Spiz di Moschesin dalla casera

Estrema elevazione meridionale della catena Tamer-Moschesin. La caratteristica cuspide sommitale disegnata come una guglia sospesa nel vuoto, invoglia irresi stibilmente alla salita

Da La Valle Agordina si sale verso il Passo Duran fino a quota 1050 m in località Le Vizze. Alla fine di un lungo rettilineo si parcheggia l´ automezzo in uno spiazzo sterrato sulla destra.

Dal parcheggio ci si incammina per mulattiera segnavia 544 con indicazioni per Casera de la Roa, che si raggiunge dopo circa 1 ora. Superata la casera verso S, sempre per segnavia 544, si perviene alla radura erbosa ove è situata la Casera del Moschesin (q. 1800 - ore 2). Si prosegue ora lungo l'Alta Via n. 1 per circa 20 minuti, fino a quota 1960 m, allorché dopo alcuni tornantini, il sentiero volge decisamente verso S. Si sale sulla sinistra in uno slargo tra i mughi mirando alle rocce basali dello Spiz di Moschesin, proprio sulla verticale di un grande ripetitore verde visibile in alto. Si imbocca quindi un canalone ingombro di massi (freccia rossa sbiadita), che si risale interamente su terreno alquanto instabile. Qualche decina di metri prima della selletta posta al culmine del canalone, lo si abbandona per assecondare sulla sinistra una buona traccia che si inoltra tra una selva di mughi tagliati (freccia rossa sbiadita). Si traversa verso N in lieve ascesa, superando qualche facile gradino roccioso fino a sbucare su uno spiazzo erboso. Lo si attraversa e poco dopo lo sbocco di un canale roccioso, si sale per una paretina ben appoggiata, sbucando poco a sinistra del già ben visibile grande ripetitore verde. Ora tra ghiaie - vari ometti - si sale in direzione della sella posta a destra della cuspide sommitale. Prima di raggiungerla si devia a sinistra e per buona cengia rocciosa si perviene sulla panoramica cresta W della Spiz. Seguendo brevemente la cresta verso destra si raggiunge la base di un friabile canalino che si risale (5 metri - I+ ) pervenendo sull'aerea vetta (2315 m, ore 3.30).

Come per la salita.

Appagante e solitaria salita ad una delle più caratteristiche cime poste tra le valli di Agordo e Zoldo. Consigliato l'uso del casco per la friabilità del terreno.

Canale di accesso

Dalla vetta verso ripetitore

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