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Cima di Piazzi dalla Val Grosina - 3439 m

Via Normale Cima di Piazzi dalla Val Grosina
Fascia rocciosa con i canali


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi
Punto di partenza: Eita in Val Grosina (q. 1703 m) Val Grosina
Versante di salita: W-SW
Dislivello di salita: 1749 m - Totale: 3490 m
Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 9,30 h
Difficoltà: EEA - A - I+ - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Eita (q. 1703 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: map.geo.admin.ch 1:25000
Autore: Giorgio Leoni
Data della salita: 22/06/2017
Data pubblicazione: 06/03/2018
N° di visualizzazioni: 9901


Introduzione:

La presente descrizione aggiorna, con qualche indicazione in più, il tracciato riportato nella relazione di Piero Vardinelli. Lo scopo è quello di rendere più facile l’individuazione del percorso con la possibilità di ridurre di un'ora il tempo di salita.
L'ascensione è stata effettuata il 22 giugno 2017 al termine di una stagione invernale contraddistinta da scarsissimo innevamento. Abbiamo trovato più sfasciumi che neve nella parte che approccia il risalto roccioso e quindi la progressione è stata faticosissima. A questo dobbiamo aggiungere che, in salita, abbiamo percorso il canale di sinistra con molta attenzione per i blocchi ed i massi instabili e la roccia marcia. In discesa abbiamo percorso invece il canale di destra più facile e con meno problemi, ma sempre attenti a non smuovere gli sfasciumi. Se ci fosse stata neve il tutto sarebbe risultato più semplice e sicuro. Questa condizione si sta verificando, purtroppo, su molte delle nostre montagne a causa del mutamento del clima e la conseguente scomparsa dei nevai anche all'inizio della stagione estiva. Sempre per facilitare il percorso abbiamo rimpolpato gli ometti esistenti ed innalzato dei nuovi.


Accesso:

Da Milano per la SS36 del Lago di Como e dello Spluga fino a Colico, poi per la SS38 dello Stelvio in direzione Sondrio e Tirano. Arrivati a Grosio uscire dalla SS entrare in paese e seguire le indicazioni per la Val Grosina. La strada, stretta ma asfaltata, sale lungo la valle fino al bivio di Fusino. Qui occorre pagare il pedaggio di euro 3, solo con moneta, per poi prendere in direzione di Eita. La strada diventa a tratti sterrata, ma sempre ben percorribile, fino all'incantevole località di Eita. Ad Eita si può pernottare nel bello ed accogliente rifugio.


Descrizione della salita:

Lasciata l'auto nel parcheggio in prossimità del rifugio si inizia a camminare lungo la sterrata, percorribile con permesso e dai soli mezzi fuoristrada, che risale tutta la valle. Lasciato a destra il bivio del Rifugio Falck del CAI Dervio, si continua con alcuni tagli dei tornanti fino al Passo di Verve (q. 2301 m) a 1h 30m da Eita. Dal passo si prende in direzione E seguendo la traccia di sentiero e costeggiando a destra, salendo, un torrente fino ad una balza rocciosa che si supera facilmente. Da qui per traccia ed ometti si continua su un falso piano fino a lambire un laghetto (q. 2600 m) e cominciare a salire in direzione NE per una faticosa morena, seguendo sempre una labile traccia e radi ometti. A circa metà del pendio si incontrano su un masso i primi segni bianchi tracciati non sappiamo da chi. I segni proseguono oltre ma a volte non è facile individuarli, per cui occorre prestare attenzione. Arrivati ad una conca nevosa (q. 2900 m) si apre davanti e sopra la fascia rocciosa, di cui Pietro Vardinelli fa menzione. Si sale ancora per sfasciumi per un centinaio di metri fino a vedere distintamente i due canali. Come scritto nell'introduzione abbiamo percorso in salita quello di sinistra più difficile, più faticoso e più pericoloso per gli sfasciumi e la roccia marcia, mentre conviene salire più comodamente per quello di destra. Per non commettere errori individuare un segno bianco posto all'imbocco del canale di destra e salire prima in diagonale verso destra, poi diritti per finire piegando a sinistra nel terrazzo sotto la cresta di vetta. Si punta la cresta obliquando verso SE ed avendo come riferimento un palo posto al termine della salita. L'ultimo tratto è su traccia lungo sfasciumi e blocchi. Avendo la croce di vetta di fronte in direzione N si continua ancora per un breve tratto di blocchi accatastati e si perviene alla cresta nevosa che si percorre con o senza ramponi o piccozza a seconda delle condizioni. Si attaccano così gli ultimi venti metri di ripide roccette resi più sicuri da numerosi golfari resinati nella roccia. Dalla vetta panorama grandioso a 360° e sul sottostante ghiacciaio del versante N.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

L'aspetto maggiore è l'individuazione del percorso. Questo è ora facilitato da un maggior numero di ometti e dai segni bianchi che si incontrano prima della fascia rocciosa. La cresta nevosa prima delle roccette che portano in vetta è breve e se, le condizioni della neve lo consentono, può essere percorsa con la sola piccozza quale sicura. Il tratto prima della cima è stato protetto con numerosi golfari resinati per cui avere con sé una corda è utile per assicurare i meno esperti soprattutto in discesa. La salita è lunga, quasi diciotto chilometri di sviluppo complessivo, e si svolge in ambiente severo e selvaggio. Da evitare assolutamente con scarsa visibilità.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 13/04/2018 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Cima di Piazzi dalla Val Grosina - Tracce prima della cresta in vista della vetta

Tracce prima della cresta in vista della vetta

Via Normale Cima di Piazzi dalla Val Grosina - Paretina sotto la vetta con fittone resinato
Paretina sotto la vetta con fittone resinato

Via Normale Cima di Piazzi dalla Val Grosina - Cresta di neve NE
Cresta di neve NE
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 05/05/2024
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