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Rocchetta de Sorarù - 2440 m

Via Normale Rocchetta de Sorarù
Rocchetta de Soraru


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Croda da Lago-Cernera
Punto di partenza: Ghiaioni del versante Nord Valle del Boite
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 250 m - Totale: 500 m
Tempo di salita: 1,15 h - Totale: 2,15 h
Difficoltà: EE - A - IV- AD-
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia non segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: Tabacco N. 015 - Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza 1:25000
Autore: Gianluca Calamelli
Data della salita: 03/07/2015
Data pubblicazione: 17/11/2016
N° di visualizzazioni: 3727


Introduzione:

Terza nella successione di elevazioni che la cresta della Rocchetta propone nel suo digradare dal Beco de Mezodì fino ai boschi sopra il Boite. Tra le cime della stessa dorsale è la meno nota e senz´altro la più ostica da raggiungere; l´unica, tra le quattro, a non possedere, nel risalto finale, una soluzione comoda all´escursionista.


Accesso:

L´approccio, lunghissimo, da Rucurto per il Rif. Palmieri implica almeno 3 h di cammino, su tracce scarsamente segnalate; per il più breve approccio dal Boite bisogna comunque contemplare più di 1000 m di dislivello per una percorrenza di poco inferiore. L´approccio a quella che si può considerare la via normale al monte avviene dai rovinosi ghiaioni settentrionali che guardano Sonforcia.


Descrizione della salita:

Si aggira una breve fascia rocciosa basale sulla dx, risalendo poi tra roccette e sfasciumi spostandosi sulla sx; sulla destra di un aperto canale si risalgono rocce di poco più salde, inerpicandosi poi per ripide ghiaie fini e sfasciumi instabili; spostatisi a sx si infila sulla dx una insospettabile spaccatura che con facilità porta in cresta (fin qui 30´- 40´, I / I+ su terreno non facile). Di fronte alla cuspide finale si vince direttamente un primo ostico saltino su terreno orrendo (II-) traversando poi sulla sx per cercare rocce più salde; la parete conclusiva obbliga ad un paio di tiri di corda tra il II ed il IV- (qualche protezione in loco, da verificare; 1 h - 1,30 h in tutto; inf. priv. Cesare Masarei per la salita conclusiva).


Discesa:

Sullo stesso itinerario dell´andata, inizialmente con una doppia, a meno che non si stiano concludendo più impegnative e fantasiose traversate.


Note:

Cima tutto sommato ignobile, buona per i più fanatici collezionisti, gli inguaribili romantici, gli amanti del marcio ad ogni costo; l´escursionista sano di mente ricaverà molto maggior conforto dall´ascensione alla vicina e comunque poco frequentata Rocchetta de Cianpolongo.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 18/11/2016 dalla redazione di VieNormali.it
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