Monte Legnone: a destra il Canale Ovest (Sovian) a sinistra la Variante Poldo

Il Monte Legnone è una delle cime più conosciute del lecchese, nonché la più elevata. Essa è l'ultima modesta elevazione occidentale della catene delle Orobie e, in giornate terse, è visibile anche da Milano e dalla Brianza. Questa montagna presenta numerosi punti di accesso, sia dal versante della Valsassina/Valvarrone sia dal versante di Dervio.
L'itinerario qui proposto segue, fino alla Cà de Legn (Bivacco Silvestri), il normale itinerario escursionistico di salita al Legnone per la cresta ovest. Il Canale Ovest sotto descritto (conosciuto anche come "Canale Sovian") è una bella e divertente salita su neve con pendenze che, in base alle condizioni di innevamento e alle varianti che si sceglie di percorrere, raggiungono i 55°/60°.
Una delle possibili varianti, che non cambiano di molto la difficoltà dell´ascensione, è la Variante Poldo, che si imbocca sulla sinistra dopo circa 150 metri dall'attacco del Canale Ovest.

Da Lecco imboccare la superstrada per Sondrio, uscita Dervio. Risalire la Valvarrone fino all'abitato di Tremenico, dove si svolta a sinistra in direzione dei Roccoli Lorla. Proseguire fino al termine della strada.

Dal parcheggio al termine della strada in località Roccoli Lorla (q. 1460 m), tenendo il laghetto sulla sinistra, inoltrarsi nel bel bosco seguendo le indicazioni per il Monte Legnone e il Bivacco Silvestri. Superata la radura dove sorge l'Alpe Agrogno (q. 1658 m), il sentiero inizia a inerpicarsi, ora più ripido, in direzione della Porta dei Merli. Raggiunto questo valico (q. 2129 m), con un traverso pianeggiante e in leggera discesa (corde fisse), si giunge alla base della cresta W del Legnone (via normale di salita), dove sorge la Cà de Legn o Bivacco Silvestri (q. 2146 m).
A questo punto, abbandonare i segnavia bianco-rossi, quindi intercettare una ripida traccia di sentiero che scende nel vallone sottostante. Alla q. 2040 m circa, abbandonarla e traversare a sinistra (faccia a valle) verso le nere rocce che scendono dalla cresta sud, in direzione dell´evidente imbocco del Canale Ovest del Legnone (q. 2080 m circa).
Vinta una prima paretina rocciosa (II+/III) si entra nel canale vero e proprio, che si risale tenendosi sempre a ridosso della parete rocciosa di destra. Ignorata qualunque deviazione sulla destra (che porta a varianti ben più impegnative), dopo circa 150 m su pendenze non troppo elevate (40°/45°), si incontra, sulla sinistra, una diramazione: la Variante Poldo (difficoltà analoghe all'itinerario classico).
Abbiamo, quindi, due possibilità:
1) Itinerario classico: ignorare la deviazione sulla sinistra e proseguire nel canale che diviene, via via, sempre più ripido fino ad incontrare una fascia rocciosa. Qui occorre traversare in ascesa verso sinistra su terreno con pendenze fino ai 60°;
2) Variante Poldo: dopo circa 150 metri dall'attacco, imboccare la diramazione di sinistra. Inizialmente le pendenze del canale sono dolci, poi si fanno via via sempre più ripide fino a giungere nei pressi di una faccia rocciosa, che si può vincere direttamente (II+/III), oppure aggirare sulla sinistra (55°/60°). Salire il canale tenendosi piuttosto a ridosso delle rocce di destra, fino a quando le tracce non intercettano l´itinerario classico di salita a pochi metri dall'uscita in vetta.
In entrambi i casi, una volta che i due itinerari si sono rincontrati, percorrere una strettoia incassata tra le rocce, al termine della quale ci si ritrova quasi all'uscita. Anche in questo caso abbiamo due possibilità: traversare leggermente a sinistra per uscire direttamente sotto la croce di vetta; oppure uscire diretti al colletto di destra (quasi verticale - grande cornice).

Dalla croce di vetta del Monte Legnone (q. 2609 m), seguire le tracce che scendono lungo la panoramica cresta W (i base all´innevamento può essere più o meno affilata), fino al Bivacco Silvestri (q. 2146 m).
Da qui come per la salita.

Il Canale Ovest è conosciuto anche come Canale So.Vi.An, poiché i primi salitori dedicarono la salita alle rispettive morose, chiamandolo con le prime due lettere dei loro nomi (So - Vi- An).
Bellissima e remunerativa salita in ambiente selvaggio, da effettuarsi durante la stagione invernale.
Corda non indispensabile, ma molto utile per i meno esperti. Chiodi da ghiaccio utili solo in caso di scarso innevamento e ghiaccio affiorante.

La paretina di misto iniziale che porta al canale vero e proprio

Nella Variante Poldo

Uscita diretta al colletto di destra