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Pizzo Scalino - dalla Val Painale - 3323 m

Via Normale Pizzo Scalino - dalla Val Painale
Il versante occidentale del Pizzo Scalino, dall’Alta Val Painale


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina
Punto di partenza: Strada per Alpe Campascio di Caspoggio (q. 2020 m)
Versante di salita: NW-SW-SE
Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m
Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: agosto e settembre
Punti di appoggio: Rifugio Cristina (q. 2230 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: GLOBALMAP - Valmalenco 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 19/09/2018
Data pubblicazione: 21/09/2018
N° di visualizzazioni: 5852


Introduzione:

Il Pizzo Scalino è una stupenda piramide di rocce e ghiaccio, molto nota, non ha certo bisogno di presentazioni. Probabilmente è la cima più popolare del Bernina lombardo, frequentata in particolare nella stagione dello sci-alpinismo, ma lo è molto anche d’estate, sebbene l’abbassamento del ghiacciaio abbia reso un poco più impegnativo l’accesso alla Selletta (q. 3200 m) sulla cresta SE. Ciò riguarda ovviamente la via classica dal ghiacciaio, probabilmente fino ad ora la più frequentata. Mentre l’ascesa proposta dal Rifugio Cristina, Passo degli Ometti e Val Painale, alla pari della via dalla Val Fontana, è la più facile per raggiungere la vetta ed è stata recentemente ben segnalata dal Rifugio Cristina fino in vetta. Non è comunque del tutto banale, la cresta finale SE è la medesima della via dal ghiacciaio o di quella della Val Fontana e, pur non presentando particolari difficoltà (I°) è necessario prestarci un minimo di attenzione. Utile il casco, in particolare nella risalita del canale detritico che adduce alla Selletta (q. 3200 m) tra il Pizzo Scalino e la sua Spalla SE, per la possibile caduta di pietre, smosse dalle comitive che risalgono le altre vie normali. Riguardo il periodo migliore, è meglio affrontare l’ascesa tra agosto e settembre, in ogni caso in assenza di neve, sia per poter individuare i segnali, sia per non dover portare al seguito piccozza e ramponi. La corda non è necessaria, almeno per gli escursionisti esperti.
L´immagine principale della relazione: Pizzo Scalino – dalla Val Fontana, può fornire utili indicazioni, dato che dalla Selletta (q. 3200 m) il percorso è il medesimo.
Il panorama, giustamente celebrato, è tra i più completi del gruppo, molto esteso in tutte le direzioni.


Accesso:

