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È il vertice meridionale di quella breve costiera che divide la Val Salmurano ad E dalla Val Pianella ad W. Presenta una bella e regolare piramide di rocce ed erba, in particolare se osservata da meridione. Risalendo infatti la strada che conduce ad Ornica, lo si può ammirare alla testata della valle, affiancato al Torrione di Giacomo. La vetta dispensa un interessante panorama, molto simile a quello del vicino e più alto Torrione, ma maggiormente arricchito dalla spettacolare visione su quest’ultimo.
L’itinerario proposto prevede l’ascesa dalla Val Salmurano e dal canale del versante N. Consigliabile l’ascesa ad inizio stagione (maggio), quando il canale, abbastanza ripido, si presenta ancora ben innevato, ma è ovviamente necessario che la neve sia sicura e stabile.
La vicinanza tra il Pizzo e il Torrione permette una consigliabile concatenazione delle due cime, la salita al Torrione è comunque riservata ad escursionisti molto esperti (vedi relativa relazione).
Da Bergamo o dintorni si sale in Valle Brembana, fino a Piazza Brembana, quindi si svolta a sinistra e si arriva ad Olmo al Brembo. Da qui si risale verso W la Valle Stabina e poi si svolta a destra e si sale più ripidamente fino ad Ornica. All’inizio del paese si attraversa il torrente sopra un ponte e poco più avanti si lascia sulla sinistra la chiesa e l’attiguo cimitero. Dopo cento metri si arriva ad un trivio, si prende la strada centrale in ripida salita, la Via Santuario. All’imbocco di questa strada ci sono diversi cartelli, si segue quello con il segnavia 106 che riporta: Valle dell’Inferno e Pizzo dei Tre Signori e si tralascia a destra la strada con il segnavia 107 che riporta: Valle Salmurano e Rifugio Benigni. Sembrerebbe il contrario, ma questa stradina è comoda e una successiva deviazione ci riporterà verso la Val Salmurano. Inoltre, se si dispone del permesso del comune, si può salire con l’auto fino alla località Baite Cesür (q. 1100 m). Si prosegue quindi sulla Via Santuario per circa duecento metri fino al cartello di divieto di transito ai veicoli non autorizzati. Sulla destra c’è un bel parcheggio dove lasciare l’auto.
Dal parcheggio s´imbocca la strada asfaltata vietata al transito degli autoveicoli non autorizzati. Si sale fino al decimo tornante, dove c’è un bivio. Qui si prosegue a destra, la strada è inizialmente pianeggiante, poi in leggera discesa e dopo circa 400 metri conduce alle Baite Cesür in Val Salmurano, a (q. 1100 m). Si attraversa il torrente sopra un ponte e 50 metri dopo, seguendo il segnavia 107 e le indicazioni per: incrocio 107A per Val Pianella h 1.00, Passo Salmurano h 2.10 e Rifugio Cesare Benigni h 2.40, si abbandona la strada asfaltata e si prende a sinistra una pista rettilinea sterrata. Questa pista, in prossimità di una presa dell’acqua, si trasforma in un bel sentiero che sale nel bosco e più avanti si attraversa il torrente sopra un ponticello. Il sentiero, sempre ben evidente e segnalato con il segnavia 107, prosegue ora a sinistra del torrente con diverse svolte e per un lungo tratto, fino ad uscire all’aperto.
Poco sopra c’è un primo cartello che indica di svoltare a sinistra. Dopo 50 metri c’è un secondo cartello con diverse indicazioni, tra le quali la località in cui ci troviamo: Alpeggio Valletto (q. 1600 m). Qui si prende a destra il segnavia 107 per Passo Salmurano e Rifugio Benigni. Il sentiero sale inizialmente in un rado bosco di larici, poi all’aperto e per un buon tratto, fino a raggiungere il torrente che si attraversa verso destra. Si riprende poi a salire lungo i dossi della Val Salmurano e giunti ad un bivio non segnalato, ma evidente, in quanto sulla sinistra si trova il vasto pianoro erboso alla base del canale nord della nostra montagna. Inoltre, si potrà notare che da questo pianoro scende il torrente della valle.
Si abbandona quindi il sentiero per il Passo Salmurano e s´imbocca la traccia che si stacca semipianeggiante sulla sinistra. Con percorso sempre più evidente si prosegue poi lungo il pianoro in direzione W, fino ad individuare, a sinistra, il ripido canale del versante N. Anche se all’inizio la neve è molle è meglio calzare subito i ramponi che rendono la progressione più sicura, inoltre, in alto la neve potrebbe essere ghiacciata. Poi si risale il canale rettilineo, abbastanza ripido e stretto nella parte mediana. Giunti a circa 100 metri dalla vetta il canale si allarga e diventa un pendio. Si punta quindi un poco sulla destra e si va a risalire l’evidente canalino sommitale che dapprima conduce ad una targa del Gruppo Alpini Ornica e poco sopra alla vetta.
Come per la salita. Sconsiglio di scendere dal versante W e quindi dalla Val Pianella se non si conosce l’itinerario, data la ripidezza dei pendii erbosi e la presenza di numerosi e profondi canali.