Facile e panoramica cima che può essere raggiunta sia dall’Alpe Zocca (vedi relazione: La Corvegia), sia da E, dall’Alpe Pescedo, come proposto qui di seguito. Questa seconda via normale coincide in buona parte con l’itinerario segnalato dell’Alta Via del Lario, mentre nella parte superiore non è presente alcuna traccia, ma l’itinerario è evidente.
Da Gera Làrio si sale a Bugiallo e poi si prosegue fino alla chiesetta di S. Bartolomeo, dove termina la strada asfaltata. Discrete possibilità di parcheggio nello spiazzo adiacente. La stradina sterrata che continua, molto sconnessa, è vietata al transito dei veicoli non autorizzati.
Di fronte alla chiesetta inizia il sentiero segnalato per l’Alpe di Mezzo e l’Alta Via del Lario che si inoltra verso NNW in un bosco di pini e faggi. Si passa in prossimità di alcune villette e poco sopra si incrocia la stradina sterrata che sale dalla chiesetta. Proseguendo su questa pista o in alcuni punti sul sentiero segnalato che ne accorcia il percorso, si raggiunge, al termine del bosco, il ruscello che scende dalla Bocchetta Chiaro. A destra si potranno notare le baite dell’Alpe Pescedo (q. 1559 m) e a sinistra quelle dell’Alpe di Mezzo. Tralasciando ora la pista, si attraversa a sinistra un ponticello in pietre e in breve si arriva a quest’ultimo alpe. Il sentiero segnalato sale al margine E delle baite e poco sopra interseca di nuovo la pista sterrata. Sul lato opposto della strada si riprende il sentiero che prosegue a lungo sui prati soprastanti. Volgendo poi a sinistra (NW), su aperto pascolo si raggiunge la cresta SE del Sasso Canale, in prossimità della (q. 1854 m). Si seguono i segnavia ancora per un centinaio di metri, poi si abbandona il sentiero di cresta e si traversa in piano il facile pendio sulla sinistra. Al termine del traverso si arriva nel pianoro di magro pascolo e ganda, situato ai piedi del versante E della Corvegia (vedi immagine principale). Per mezzo di un’evidente rampa si va poi a raggiungere l’ultimo tratto di cresta orientata a SSE. Appoggiando sempre un poco a sinistra del filo della cresta, su detriti e facili rocce, si arriva in cima.
Come per la salita.
