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Monte Masuccio (cresta SW) - 2816 m

Via Normale Monte Masuccio (cresta SW)
Monte Masuccio e la lunga cresta SW dalla q. 2650 m


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi
Punto di partenza: Prà Campo (q. 1696 m) Val Grosina
Versante di salita: S-SW
Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m
Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,15 h
Difficoltà: EE - A - II- F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio:
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 96 - Bormio, Livigno, Valtellina 1:50000
Autore: Irene Girola
Data della salita: 21/06/2017
Data pubblicazione: 26/06/2017
N° di visualizzazioni: 10445


Introduzione:

Dall´alto dei suoi 2816 m, il Monte Masuccio domina, con la sua mole, la città di Tirano e funge da spartiacque tra la Valtellina e la Val Poschiavina. Il Monte Masuccio può essere raggiunto anche dal Rifugio Schiazzera, attraverso un percorso più corto e più semplice di quello descritto. L´itinerario qui proposto, invece, si snoda sulla lunga e divertente cresta SW, passando anche per la Croce di Tirano (q. 2665 m), elevazione minore della catena. Mentre si percorre questa bella cresta , l´impressione è quella di trovarsi sul filo del cratere di un vulcano e il panorama è spettacolare.


Accesso:

Da Sondrio percorrere la SS38 fino a Tirano. Al semaforo che si incontra prima di uscire dal paese, svoltare a sinistra in Via Pedrotti e seguire le indicazioni per Baruffini. Raggiunta quest´ultima località, proseguire verso Prà Baruzzo prima e Prà Campo poi, dove termina la strada. Buone possibilità di parcheggio negli spiazzi davanti alla vecchia caserma militare.


Descrizione della salita:

Dalla vecchia caserma di Prà Campo, seguire le indicazioni per Pian Cavallino. Il sentiero, guadagnando quota in maniera molto regolare, entra subito in un bel bosco di conifere. Raggiunto Pian Cavallino, imboccare la traccia che si stacca sulla destra (cartello in legno con la scritta "MONTE MASUCCIO"). Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a scomparire del tutto nei pressi di una grossa croce in legno, ottimo balcone panoramico sulle Orobie e sulla sottostante Valtellina. A questo punto, il sentiero s´impenna notevolmente e, seguendo qualche raro e sbiadito bollo bianco-rosso e ometti, risalire il ripido pendio erboso soprastante la croce in legno. Dopo aver superato il cippo di confine Italia/Svizzera, si perviene alla (q. 2650 circa), punto di partenza per la lunga cresta SW che, compiendo un largo ed ampio semicerchio, termina in vetta all´ancor lontano Monte Masuccio. Da qui in avanti, rimanere sempre sul filo di cresta fino a raggiungere la Croce di Tirano (punto quotato sulla CNS - q. 2665 m). Lungo questo primo tratto di cresta, un paio di torrioni sono tranquillamente aggirabili (una sola breve placchetta di II-° UIAA) seguendo alcune tracce di passaggi e radi ometti e cercando di non perdere eccessivamente quota. Alla base della bianca croce che si affaccia a picco sul sottostante paese di Tirano, si incontra una traccia ben marcata che, attraversando la pietraia verso destra (N), evita due impervi torrioni rocciosi. Seguendo sempre i numerosi ometti, risalire un ripido canalino detritico fino a guadagnare uno stretto colletto con ometto (q. 2730 m). Proseguire, quindi, verso sinistra, restando sempre sul filo di cresta e, con una bella, divertente e, in alcuni punti, un po´ esposta arrampicata, raggiungere la vetta del Monte Masuccio.


Discesa:

Come per la salita. Per i più allenati, invece, consiglio la seguente traversata. con giro ad anello. Dal Monte Masuccio, seguendo qualche rada traccia e cercando il percorso più agevole tra gli instabili detriti, scendere sotto la verticale della vetta, puntando alla sottostante ed evidente conca detritica, fino ad intercettare gli ometti che, dai Laghi Schiazzera, conducono al colletto di (q. 2730 m). Seguire i numerosi ometti fino ad un breve canale roccioso (a inizio stagione è possibile trovarvi ancora neve), con un grosso ometto al suo imbocco. Una volta raggiunte le rive del Lago Brodego (q. 2356 m), seguire la strada militare che, con ampi tornanti e transitando vicino al Lago Fusino (q. 2263 m), giunge ad un bivio: ignorare il sentiero che, sulla sinistra, scende al Rifugio Schiazzera, quindi proseguire in mezza costa in direzione di Prà Baruzzo sino alla località Sovo (q. 1727 m). Poco oltre questa piccola frazione, nei pressi di una palina segnaletica, abbandonare la strada per Prà Baruzzo per seguire, sulla destra, un piccolo e poco evidente sentierello (nessuna indicazione) che, con un lungo traverso, in alcuni punti stretto ed esposto, con continui sali e scendi riporta sulla strada a meno di cinque minuti da Prà Campo.


Note:

1) Il tratto di cresta tra il colle alla q. 2730 m circa e la vetta non presenta grandissime difficoltà, data la grande presenza di numerosi appigli: tuttavia, due passaggi sono stati attrezzati con catene; 2) Il sentiero che dalla località Sovo riporta a Pra´ Campo in alcuni punti è un po´ franato ed è molto poco frequentato; nonostante ciò, il percorso da seguire è sempre ben evidente e facilitato dalla presenza di qualche sbiadito bollo bianco-rosso; 3) Tempi di percorrenza e dislivello si riferiscono all´anello completo; 4) La corda non è necessaria, ma potrebbe risultare utile per i meno esperti.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 28/06/2017 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Monte Masuccio (cresta SW) - I ripidi pendii erbosi da risalire per raggiungere l´inizio della cresta SW

I ripidi pendii erbosi da risalire per raggiungere l´inizio della cresta SW

Via Normale Monte Masuccio (cresta SW) - In cresta
In cresta

Via Normale Monte Masuccio (cresta SW) - All´inizio della discesa dalla cima
All´inizio della discesa dalla cima
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 06/05/2024
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