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Pizzo Boga (Via Gary Hamming) - 865 m

Via Normale Pizzo Boga (Via Gary Hamming)
La vetta del Pizzo Boga vista dalla prima balza erbosa


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne
Punto di partenza: Laorca, parcheggio in Via Pacionotti (q. 470 m)
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 410 m - Totale: 820 m
Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 6,30 h
Difficoltà: EE - AR - VI - D
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio:
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 - Lecco Valle Brembana 1:50000
Autore: Irene Girola
Data della salita: 09/03/2019
Data pubblicazione: 13/03/2019
N° di visualizzazioni: 3000


Introduzione:

Il Pizzo Boga è una modesta elevazione rocciosa posta alle porte della Val Calolden che, da Lecco, sale ai Piani Resinelli.
Se pur oscurato dalla fama della ben più nota e vicina Corna di Medale, anche sul Pizzo Boga sono stati tracciati alcuni itinerari di arrampicata: i più famosi la "Via R2 Monza" e la "Via Gary Hamming" sotto descritta.
La Via Gary Hamming, aperta nel 1973 da Raffaele Dinoia e Claudio Cima (varianti successive di Germano Garganico & C.), è una divertente via di arrampicata che rincorre le belle lame e placche lavorate del Pizzo Boga; presenta uno sviluppo di circa 220 metri e difficoltà massime intorno al V/V+ (UIAA).
Essendo, la Gary Hamming, una via non continua ma intervallata da alcune cenge e balze erbose, è possibile combinarla con tiri di altri itinerari. Sulle varie balze che si incontrano sono presenti numerosi frecce blu, proprio ad indicare che è possibile costruirsi una propria via mischiando i vari tiri a piacimento!


Accesso:

Da Lecco seguire la vecchia strada x la Valsassina sino a Laorca, dove si lascia la macchina nel posteggio in Via Pacionotti posto di fianco ad una sbarra gialla (sulla destra).


Descrizione della salita:

Dal posteggio in Via Pacionotti (q. 470 m), oltrepassare la sbarra gialla quindi seguire la strada che, ripida, conduce alla vallo para massi. Seguirlo in direzione SW fino ad intercettare, sulla destra, un cartellino in legno con la scritta "PIZZO BOGA" (q. 630 m). Qui abbandonare definitivamente la strada e seguire la traccia di sentiero che, in breve, porta alla base del primo avancorpo roccioso del Pizzo Boga.
La Via Gary Hamming, il cui attacco (q. 660 m circa) è contrassegnato da una freccia e da una scritta in arancione sbiadito "G.H.", attacca all´estrema destra della parete, punto che si raggiunge seguendo una comoda traccia che si stacca sulla destra dal sentiero principale.

L1: Vincere il facile camino (chiodo sulla destra) per poi uscire a destra. Salire dritti fino ad un secondo vecchio chiodo, quindi rimontare la bella e articolata placca sulla sinistra portandosi in direzione del soprastante tettino. La sosta (attrezzata con anello di calata) si trova sulla sinistra in una piccola cengetta (pochi passi in discesa per raggiungerla). - III, III+ 25m

L2: dalla sosta ignorare lo spit sulla sinistra, quindi spostarsi leggermente a destra (chiodo nascosto dietro allo spigoletto) per vincere la bella placca lavorata. Per rocce rotte portarsi sotto la verticale di un bellissimo diedro fessurato (2 chiodi e un cordone per A0, utile un friend giallo). Superare questa difficoltà uscendo a sinistra con un passo delicato in placca (clessidra). Sosta su alberi all´uscita delle difficoltà. - IV+, V 25 m

L3: Per rocce rotte e disturbate dalla vegetazione (qualche rovo), su percorso non obbligato raggiungere una prima balza erbosa (ometto) e sostare su alberi. Noi siamo saliti stando a sinistra - II+ 40 m

Seguire ora la traccia di sentiero che, transitando nei pressi dei ruderi di una vecchia baita, in leggera discesa, conduce alla base del successivo risalto roccioso.

