Traversata invernale della bella cresta che dalla Forc.la Valdritta conduce alla Punta Pettorina (q. 2192 m) e alla Punta Telegrafo (q. 2200 m), sulla lunga dorsale del Monte Baldo. Facile percorso su cresta in genera larga e sena difficoltà con buon innevamento e stabilità della neve, estremamente panoramico e di soddisfazione.
Da Ferarra di Monte Baldo seguire la strada per Cavallo di Novezza (q. 1435 m).
Dal parcheggio del Rif. Novezza proseguire fino al bivio di Cavallo di Novezza e qui prendere a sinistra proseguendo lungo la strada asfaltata fino a raggiungere il sent. 652 copo una curva verso sinistra. Seguire il sentiero in traversata verso SW fino al bivio con il sent. 66 (q. 1673 m) dove prendere a destra risalendo per ripido pendio in genere tracciato se con neve fino a sbucare su una cresta che si diparte dalla sovrastante dorsale verso est. Risalire la cresta nevosa e raggiungere la dorsale che verso N prosegue verso la Cima Val Fontanella (q. 2207 m) e la Forc.la Valdritta (q. 2103 m) e poi la Cima Valdritta (q. 2218 m), da qui facilmente raggiungibili per cresta con roccette affioranti. Dalla dorsale seguire il sent. 651 verso SW lungo l'evidente cresta che porta direttamente e senza difficoltà in cima alla Punta Pettorina (q. 2192 m). Dalla cima scendere lungo la cresta sud con qualche possibile tratto di pini mughi affioranti dalla neve e raggiungere la sella divisoria (q. 2091 m) con la Punta Telegrafo o Monte Maggiore (q. 2200 m), da cui proseguendo per la cresta NE si raggiunge la croce di vetta di ferro battuto sulla cima.
Dalla cima della Punta Telegrafo scendere per la dorsale sud fino al sottostante e vicino Rif. Telegrafo (q. 2147 m), da cui si può anche proseguire per cresta raggiungendo la Punta Sascaga (q. 2132 m). Dal rifugio seguire la traccia in discesa verso est che porta al sottostante sent.651 da seguire verso sinistra fino al bivio con il sent. 652. Qui seguirlo verso destra in discesa per poi svoltare a sinistra in traversata, lasciando a sinistra iol sent. 66 seguito all'andata e tornare all'incrocio con la strada asfaltata e quindi al parcheggio del Rif. Novezza.
Traversata di cresta consigliabile in inverno con piccozza e ramponi ma con ottime condizioni e stabilità del manto nevoso.
