Il percorso dopo il laghetto

Questa vetta è posizionata a nord est del Pizzo di Emet, alla fine del lago di Lei, verso il paese svizzero di Innerferrera e a est del lago di Monte Spluga. Il sentiero più frequentato per arrivare a questa cima parte dal rifugio Baita del Capriolo, situato nella valle di Lei (territorio Italiano del comune di Piuro) dove non esistono accessi dall'Italia con l’auto ma solo a piedi, si arriva in auto solo passando per la Svizzera. Il sentiero di avvicinamento qui riportato, permette di portarvi al Passo del Crotto e consecutivamente, anche al rifugio Baita del Capriolo, seguendo un percorso significativamente più breve di quelli che iniziano sul territorio Italiano, segnalati sulle cartine, ma più difficile da trovare essendo segnalato solo con ometti, consigliato a persone con esperienza alpinistica.

Da Chiavenna salite verso il passo dello Spluga. Arrivati a metà del lago di Monte Spluga, sulla vostra destra troverete due case con l’indicazione per rifugio Bertacchi. Salite a piedi per la strada sterrata chiusa al traffico finchè non trovate alla vostra destra il sentiero con le indicazioni per il rifugio Bertacchi. Seguite la traccia e i bolli bianco rossi del facile sentiero che costeggia la valle fino al rifugio Bertacchi(1 h dalla partenza). Dal rifugio seguire il sentiero C12 fino al passo di Emet. Pochi metri prima del confine con la Svizzera salite per il sentiero alla vostra destra con indicazioni per Passo Sterla e Pizzo Emet. Salite per la ripida costa per 200 metri (circa) di dislivello fino ad un grande piano di erba dove sono posizionati i paletti in cemento di confine (1 h dal rifugio).

Qui lasciate il sentiero segnato con bolli che sale al Passo Sterla e andate alla vostra sinistra passando il confine svizzero, scendendo verso un piano di sassi. Dopo pochi metri trovate i primi ometti e attraversate un primo torrente. Da qui seguite gli ometti costeggiando in piano la montagna (un passaggio di l). Attraversate altri piccoli torrenti e puntate verso una piccola vetta d'erba. Raggiunta la vetta d’erba con sopra un grande ometto scendete 60 metri di dislivello circa, verso un torrente e seguendo sempre gli ometti arrivate a un piccolo laghetto che d'estate è ricoperto dal Pennacchio rotondo. Dal laghetto, passando sopra dei grossi pietroni, andate verso una rampa di erba posta vicino allo spigolo della montagna posizionata davanti a voi, da non confondere con una rampa d’erba posizionata appena prima di questa, più lunga e più difficile da salire. Salite prima la rampa di erba e poi seguite lo spigolo fino a trovarvi su di un terrazzo di sassi. Dal terrazzo di sassi salire il canalone al centro della parete seguendo gli ometti fino alla forcella con un grosso ometto al centro che segnala il Passo del Crotto (2 h. dal grande piano d'erba). Da qui, rivolti verso la valle di Lei, salite alla vostra sinistra la cresta (l); dopo pochi metri abbassatevi un po' verso la val Niemet per evitare un passaggio difficile (ll). Una volta passato l'ostacolo riportatevi in cresta, seguite la cresta per 100 metri fino in vetta (I, 0,45 h dal Passo del Crotto). Grandioso panorama verso il Pizzo Suretta, il lago di Lei e le montagne svizzere.

La discesa può essere effettuata da dove siete saliti in 4.15 h, oppure se si vuole fare un anello di due giorni, si può scendere verso il lago di Lei dal passo del Crotto, fino al rifugio Baita del Capriolo in 1.30 h, seguendo gli ometti in discesa per la pietraia e poi per pascoli fino all’ultimo grande ometto che vedete alto 2 metri. Da qui tenetevi leggermene alla vostra destra fino a raggiungere una stradina sterrata che porta alla Malga Curti e poi al rifugio. Il giorno dopo dal rifugio Baita del Capriolo seguite il sentiero C3 fino a metà lago, poi girate alla vostra destra in salita per il sentiero CAI T.V.S, che porta al passo Sterla, poi al rifugio Bertacchi e infine al parcheggio dell’auto (7 h dal rifugio Baita del Capriolo).

Percorso lungo e faticoso consigliato solo con buona visibilità; il sentiero a ometti non sempre è facile da trovare perché in alcuni punti cadono. Consiglio di rifare gli ometti dove la traccia non è evidente, sopratutto se si ritorna dalla stessa parte da dove si è venuti. Al Passo del Crotto, dal versante della val di Lei, ho ritrovato alcuni larghi gradini ormai ricoperti da detriti, che lasciano pensare che in passato ci sia stato qualche tipo di passaggio, forse non solo di contrabbandieri.

Rif. Bertacchi e il lago di Emet

Discesa dal Passo del Crotto verso Val Niemet

Lago di Lei con il rif. Capriolo