Da Sondrio (parte occidentale della città) si prende la strada per la Valmalenco. Giunti a Chiesa in Valmalenco si svolta a destra, verso Lanzada e la Val Lanterna. La strada passa dal villaggio di Campo Franscia e poi sale con numerosi tornanti e sempre asfaltata fino alla località di Campo Moro. Circa 1.5 km prima di raggiungere questa località, la strada compie l’ultimo tornante, che è sinistrorso. Da questa curva si prosegue per circa 500 metri e si affronta una prima galleria e subito dopo, una seconda. Dopo circa 100 metri la strada presenta un notevole slargo sulla sinistra e prosegue diritta, mentre sulla destra c’è un bivio con una curva a gomito, segnalato da un cartello di notevoli dimensioni e, poco a destra, da dei normali cartelli segnaletici che riportano: Alpe Campascio di Caspoggio h 0.25 (la nostra prima meta), Alpe Prabello – Rifugio Cristina h 1.00 e Passo degli Ometti h 2.30. Si svolta quindi a destra, la strada è ancora asfaltata e poco più avanti, dopo alcuni tornanti, si arriva ad un cartello di divieto di transito, a circa (q. 2020 m). Si parcheggia in uno slargo presente sulla sinistra.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio s’imbocca la stradina con il fondo in parte cementato e in parte sterrato, che sale con alcuni stretti tornanti e in breve si raggiunge il piano pascolivo dell’Alpe Campascio di Caspoggio (q. 2087 m). Circa 100 metri prima di arrivare alle case di questo alpeggio, sulla destra si stacca un sentiero segnalato da un cartello che riporta le indicazioni per: Alpe Prabello – Rifugio Cristina h 0.30 e Passo degli Ometti h 2.10. Si percorre questo sentiero, sempre ben segnalato ed evidente, che inizialmente traversa parallelo alla sterrata, poi, giunto sotto le case dell’alpe, svolta decisamente a destra (SE). Si risalgono ora con moderata pendenza larghi pascoli, tra macchie di larici e gobbe rocciose, in un bel ambiente alpino, mentre all’orizzonte appare l’inconfondibile piramide del Pizzo Scalino.
Si prosegue per un buon tratto, seguendo sempre l’evidente sentiero segnalato, fino a quando ci si immette su di una stradina sterrata. Anche a questo bivio sono presenti dei cartelli, che indicano di imboccare verso destra la stradina e 400 metri più avanti si arriva alla bellissima piana dell’Alpe Prabello, dove c’è il Rifugio Cristina (q. 2230 m vedi prima immagine di dettaglio). Il sentiero, sempre ben segnalato con bandierine e bolli bianco-rossi fino in vetta allo Scalino, prosegue ad E del rifugio e dopo una cinquantina di metri, in prossimità di un ponticello sul torrente, c’è un bivio anche questo ben segnalato. Si prende a destra, per Passo degli Ometti. Inizialmente i segnali aggirano su pascolo pianeggiante, un largo dosso di ganda, in direzione SE, poi si volge gradualmente verso destra e si inizia a risalire con moderata pendenza un pendio di detriti, a cui fa seguito una ripida china di erba e sassi.
Si sale poi in obliquo sempre verso destra, scavalcando per un lungo tratto facili blocchi accatastati. Da ultimo, si traversa con moderata pendenza, pochi metri sotto la cresta SW dello Scalino, fino a raggiungere il Passo degli Ometti (q. 2766 m). Da qui, senza perdere un solo metro di dislivello, si aggira la precitata cresta SW, dapprima su di un sentierino che traversa facili prati, poi si sale per un lungo tratto su pendii detritici, mai ripidi e sempre sotto la cresta. I segnali puntano poi al centro della parete S dello Scalino e risalgono in obliquo verso destra un pendio di detriti, sotto le rocce di questa parete. Si arriva in questo modo all’inizio del canale che separa la piramide del Pizzo Scalino a sinistra, dalla sua Spalle SE a destra.
Inizialmente in canale e largo e si seguono sempre i segnali. Poi si restringe un po’, ma è sempre detritico e facile. Giunti ad una trentina di metri dalla Selletta (q. 3200 m), il canale si restringe ulteriormente e diventa ancor più ripido, ma questo tratto lo si aggira a destra per una cengia detritica, solamente un po’ ripida e in breve si arriva sulla larga cresta SE, senza particolare difficoltà o fatica. Qui ci si ricollega con le altre vie normali che provengono dal ghiacciaio e dalla Val Fontana. Nei pressi della selletta sopra citata, la cresta diventa un po’ stretta, ma non particolarmente esposta. Si affronta poi la piramide sommitale, i segnali traversano a sinistra poi portano a risalire canaletti, cenge e facili saltelli rocciosi, fino a raggiungere la vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Nota 1: sulla carta della Globalmap, la stradina che conduce all’Alpe Campascio di Caspoggio e i sentieri per il Rifugio Cristina e il Passo degli Ometti, sono molto ben riportati.
Nota 2: l´alta croce di vetta, nel mese di settembre 2018, è stata asportata e trasportata a valle con l´elicottero per il restauro, probabilmente verrà riposizionata entro la prossima primavera.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 09/10/2018 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Scalino - dalla Val Painale - Il Pizzo Scalino, dall’Alpe Prabello

Il Pizzo Scalino, dall’Alpe Prabello

Via Normale Pizzo Scalino - dalla Val Painale - All’inizio del canale che conduce alla Selletta tra il Pizzo Scalino e la sua Spalla SE
All’inizio del canale che conduce alla Selletta tra il Pizzo Scalino e la sua Spalla SE

Via Normale Pizzo Scalino - dalla Val Painale - Panorama di vetta sull’intero Gruppo del Bernina, in basso il Piano di Campagneda
Panorama di vetta sull’intero Gruppo del Bernina, in basso il Piano di Campagneda
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