L4: Costeggiando la base della parete, traversare verso destra (faccia a monte) fino ad incontrare un canalino delimitato sulla destra da un piccolo pilastrino staccato. Risalire il facile canalino e, ignorati i 3 vecchi spit, risalire la divertentissima paretina fessurata (da proteggere) fino alla successiva cengia. Su percorso non obbligato, tra rocce rotte e arbusti, guadagnare la parete soprastante. Noi abbiamo sostato su chiodi, altrimenti è possibile far sosta su alberi o su spuntoni - II, III 25 m

L5: Dalla sosta (noi abbiamo usato un chiodo cementato nella roccia) alla base della "BARRIERA" scendere leggermente verso destra (freccina blu), quindi risalire il diedro un po´ sporco d´erba (chiodi) fino ad un grosso masso appoggiato: è possibile aggirarlo sia sulla destra che sulla sinistra. Sosta su alberi - III, IV 25 m

Seguire la traccia di sentiero che va a destra (scritta su un sasso "R2 Monza") fino a raggiungere la base della parete soprastante nei pressi di una sosta con fil di ferro (sosta della R2 Monza). Qui la via originale della Gary Hamming sale sul facile spigolo di destra (II), ma noi abbiamo preferito fare le varianti "Diedrone" concatenata alla variante di VI della R2 Monza.

L6: per facili rocce portarsi alla base dell´invitante diedrone (1 spit) e vincerlo con divertente arrampicata. Guadagnata la placconata soprastante proseguire dritti (scritta in arancione "6") sulla compatta placca intervallata da qualche bella fessura (più facile tenendosi leggermente a destra sullo spigolo). Raggiunta una placca liscia, uscire a destra sfruttando una bella e solida lama fino alla sosta - IV+, VI 30 m

L7: Brevissimo tiro: salire dritti dalla sosta per rocce fessurate e, in breve, si è alla base del penultimo risalto - II 10 m

L8: Qua siamo nuovamente sulla Gary Hamming. Ignorare gli spit che solcano la difficile placca sulla sinistra, quindi vincere il diedrino leggermente unto per poi uscire a sinistra con un passo un po´ delicato (spit prima dell´uscita dal diedro). Seguire la bella fessura fino ad un chiodo cordonato quindi virare a destra e per facili rocce rotte raggiungere la base dell´ultimo salto - IV+, III+, III 25 m

Aggirare lo spigolo sulla destra quindi sostare su vecchi chiodi arrugginiti, 1 spit e fittoni.
Si consiglia di non unire questo breve tratto al tiro precedente per evitare il forte attrito delle corde.

L9: traversare leggermente verso destra, quindi iniziare la salita del bellissimo e liscio diedro (clessidra e albero) uscendo sulla destra. Per facili rocce portarsi alla base dell´ultimo e impegnativo salto finale. Vincere direttamente la placca compatta (spit) oppure aggirarla sulla destra per poi rientrare a sinistra. Sfruttando belle e solide lame con qualche passo delicato in placca raggiungere la sosta - IV, V 35 m

L10: dall´ultima sosta seguire la facile e divertente cresta un poco esposta fino all´ometto di vetta del Pizzo Boga - III, II 15 m


Discesa:

Dalla vetta del Pizzo Boga (q. 865 m), seguire i numerosi bolli arancioni fino ad una selletta ove si svolta a sinistra per intraprendere la ripida discesa nello scosceso e sdrucciolevole canalone (corde fisse) fino a ritornare sul sentiero di avvicinamento. Da qui come per la salita.


Note:

In via è presente qualche chiodo, quindi portare friends fino al 2 (giallo) BD e qualche cordino per clessidre e/o alberi. Le soste sono in parte attrezzate e in parte da attrezzare su alberi o su spuntoni.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 30/01/2021 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Boga (Via Gary Hamming) - Partenza di L4 con a destra l´evidente pilastrino staccato

Partenza di L4 con a destra l´evidente pilastrino staccato

Via Normale Pizzo Boga (Via Gary Hamming) - Lungo la variante del "Diedrone"
Lungo la variante del "Diedrone"

Via Normale Pizzo Boga (Via Gary Hamming) - L9: partenza nel diedro placcoso
L9: partenza nel diedro placcoso
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