Bella e panoramica cima, a torto trascurata per il più noto Catinaccio d’Antermoia
Si lascia l´auto al parcheggio della seggiovia Vajolet a Pera di Fassa. Da qui, (ogni ora a partire dalle ore 7:00), partono dei servizi navetta che arrivano al rifugio Gardeccia.
Partendo dalla piana del Gardeccia (q.1950 m), si costeggia il versante sud dei Dirupi di Larsèc, seguendo il sentiero 583 e ci si inoltra in un bel bosco di mughi che sfocia in un anfiteatro ghiaioso. Dopo un piacevole tratto pianeggiante il sentiero comincia a salire e arriva in un canalone alla base di una paretina rocciosa che si risale su stretto sentiero. Inizia il "Sentiero delle scalette" che nella parte centrale è attrezzato con cavo e puntoni di metallo, ma senza alcuna difficoltà, che porta velocemente fino al P.sso delle Scalette (2348 m). Dal Passo, seguiamo il sentiero a sx che si inoltra nel cuore del Larsec in una selvaggia e solitaria valle dall´aspetto lunare, attraversando una ampia zona verdeggiante e da qui, seguendo le esili tracce, si giunge al Passo delle Pope (q.2720 m). Si prosegue in direzione est seguendo la traccia di alcuni ometti che su terreno desolato e sassoso conducono alla croce di vetta. Ampio panorama sulle più belle cime di questo gruppo: Catinaccio d‘Antermoia a nord, Torri del Vajolet, Cima Catinaccio/Rosengarten ad ovest, Roda di Vael a sud-ovest.
Dalla cima, seguire la facile cresta ghiaiosa in direzione nord, che in breve conduce al Passo Antermoia (q. 2770 m); qui arriva anche il sentiero 584 proveniente dal Rifugio Antermoia. Si può già vedere nel vallone alla nostra sx, il Rifugio Principe, abbarbicato sotto la roccia; lo raggiungiamo su sentiero ghiaioso e continuiamo la discesa sul frequentato sentiero 584, accompagnati sempre dalle magnifiche ed incombenti cime circostanti, fino ai Rifugi Vaiolet e Preuss (q. 2243 m). Si scende ancora su strada sterrata fino al Rif. Gardeccia dove si può scendere a valle con la solita navetta, oppure,come ho fatto io, seguendo il lungo sentiero pianeggiante 540 in direzione degli impianti di Ciampedìè e percorrendo il sentiero 543 che scende attraverso il ripido bosco di conifere fino a Pera di Fassa.
Questo stupendo percorso permette di conoscere un angolo poco frequentato e al di fuori dei classici ed affollati percorsi del gruppo del Catinaccio.
