con un percorso più lungo e sicuramente più monotono.
In ogni caso, raggiunta la corona della diga, la si percorre interamente in direzione N. Al suo termine, seguendo le indicazioni dei cartelli per Passo del Forcellino, si prende il sentiero che inizialmente traversa in piano la sponda orientale del lago. Dopo circa 200 metri si arriva ad un bivio, si tralascia la traccia pianeggiante sulla destra e si sale a sinistra (segnavia 161 della GVO). Dopo un iniziale zig-zag il sentiero sale in obliquo per circa 300 metri e, giunti al primo tornante che è sinistrorso, lo si abbandona e si prende una labile traccia che, verso destra, conduce ad una baita isolata, ben evidente e distante un centinaio di metri.
Dopo averla raggiunta, bisogna riprendere la traccia che attorno alla baita è inesistente. Bisogna quindi abbassarsi una trentina di metri in direzione del vallone che divide il Ponteranica Orientale da quello Occidentale. La traccia, che diverrà sempre più marcata, inizialmente traversa in piano, poi inizia a salire e diventa ben segnalata con bolli rossi e numerosi ometti di pietra. Seguendola, si risale un dosso al centro del largo vallone che diventa sempre più pietroso, fino a quando, in prossimità di una conca nevosa ad inizio stagione, la traccia inizia a svoltare un po’ sulla diramazione di destra del vallone.
Si prosegue seguendo sempre i segnali e gli ometti di pietre, poi si risale un pendio detritico con diverse svolte e si arriva ad una bocchetta nel punto più basso della cresta E (vedi prima immagine di dettaglio). Da questa bocchetta si segue la cresta che qui è elementare e poco più avanti si scavalca un’elevazione con un grande omino di pietre sulla cima. Infine, si aggira a sinistra (S) la torretta rocciosa del Ponteranica Centrale e si sale facilmente in vetta da NW.


Discesa:

Come per la salita, oppure vedi Note.


Note:

Per chi volesse concatenare il Pizzo Ponteranica Centrale con il Pizzo Ponteranica Orientale, ci sono almeno due possibili itinerari (tempo di percorrenza tra le due vette h 0.40)
1°) Si segue la cresta di collegamento (difficoltà: F+).
Dalla vetta si scende alla bocchetta raggiunta dal sentierino segnalato e da qui si segue l’altalenante cresta di collegamento in direzione E, che presenta alcuni tratti un po’ impegnativi ed esposti. L’itinerario è quindi riservato ad escursionisti veramente esperti.
Giunti alla bocchetta che precede i due dentini posti alla base della cresta W del Ponteranica Orientale, si scende per una decina di metri sul versante bergamasco e si imbocca un sentierino, un po’ esposto ma facile, che traversa l’intero versante S erboso della montagna e conduce ad una selletta sulla cresta ENE, a poche decine di metri dalla vetta sud, che si raggiunge senza difficoltà. La vetta nord del Ponteranica Orientale, di uguale altezza della S e distante una ventina di metri, è più difficile da raggiungere.
2°) Si aggira a N buona parte della cresta di collegamento (difficoltà EE).
Come per l’itinerario precedente si ritorna alla bocchetta raggiunta dal sentierino segnalato e da qui ci si abbassa sul versante N per una cinquantina di metri di dislivello o forse meno e su facili detriti si traversa in direzione E, fino ad individuare la bocchetta che precede i due dentini posti alla base della cresta W del Ponteranica Orientale. Raggiunta la bocchetta senza alcuna difficoltà, si scende per una decina di metri sul versante bergamasco e poi si prosegue come per l’itinerario precedente.
Per quanto riguarda la discesa, si ritorna alla bocchetta situata appena ad W dei due dentini e da qui si scende a vista il ripido ma facile pendio detritico che conduce nella conca nevosa sottostante, dove ci si ricongiunge con l’itinerario di salita segnalato e si ritorna a Pescegallo.
Il concatenamento tra il Pizzo Ponteranica Centrale e quello Occidentale è invece molto impegnativo e riservato ad alpinisti provetti muniti di tutto il necessario.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 02/09/2019 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Ponteranica - Cima Centrale - Al centro la bocchetta sulla cresta E, che si raggiunge su sentiero segnalato

Al centro la bocchetta sulla cresta E, che si raggiunge su sentiero segnalato

Via Normale Pizzo Ponteranica - Cima Centrale - La torretta della Cima Centrale, che si aggira a sinistra
La torretta della Cima Centrale, che si aggira a sinistra

Via Normale Pizzo Ponteranica - Cima Centrale - Panorama di vetta, verso E
Panorama di vetta, verso E
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