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Pizzo di Gino – sperone S - 2245 m

Via Normale Pizzo di Gino – sperone S
L’itinerario dello sperone S, dall’Alpe Piazza Vacchera


Regione: Lombardia Como
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè
Punto di partenza: S. Nazzaro Val Cavargna, località Tecchio (q. 1300 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EE - A - II - PD
Periodo consigliato: estate - inizio autunno
Punti di appoggio: Rif. Croce di Campo (q. 1739 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1334 – Porlezza 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 13/12/2015
Data pubblicazione: 17/12/2015
N° di visualizzazioni: 3732


Introduzione:

Il settore centrale del versante S del Pizzo di Gino è formato da uno sperone di rocce ed erba alto circa 250 metri, che si percorre lungo il filo di cresta ma in buona parte appoggiando un poco sulla sinistra (W). Le rocce sono abbastanza ripide e poco solide, in particolare nella parte inferiore, ma le difficoltà tecniche, con i dovuti aggiramenti, non superano il II° grado. Tali aggiramenti avvengono comunque sfruttando cenge e canaletti erbosi assai scoscesi. Alcuni passaggi richiedono particolare attenzione e prudenza, soprattutto in presenza di erba secca scivolosa. In questo caso i ramponi potrebbero giocare un ruolo fondamentale. Nel complesso è una bella ascesa, mai monotona, probabilmente la più interessante di questa panoramicissima montagna, ma è ovviamente riservata ad escursionisti esperti di questi tipi di percorsi.


Accesso:

Da Menaggio sul Lago di Como si segue la strada per Porlezza e Lugano. Poco prima di giungere a Piano Porlezza (frazione di Carlazzo) si prende la deviazione per la Val Cavargna e si sale fino a San Nazzaro Val Cavargna. Al margine NW del paese, in località S. Antonio (questa località non è riportata sulla CNS ma si trova tra le scritte di Bubegno e Posia), si segue la strada asfaltata (segnalazioni per Rifugio di Campo) che al termine della pineta giunge ai bungalow di Tecchio, dove si parcheggia. La strada prosegue ancora asfaltata per poche centinaia di metri ma è preferibile parcheggiare negli spiazzi in prossimità dei bungalow.


Descrizione della salita:

Dai bungalow si segue la strada inizialmente asfaltata che costeggia ad E Il Sasso (q. 1437 m) e prosegue poi sterrata e con alcuni tornanti fino al Rifugio Croce di Campo (q. 1739 m). Il percorso fra i tornanti può essere accorciato seguendo una traccia che sale in linea retta il costone pascolivo. Poche decine di metri prima di giungere al rifugio, ad un bivio, una stradina pianeggiante prosegue verso N e conduce all’Alpe Piazza Vacchera (q. 1774 m), sotto la parete S del Pizzo di Gino. Questo è il luogo migliore per poter individuare il percorso da seguire sulla montagna.
Poco oltre l’alpeggio si attraversa il piccolo torrente della valle, senza percorso obbligato e si inizia a salire fino ad incrociare l’evidente sentiero, qui pianeggiante, che attraversa tutto il versante S del Pizzo di Gino. Dopo aver oltrepassato il sentiero si sale in direzione delle prime rocce, ben individuabili, dello sperone S. Inizialmente si arrampica tra le rocce e i canaletti erbosi del filo dello sperone. Poi si aggira un risalto verticale per un canaletto erboso, assai ripido, posizionato sulla sinistra.
Quindi, di nuovo tra rocce e canaletti erbosi, si guadagna un tratto di placche poco ripide che precedono il risalto visibile nella 3° immagine di dettaglio, ad un centinaio di metri dalla vetta. L’itinerario diventa ora ben evidente. Per ripido pendio erboso si raggiunge un piccolo terrazzino soprastante. Nel prosieguo lo sperone diventa più semplice e si sale fino a raggiungere la croce della vetta.


Discesa:

La discesa avviene per la via normale della facile (EE) cresta SW (vedi anche relazione: Pizzo di Gino). Dopo la breve cresta SW, che in parte è rocciosa, si scende l’ampio pendio erboso senza percorso obbligato, fino a raggiungere il sentiero che traversa tutto il versante S della montagna. Seguendolo si raggiunge l’Alpe Piazza Vacchera e per l’itinerario di salita si ritorna al parcheggio.


Note:

Corda ed imbrago potrebbero non essere indispensabili, come nel mio caso, dato che ho affrontato l’ascesa in solitaria, ma in compagnia è meglio portarli. Data la ripidezza di alcuni canaletti erbosi, probabilmente tra i più ripidi che ho affrontato nella mia carriera escursionistica, è meglio avere al seguito, sempre, anche i ramponi.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 22/12/2015 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo di Gino – sperone S - La parte medio/inferiore dello sperone S, appena superata

La parte medio/inferiore dello sperone S, appena superata

Via Normale Pizzo di Gino – sperone S - Nella parte mediana dell’itinerario
Nella parte mediana dell’itinerario

Via Normale Pizzo di Gino – sperone S - Gli ultimi 80/100 metri
Gli ultimi 80/100 metri
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 29/04/2024
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