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Pizzo di Gino - da SE - 2245 m

Via Normale Pizzo di Gino - da SE
Immagine ripresa da SW


Regione: Lombardia Como
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè
Punto di partenza: S. Nazzaro Val Cavargna, località Tecchio (q. 1300 m)
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EEF
Periodo consigliato: estate-inizio autunno
Punti di appoggio: Rif. Croce di Campo (q. 1739 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1334 – Porlezza 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 26/12/2015
Data pubblicazione: 21/02/2016
N° di visualizzazioni: 9118


Introduzione:

L’itinerario che si svolge lungo il ripido versante meridionale della (q. 2139 m) è quasi del tutto sconosciuto. Maggiormente frequentato è quello che passa dalla Bocchetta (q. 2065 m) ma in questo caso, generalmente, gli viene preferita la traversata Cima Pianchette – Pizzo di Gino. Questi due itinerari da SE rappresentano comunque una valida alternativa alla frequentata via normale del versante e cresta SW, sebbene siano leggermente più impegnativi per la presenza lungo la cresta SSE di alcuni passaggi un po’ esposti.


Accesso:

Da Menaggio sul Lago di Como si segue la strada per Porlezza e Lugano. Poco prima di giungere a Piano Porlezza (frazione di Carlazzo) si prende la deviazione per la Val Cavargna e si sale fino a San Nazzaro Val Cavargna. Al margine NW del paese, in località S. Antonio (questa località non è riportata sulla CNS ma si trova tra le scritte di Bubegno e Posia), si segue la strada asfaltata (segnalazioni per Rifugio di Campo) che al termine della pineta giunge ai bungalow di Tecchio, dove si parcheggia. La strada prosegue ancora asfaltata per poche centinaia di metri ma è preferibile parcheggiare negli spiazzi in prossimità dei bungalow.


Descrizione della salita:

Dai bungalow si segue la strada inizialmente asfaltata che costeggia ad E Il Sasso (q. 1437 m) e prosegue poi sterrata e con alcuni tornanti fino al Rifugio Croce di Campo (q. 1739 m). Il percorso fra i tornanti può essere accorciato seguendo una traccia che sale in linea retta il costone pascolivo. Poche decine di metri prima di giungere al rifugio, ad un bivio, una stradina pianeggiante prosegue verso N e conduce all’Alpe Piazza Vacchera (q. 1774 m), sotto la parete S del Pizzo di Gino. Da qui si offrono le due possibilità d’ascesa riportate nell’introduzione:

1°) Dal versante meridionale della (q. 2139 m, linea rossa nell’immagine pricipale).
Poco oltre l’alpeggio si attraversa il piccolo torrente della valle, senza percorso obbligato e si inizia a salire fino ad incrociare il sentiero, in questo punto pianeggiante, che attraversa tutto il versante S del Pizzo di Gino. Senza seguire questo sentiero, lo si oltrepassa e poi si sale verso destra, in direzione dell’evidente pendio, ripido ma assolutamente facile che culmina nella (q. 2139 m). Si risale questo pendio a sinistra di alcune placche rocciose, oppure sfruttando i canaletti erbosi interposti fra le placche, fino a raggiungere il sentiero che qui traversa una decina di metri sotto il filo della cresta ESE. Seguendo poi tale sentiero, recentemente segnalato con bandierine e qualche cartello, si sale lungo il crinale. Il percorso in alcuni passaggi è un po’ esposto e si mantiene lungo il versante meridionale e in alcuni tratti lungo il filo della cresta. Giunti sotto l’edificio sommitale si tralascia un accenno di sentiero che traversa il versante S e si sale invece, verso destra (segnalazioni e traccia), un ripido pendio erboso di una ventina di metri. Esso permette di raggiungere una bocchetta sotto un risalto roccioso degli ultimi venti metri di cresta. Tale risalto viene aggirato a destra e su facili rocce ed erba si arriva in vetta.

2°) Dalla Bocchetta (q. 2065 m, linea verde nell’immagine principale) che rappresenta la massima depressione tra il Pizzo di Gino e la Cima Pianchette.
Su vaghe tracce ma senza percorso obbligato, dall’Alpe Piazza Vacchera si sale a questo valico. Si segue poi il sentiero recentemente segnalato che si mantiene poco a sinistra della cresta spartiacque, fino a giungere una decina di metri sotto il culmine della (q. 2139 m), ricollegandoci in questo modo con il 1° itinerario che si segue fino in cima.


Discesa:

La discesa avviene per la via normale della facile (EE) cresta SW (linea gialla nell’immagine principale). Dopo la breve cresta SW, che in parte è rocciosa, si scende l’ampio pendio erboso senza percorso obbligato, fino a raggiungere il sentiero che traversa tutto il versante S della montagna. Seguendolo si raggiunge l’Alpe Piazza Vacchera e per l’itinerario di salita si ritorna al parcheggio.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 25/02/2016 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo di Gino - da SE - All’inizio del pendio che precede la (q. 2139 m)

All’inizio del pendio che precede la (q. 2139 m)

Via Normale Pizzo di Gino - da SE - Il punto in cui si ricongiungono l’itineraio 1° e 2°
Il punto in cui si ricongiungono l’itineraio 1° e 2°

Via Normale Pizzo di Gino - da SE - L’ultima parte del percorso di cresta, da poco sotto la vetta
L’ultima parte del percorso di cresta, da poco sotto la vetta
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