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Lobbia Alta - 3196 m

Via Normale Lobbia Alta
La cima vista dalla fronte del ghiacciaio


Regione: Lombardia Trento
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello
Punto di partenza: Malga Bedole (q. 1585 m) Val Genova
Versante di salita: N-S
Dislivello di salita: 1610 m - Totale: 3220 m
Tempo di salita: 7,00 h - Totale: 12,30 h
Difficoltà: EEA - AG - I - F+
Periodo consigliato: giugno - settembre
Punti di appoggio: Rif. Mandrone (q. 2449 m) - Rif. Ai Caduti Adam. (q. 3040 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 638 - Adamello, Val di Fumo, Val di Genova - 1:25000
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 25/06/2006
Data pubblicazione: 26/06/2006
N° di visualizzazioni: 50577


Introduzione:

La cima della Lobbia Alta è la più alta delle tre Lobbie che separano le due vallate su cui si gettano i ghiacciai della Lobbia a sinistra e dell'Adamello a destra, delle cui antiche seraccate rimangono solo le lisce rocce montonate e le cascate che dal ghiacciaio sovrastante le discendono. La punta principale grazie al suo isolamento costituisce un ottimo punto panoramico sui ghiacciai dell'Adamello, in una zona ricca di storia e di vicende legate alla 1° Guerra Mondiale.


Accesso:

Dal parcheggio seguire la strada sterrata che in 15' conduce al Rif. Adamello Collini al Bedole, dove si trovano i cartelli segnaletici del sentiero n. 212 per il Rif. Mandrone. Il sentiero risale l'erto versante boscoso con numerose svolte e dopo 59 tornanti conduce ad una panchina presso un masso con la scritta "1/2 via". Il percorso diviene ora più riposante, supera un calto roccioso attraverso due larghe cenge attrezzate con fune metallica e traversa i pendii alpestri in vista del piccolo museo della montagna, oltre il quale in pochi minuti si raggiunge il Rif. Mandrone (3 h). Dal rifugio (in cui conviene pernottare data la lunghezza del percorso) un cartello indica il sent. 236 per il Rif. Ai Caduti dell'Adamello: seguire il sentiero attraverso una zona di laghetti e dei successivi pendii di pietrame fino a raggiungere una morena, risalirla per tracce e massi con abbondanti segnavia, puntando nella parte finale ad un largo colletto sulla sinistra del promontorio che viene risalito dai segnavia. Si apre davanti lo scenario della piatta fronte del ghiacciaio dell'Adamello a cui si accede direttamente dal colletto (1,45 h).


Descrizione della salita:

Attraversare in diagonale il ghiacciaio (in ghiaccio vivo sin da inizio stagione e con scarsi crepacci, solo strette fessure e canali di scolo dell'acqua e inghiottitoi) in direzione SE, puntando ad un paletto visibile nel suo centro e più avanti ad una rampa sul bordo del ghiacciaio che sale verso destra sotto le rocce che scendono dalla Lobbia di mezzo. Risalire la rampa verso destra, lungo il bordo del ghiacciaio (ponti di neve su crepacci) raggiungendo il pianoro soprastante con resti di filo spinato della 1° Guerra Mondiale, attraversarlo prima verso destra e poi sinistra, raggiungendo la base del più ripido pendio innevato (ghiaccio e qualche crepaccio a stagione inoltrata) da risalire direttamente fin sotto il Rif. Ai Caduti dell'Adamello. Uscendo a sinistra dal ghiacciaio e raggiungendo le rocce e i massi si raggiunge in breve il rifugio salendo verso sinistra (indicazioni - 1,30). Prima del rifugio si incontra un piccolo cartello che indica la direzione per la salita alla cima della Lobbia Alta: seguire le indicazioni e i numerosi segnavia sui massi, passando sulla sinistra di una distesa di filo spinato aggrovigliato e resti di guerra e risalire completamente il ripido crestone S di massi accatastati che scendono dalla cima. Scavalcati gli ultimi massi si giunge sulla stretta punta rocciosa con una piccola croce di ferro (40').


Discesa:

Come per la salita, o con un giro più completo e spettacolare dal Rif. Ai Caduti dell'Adamello raggiungere il sottostante P.so della Lobbia e scendere brevemente alla sottostante vedretta della Lobbia, percorrendola brevemente fino alle rocce della cresta SE della Lobbia Alta. Qui inizia la discesa per il sentiero del Matarot (n. 241) che scende le ripide placche levigate dal ghiacciaio del versante E della Lobbia, attrezzate con funi metalliche, raggiungendo la solitaria valle sottostante nei pressi della Malga Matarot, dalla quale in breve per strada sterrata al punto di partenza. Questo percorso effettuato come via di salita è più breve e diretto rispetto alla salita dal Rif. Mandrone, ma copre un dislivelllo di 1600 m in giornata.


Note:

Facile salita su ghiacciaio e per il pendio di massi che dal Rif. Ai Caduti dell'Adamello porta alla cima, percorso sempre ben segnato. pochi crepacci sul ghiacciaio, panorama eccezionale sul Pian di Neve, Corno Bianco, Dosson di Genova, Crozzon di Lares, Corno di Cavento e ghiacciai sottostanti. La salita in giornata richiede un ottimo allenamento data la lunghezza del percorso ed il dislivello.


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Via Normale Lobbia Alta - Lungo il ghiacciaio

Lungo il ghiacciaio

Via Normale Lobbia Alta - Salita per la cresta S
Salita per la cresta S

Via Normale Lobbia Alta - La piccola croce di vetta
La piccola croce di vetta
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 04/05/2024
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